Il Bellini Astor 36 rappresenta un 36 piedi a impostazione walkaround che mette al centro efficienza idrodinamica, vivibilità e qualità percepita tipicamente italiana. Questa scheda, pensata per progettisti, surveyor, comandanti e appassionati evoluti, ripercorre l’intero ciclo decisionale che conduce dal disegno di carena alla selezione di impianti, materiali e componentistica, per giungere a prestazioni, comfort e costi operativi. I dati dimensionali e gli elementi verificabili sono ricondotti alla documentazione ufficiale del cantiere e incrociati con prime impressioni e approfondimenti pubblicati da testate come Motor Boat & Yachting, Powerboat & RIB e YachtBuyer. L’obiettivo è consegnare una valutazione ingegneristica organica, utile sia all’armatore privato sia agli operatori del charter premium.
Il cantiere Bellini: identità, metodo e reputazione
Tradizione rimessa a punto
Bellini Yacht riemerge con un linguaggio stilistico netto: pulizia formale, coerenza funzionale, finiture sartoriali. La narrativa corporate enfatizza l’uso razionale dello spazio, la ricerca dell’ergonomia operativa e la volontà di coniugare heritage con soluzioni tecnologiche contemporanee. La gamma riparte dall’Astor 36, piattaforma dimostrativa di un approccio in cui la semplicità apparente nasconde un calcolo attento di pesi e flussi (accessi, corridoi, aerazione, luce).

Percezione sul mercato
La ribalta mediatica è stata alimentata da first look e presentazioni in fiere e show-room, con attenzione particolare da parte della stampa UK e internazionale. MBY ha raccontato il progetto come un ritorno alle radici del nome, reinterpretate con strumenti attuali. Le prove a bordo di Powerboat & RIB e le analisi di YachtBuyer hanno contribuito a consolidare la credibilità del marchio, evidenziando qualità costruttiva e fruibilità quotidiana.
Analisi tecnica — Inquadramento dimensionale e architetturale
Geometrie principali
- Lunghezza fuori tutto (LOA): 11,30 m
- Lunghezza scafo (LH): 9,99 m
- Lunghezza al galleggiamento (LWL): 9,30 m
- Baglio massimo: 3,90 m
- Pescaggio: 0,70 m
- Dislocamento indicativo: ~7,8 t a vuoto; ~9,2 t a pieno carico
- Capacità serbatoi: carburante 700 l; acqua 150 l
- Abilitazione persone: fino a 10 secondo la scheda cantiere; alcuni dealer indicano Cat. CE B fino a 12
Valori tratti e/o derivati da Bellini Yacht e da schede di Sebino Yachts e Metropol. Il rapporto baglio/LOA (≈0,345) è improntato alla stabilità trasversale al fermo e favorisce la fruibilità interna senza penalizzare l’avanzamento in acque mosse tipiche del Mediterraneo.

Architettura di carena e trim
La carena adotta una V moderata con volumi prodieri ben distribuiti, ovvero una soluzione che limita impatti e consente transizioni morbide tra dislocamento e planata. L’assetto longitudinale è governato da una catena di masse studiata (gruppi motore popolari, generatori opzionali, eventuale giroscopio) per ridurre il bow rise all’inserimento in planata e mantenere un trim neutro alle velocità di crociera. Gli spazi di accesso alla sala macchine e ai runs di impianto sono stati pianificati per manutenzione semplificata e riduzione dei tempi di fermo.
Materiali e processi
Composito strutturale
Scafo e sovrastruttura in GRP con sequenze di stratifica diversificate a seconda delle aree sollecitate; irrigidimenti longitudinali e trasversali dimensionati per carichi dinamici e torsionali. L’adozione del GRP permette riparabilità diffusa, costi sotto controllo e un peso specifico adeguato a motori della classe 300–350 hp. Le barriere anti-osmosi e cicli di verniciatura/gelcoat di livello nautico proteggono la superficie esterna.
Finiture e interni
La cabina è realizzata con combinazioni di essenze chiare, pelli e tessuti marini, superfici verticali studiate per massimizzare la riflessione della luce naturale. La zona bagno introduce elementi in HPL e vetro per controllo di peso e igienicità. Gli imbottiti in coperta impiegano schiume ad alta resilienza e rivestimenti specifici UV/salsedine.

