Numarine 30XP, nuova frontiera nella nautica mondiale | Tutte le info sull’explorer compatto di lusso

Il Numarine 30XP appartiene alla famiglia degli explorer compatti e introduce un modo diverso di intendere la crociera lunga: non punta all’effetto speciale, ma a quell’insieme di scelte tecniche — carena semi-dislocante, costruzione in composito, impiantistica razionale e, soprattutto, gestione del rumore e delle vibrazioni — che rendono piacevole ogni ora a bordo. L’imbarcazione si attesta intorno ai 30,9 metri di lunghezza, con un baglio generoso e un pescaggio contenuto; questa combinazione le consente di muoversi con disinvoltura tra baie basse e porti affollati, mantenendo una stabilità che rassicura ospiti e comandante. L’impronta energetica varia in funzione degli allestimenti: si parte dalla coppia di diesel MAN per arrivare a una configurazione ibrida che, grazie a motori elettrici accoppiati a generazione distribuita, abilita tratti di navigazione e intere notti in quiet ship. Non è un’interpretazione “di facciata” del concetto explorer: qui l’idea di viaggio si traduce in autonomia a velocità economica, comfort acustico sotto soglie domestiche e spazi realmente sfruttabili dodici mesi l’anno.

Numarine 30 XP - numarine.com
Numarine 30 XP – numarine.com

Una piattaforma pensata per il mare vissuto tutti i giorni

Il 30XP è stato progettato per chi considera la barca un luogo di vita, non un semplice mezzo di spostamento. La volumetria è distribuita con intelligenza su tre ponti e un beach club trasformabile; la suite armatoriale è in posizione privilegiata sul main, le quattro cabine ospiti occupano il ponte inferiore con layout differenziati, mentre equipaggio e servizi seguono percorsi separati per non interferire con i flussi degli ospiti. L’architettura interna evita gli eccessi formali e ricerca ergonomia, manutenibilità e durabilità dei materiali. Niente è lasciato al caso: dalla sezione della carena studiata per ridurre la resistenza in gamma 8–12 nodi, alla piattaforma impiantistica modulare che scala in base al profilo d’impiego.


Il cantiere: identità industriale e metodo

Numarine ha costruito nel tempo una reputazione basata su risultati concreti: design riconoscibile, ingegneria pragmatica e processi produttivi in grado di offrire tempi e qualità costanti. La linea XP definisce una grammatica stilistica comune — prua piena, volumi ben carenati, sovrastruttura “tesa” — che non è mero esercizio estetico ma risposta funzionale a esigenze di autonomia, protezione dal vento e fruibilità degli spazi esterni. In officina, l’impiego del composito è coerente con la filosofia della casa: massimizzare il rapporto rigidezza/peso e contenere le ore di manutenzione lungo l’intero ciclo di vita. La gestione del comfort vibro-acustico è diventata un tratto distintivo: accoppiamenti elastici, isolamento stratificato, disaccoppiamento delle canalizzazioni e layout macchina razionale sono parte del vocabolario tecnico quotidiano del cantiere.

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Filosofia progettuale

Un explorer, per Numarine, non è un “SUV del mare” allestito per posare in banchina: è un oggetto ingegneristico capace di offrire autonomia prevedibile, abitabilità non stagionale e semplicità d’uso. Ogni decisione — dalla scelta delle anime strutturali alle geometrie di carena, dalla domotica alla stabilizzazione — è filtrata con questa lente. Risultato: una piattaforma che, in mano a un comandante con buon senso marinaresco, consente traversate lunghe senza stress, con consumi misurabili e un livello di comfort che resta alto anche quando il meteo impone prudenza.


Impostazione tecnica del modello

Alla base del 30XP troviamo una carena semi-dislocante ottimizzata per regimi intermedi. Il pescaggio ridotto apre itinerari altrimenti preclusi a barche in metallo della stessa volumetria; nel contempo, il disegno delle sezioni e la distribuzione dei pesi tengono a bada beccheggio e rollio. Lo scafo in FRP — con pelli in fibra di vetro e resine vinilestere infuse sotto vuoto su anime a densità variabile — abbina rigidità, smorzamento naturale delle vibrazioni e tempi di manutenzione compressi rispetto a soluzioni in acciaio/alluminio di pari taglia. Il pacchetto ibrido opzionale cambia il paradigma dell’uso quotidiano: tratti in elettrico a bassa velocità, ancoraggi silenziosi, approdi notturni senza “rombi” né odori di gasolio. La trasmissione a linee d’assi privilegia l’affidabilità e la facilità di intervento, mentre eliche calcolate per fornire coppia ai bassi regimi sostengono la filosofia “range-first”.


Specifiche, materiali e impianti

Dimensioni e volumi

La barca misura circa 30,90 metri fuori tutto, con baglio intorno ai 7,5 metri e pescaggio nell’ordine di 1,8 metri. Il volume interno supera i 200 GT, sufficiente a offrire spazi degni di barche più lunghe pur mantenendo costi di gestione contenuti. Il dislocamento a pieno carico si attesta nell’ordine delle centinaia di tonnellate (fascia media del segmento), coerente con l’obiettivo di avere inerzia sufficiente per il comfort ma senza penalizzare la velocità massima.

Materiali costruttivi

Scafo e sovrastruttura sono realizzati in composito con infusione sotto vuoto. Le anime strutturali differenziate per densità permettono di irrigidire dove occorre — come nel grid longitudinale e trasversale, nelle basi dei macchinari e nelle aree a maggiore sollecitazione — e alleggerire nelle parti con carichi minori. All’interno, rivestimenti tecnici, essenze resistenti agli UV e compositi decorativi assicurano robustezza e stabilità dimensionale in ambienti marini, con un occhio alla facilità di pulizia e alla manutenzione predittiva.

Propulsione e trasmissione

  • Configurazione termica: due gruppi diesel MAN, fascia 560 bhp ciascuno, mappati per funzionamento continuativo a carichi moderati.
  • Opzione ibrida: motori elettrici installati sulle linee, alimentati da generazione modulare; logiche di power management consentono di variare il numero di gruppi attivi in base ai carichi.
  • Linee d’assi con eliche a passo e diametro calibrati per massimizzare la spinta ai bassi regimi e minimizzare cavitazione.

Prestazioni e autonomie

Il 30XP esprime una velocità massima indicativa nell’ordine dei 13 nodi, con una crociera termica intorno ai 12 nodi. La velocità economica di progetto è 8 nodi, valore sul quale il consumo specifico per miglio si assesta a livelli che permettono autonomie nell’ordine delle migliaia di miglia con i serbatoi principali. La capacità carburante è ampia, così come quella per le acque dolci e i servizi, mantenendo margini comodi per campagne di navigazione prolungate.

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Impianti di bordo e governo

La plancia è di tipo raised pilothouse: visibilità superiore, flussi ospiti separati e una centrale di controllo che integra navigazione, monitoraggio impianti e domotica su più display. L’HVAC modulare lavora per zone con logiche di demand response, riducendo spunti e picchi di assorbimento. L’impianto elettrico è concepito a maglie ridondanti: in caso di anomalia di un segmento, la continuità dei servizi critici è garantita da percorsi alternativi. Il power management nella versione ibrida bilancia in automatico generazione, pacchi batterie e utenze, privilegiando silenziosità nelle aree notte durante la permanenza in rada.

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Controllo del rumore e delle vibrazioni

Capitolo centrale del 30XP, affrontato con un mix di giunti elastici, piedi antivibranti e isolamento stratificato. Le paratie tra locali tecnici e cabine prevedono pacchetti multistrato con masse differenziate e intercapedini per interrompere il flanking. Le canalizzazioni dell’aria sono disaccoppiate dalla struttura per evitare trasmissione del “ronzio” di ventilatori e passaggi d’aria. Risultato: livelli sonori in cabina che scendono sotto soglie tipicamente domestiche in andature lente e restano bassi anche in crociera termica.