Propulsione e trasmissione
Gamma motori
La configurazione tipica prevede doppia motorizzazione entrobordo Volvo Penta, con alternative benzina V8 350 hp e diesel D4 300 hp; in alcuni canali informativi sono segnalate opzioni di rango superiore (D6).
Piedi poppieri e ausili alla conduzione
La trasmissione DPH/DPI abbina sterzo elettronico e frizione idraulica per manovre dolci e precisione ai bassi regimi. L’ecosistema EVC rende disponibili Joystick Driving & Docking, autopilota, Dynamic Positioning e, per la linea DPI, l’Assisted Docking di nuova generazione (esteso ai DPI con gli aggiornamenti più recenti).

Prestazioni e consumi
Dati di riferimento
- Velocità di punta: ~36 kn in assetto standard; con allestimenti performanti sono stati riportati picchi prossimi a ~40 kn.
- Crociera tipica: 25–27 kn con i diesel D4 secondo schede dealer.
- Autonomia operativa: ~200–250 nm con 700 l e profili reali di conduzione.
Lettura ingegneristica dei numeri
La combinazione carena a V moderata + peso contenuto + coppia dei D4 genera una finestra di efficienza attorno a 25–27 kn, con angoli di trim ridotti, controllo buono del beccheggio e rumorosità gestibile in plancia. In termini di consumo totale, i benchmark noti per installazioni ibride scafo/motori analoghe suggeriscono valori aggregati attorno a ~70–90 l/h a ~25 kn (ordini di grandezza a scopo indicativo: carichi, eliche e condizioni possono modificare il quadro).
Sistemi di bordo ed elettronica
Navigazione e integrazione
La plancia accoglie MFD doppi (es. Garmin, Raymarine, Simrad a seconda della commessa), integrazione EVC per engine data, autopilota e joystick. Sono disponibili radar, surround view, visione diurna/notturna, moduli AIS. La predisposizione per generatore e aria condizionata è prevista; l’elettronica di bordo dialoga con sistemi di domotica per scenari luce, gestione carichi e telemetria.

Stabilizzazione e sicurezza
Il vano tecnico permette l’adozione di un giroscopio su taglia 36’ — tipicamente Seakeeper 3 o allineati — per attenuare il rollio al fermo e migliorare il comfort in rada. Le dotazioni di sicurezza contemplano sensori, pompe di sentina con ridondanze e la possibilità di telemetria remota.
Design, layout e studio delle volumetrie
Coperta e percorrenze
Il piano di coperta è walkaround puro: passavanti larghi e protetti da coaming alto, corrimani ben distribuiti, prua attrezzata come area conviviale con sunpad e movimenti lineari. Un T-top integrato schermal’area di guida e la dinette poppiera, con predisposizioni per illuminotecnica e impianti. Il pozzetto, profondo e modulare, ospita sedute convertibili e un wet bar equipaggiabile con frigoriferi, grill, fabbricatore di ghiaccio.
Sottocoperta
La zona notte propone due cabine e un bagno. Gli arredi sono disegnati per mantenere altezza utile e passaggi liberi; la scelta di palette chiare accresce la sensazione di ampiezza sfruttando tagli di luce naturale. La ventilazione incrociata e la climatizzazione favoriscono lo uso stagionale esteso.


Innovazione, efficienza ed emissioni
Riduzione dei consumi
L’efficienza deriva da tre leve: geometria di carena, matching eliche/rapporti con i DPI e gestione elettronica dei propulsori. La piattaforma EVC consente mappature di risposta e integrazione con trim tabs automatici per mantenere un assetto prossimo all’angolo ottimale in differenti carichi.
Assistenza alla manovra
L’Assisted Docking su sterndrives DPI introduce postura “attiva” dell’imbarcazione in banchina con compensazione di vento e corrente, riducendo il carico cognitivo del timoniere e aumentando la sicurezza in spazi stretti.
Soluzioni energetiche
In funzione della specifica commessa, è possibile considerare banchi AGM/LiFePO₄ e inverter/charger potenziati per sostenere hotel load importanti. L’integrazione di pannelli solari per i servizi è un’opzione praticata da armatori attenti ai consumi in rada (verifiche progettuali consigliate per superficie utile e cablaggio).
Vita a bordo: comfort, acustica, microclima
Comfort dinamico
L’isolamento della sala macchine e la separazione dei punti rigidi (hard points) dalle aree residenziali contengono vibrazioni e risonanze. Alla velocità di regime, la conversazione in plancia risulta agevole. La seduta di guida è pensata per sostegno lombare e postura standing con booster.

Funzionalità quotidiana
Gli spazi di stivaggio sono diffusi e facilmente accessibili; il piano calpestio uniforme limita dislivelli rischiosi. In baglio, la distribuzione delle masse riduce il rollio indotto da moto residuo, mentre l’adozione di gyro (se installato) abbatte ulteriormente l’oscillazione al fermo.
Comportamento in mare — Evidenze dalle prove
Inserimento in planata e tenuta
Con mare corto 0,5–0,8 m la prua taglia morbida sul mascone, attenuando i picchi di accelerazione verticale e mantenendo notevole leggibilità al timone. L’ingresso in planata è progressivo; l’angolo di beccheggio iniziale è moderato e si ricompone in tempi rapidi, lasciando la visuale sul davanti sgombra.
Virata e precisione
La risposta in virata è omogenea, con raggio coerente e grip percepito elevato. I carichi al timone risultano “solid” ma graduati; il feedback consente correzioni minime anche su scia movimentata.
Manovre in banchina
Joystick, timone elettronico e frizione idraulica operano in sinergia. Il sistema di Assisted Docking rende più prevedibile la barca nelle manovre trasversali e in presenza di raffiche laterali, ampliando la confidenza degli equipaggi ridotti.
Mercato, prezzo e segmentazione
Inquadramento competitivo
L’Astor 36 compete con i walkaround 36–38’ a forte contenuto di design e buon livello di performance, dove si collocano Pardo 38, Fjord 38 Open e, in una chiave più sportiva, Windy SR38. Il modello Bellini adotta una strategia basata su efficienza e qualità di marcia più che sulla sola cifra di velocità assoluta.
Indicazioni di prezzo
Le cifre di ingresso riportate in anteprima posizionano l’Astor 36 attorno a ~€450.000 con dotazioni base; pacchetti impiantistici e accessori (stabilizzazione, elettronica avanzata, A/C evoluta) possono spostare sensibilmente il totale.
Interpretazione
Il Bellini privilegia robustezza d’insieme, rumorosità contenuta e consumi ragionevoli nella fascia 25–27 kn. Pardo 38 e Windy SR38 presidiano l’area delle prestazioni estreme, anche con triple OB, trasferendo però maggiori oneri manutentivi/acustici. Fjord 38 Open mantiene un equilibrio tra design iconico e velocità di rilievo. Per il day-charter con equipaggio ridotto, l’Astor 36 beneficia dei sistemi di manovra Volvo Penta e della facilità di accesso/percorsi in coperta.
Target clienti e contesti d’uso
Armatore privato
Coppia/famiglia che cerca un 36’ facile, rifinito con gusto italiano, capace di fine settimana in rada e di trasferimenti veloci tra baie con comfort climatico adeguato.
Charter premium
Impiego day & weekend in destinazioni balneari a forte domanda (Costa Azzurra, Baleari, Isole Eolie), con plus di stabilizzazione al fermo e pacchetti ospitalità potenziati (frigo aggiuntivi, ice maker, audio premium).
Dealer e società di rappresentanza
Modello scenografico per eventi, sea trial e lead generation: allestimenti personalizzabili e manutenzione lineare facilitano la gestione in flotta demo.
Riconoscimenti, ordini e presenza a eventi
Visibilità in fiera
La partecipazione a boat show e rassegne selezionate, tra cui il British Motor Yacht Show, ha favorito il contatto con il pubblico internazionale e con operatori professionali.
Copertura media
Articoli e video su Powerboat & RIB, YachtBuyer e MBY sottolineano un ritorno credibile del brand, con focus su design e fruibilità.

Prospettive di sviluppo
Estensione di gamma
Appare naturale immaginare futuri modelli nell’intorno 40–45 piedi con la stessa filosofia walkaround e maggiore capacità servizi. Possibili varianti di propulsione con ibridazione leggera dei servizi (banchi batterie più performanti, DC stabilizer) e curvatura verso Assisted Docking evoluto standardizzato sull’intera linea.
Tecnologia e sostenibilità
L’ottimizzazione dei cicli di verniciatura, processi di laminazione aggiornati e la selezione di materiali a minore impatto sono fronti su cui i cantieri del segmento stanno investendo. L’Astor 36 nasce già con impiantistica moderna e predisposizioni che consentono aggiornamenti mid-life.
Configurazioni consigliate
Uso famigliare
- 2× D4 300 DPI, joystick & Assisted Docking;
- A/C 16–24k BTU, doppi frigoriferi, tendalini estesi;
- Illuminazione LED scenografica, audio premium, passerella.
Charter giorno/weekend
- Seakeeper 2/3, ice maker, doccia poppiera potenziata;
- Plotter doppi con radar, surround view, telemetria remota;
- Pacchetti tessili high-wear per ricambio rapido tra uscite.
Impostazione sportiva
- Eliche ottimizzate su carichi, trim tabs automatici;
- Strumentazione con pagine performance, registrazione dati;
- Presa mare dedicata per eventuali implementi aftermarket.
Immagini extra


Scheda sintetica
- Modello: Bellini Astor 36
- Cantiere: Bellini Yacht
- LOA/LH/LWL: 11,30 / 9,99 / 9,30 m
- Baglio/Pescaggio: 3,90 m / 0,70 m
- Dislocamento: ~7,8 t (a vuoto) / ~9,2 t (pieno carico)
- Serbatoi: 700 l carburante; 150 l acqua
- Motori: 2× Volvo Penta V8 350 (benzina) o 2× D4 300 (diesel); opzioni superiori riportate su fonti stampa
- Trasmissione: DPH/DPI con EVC, joystick, Assisted Docking
- Layout: 2 cabine, 1 bagno; T-top su coperta walkaround
- Velocità: ~36–40 kn (assetti variabili); crociera ~25–27 kn
- Autonomia: ~200–250 nm in uso reale
Video
Valutazione conclusiva — Posizionamento e valore
L’Astor 36 è un walkaround mediterraneo a forte contenuto qualitativo, centrato su facilità di utilizzo, equilibrio dinamico e comfort. Non punta a battere i record velocistici del segmento, ma a offrire una esperienza coerente con l’uso reale: baglio generoso, percorsi sicuri, impiantistica moderna, strumentazione ben integrata e performance pienamente fruibili. La manovrabilità assistita, la predisposizione per stabilizzazione e la cura nelle finiture confermano una direzione progettuale matura. Nel confronto con i nomi più noti — Pardo, Fjord, Windy — il Bellini gioca la carta dell’efficienza e dell’eleganza sobria, proponendo un pacchetto che convince armatori esigenti e operatori del day-charter premium. In prospettiva, la piattaforma lascia margini per estensioni di gamma e pacchetti tecnologici ancora più evoluti, mantenendo il baricentro su semplicità manutentiva e usabilità.