Design, spazi e ergonomia

Esterni

Le linee denunciano una vocazione funzionale: prua alta e protettiva, murate generose, finestrature lineari che regalano luce senza indebolire la struttura. Le aree di coperta sono pensate come piattaforme d’uso: pozzetto ampio e configurabile, passavanti protetti, prua con living riparato dal vento, fly/sky lounge che dialogano con l’interno. Il beach club aggiunge metri di vivibilità a pelo d’acqua, con soluzioni che non sacrificano l’accessibilità tecnica alla sala macchine.

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Interni

Il linguaggio è caldo ma misurato. Si privilegiano materiali marini e facili da mantenere, che resistono alla luce e alla salsedine. Nel salone, la trasparenza laterale costruisce un rapporto costante con il mare, mentre gli arredi fissi sono dimensionati con margini generosi per la circolazione. La suite armatoriale sul main offre volume, privacy e una riduzione naturale delle vibrazioni, grazie alla distanza dal locale macchine. Le cabine ospiti al lower presentano lay-out variabili: una VIP a prua e tre cabine con soluzioni letto flessibili, tutte con bagni en-suite e stivaggi reali. La galley gode di passaggi dedicati per il servizio, con superfici di lavoro vere e freddo calibrato su charter o uso privato intensivo.

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Ergonomia e percorsi

La barca “scorre”: salire, passare, sedersi e muoversi è naturale. Le differenze di quota sono smussate, i corrimani si trovano dove servono, le sedute guardano il mare. La separazione ospiti/crew non è una questione di esclusività ma di efficienza: limita le interferenze, riduce i tempi di servizio e aumenta la qualità della vita di tutti a bordo. L’illuminazione è studiata su tre piani — funzionale, d’accento e ambientale — con temperature di colore coerenti.


Innovazione pratica: ibrido, stabilità, sicurezza

Sistema ibrido

La soluzione elettrica del 30XP non cerca record di velocità, ma continuità di servizio e qualità dell’esperienza. I motori elettrici sulle linee d’assi, alimentati da una piattaforma di generazione modulare, consentono navigazione silenziosa a bassa velocità e ancoraggi notturni senza l’obbligo di far girare i diesel principali. Questo si traduce in minori ore motore, riduzione di consumi e un comfort percepito superiore. Il sistema è controllato da un power management che armonizza flussi e carichi con logiche predittive.

Stabilizzazione

Il cantiere predispone pinne attive e/o giroscopi in funzione dei gusti dell’armatore e del profilo di missione. Le pinne lavorano bene in rotta, i gyro incollano la barca in rada; in molte consegne la combinazione delle due tecnologie fornisce il miglior compromesso tra comfort e assorbimenti elettrici, mantenendo comunque un ritorno percepibile sulla vivibilità quotidiana.

Sicurezza e affidabilità

La protezione antincendio, la compartimentazione e la ridondanza degli impianti seguono standard di cantiere di fascia alta. Pompaggi, black/grey, condizionamento e generazione sono monitorati da un sistema centrale che segnala deviazioni e trend. La possibilità di creare percorsi alternativi per alimentazioni e dati riduce drasticamente la probabilità che un singolo guasto metta fuori servizio un intero sottosistema.


Vita a bordo

Il beach club è estensione naturale del mare: punto d’ingresso per tender e toys, ma anche luogo dove si passa tempo a contatto con l’acqua. Le superfici sono pensate per aderenza e resistenza, gli accessi sono generosi e la logistica del varo è semplice. Pozzetto e prua offrono alternative al sole e al vento, mentre il fly/sky lounge diventa un salotto climatizzato che apre sull’esterno all’occorrenza.

Numarine 30XP - ponte inferiore - numarine.com
Numarine 30XP – ponte inferiore – numarine.com
Numarine 30XP - ponte principale - numarine.com
Numarine 30XP – ponte principale – numarine.com

Interni, comfort termico e acustico

Il comfort a bordo è un mosaico di dettagli: temperature stabili senza spifferi, ventilazione silenziosa, superfici che non si surriscaldano al tatto, porte che chiudono senza “suoni secchi”, letti allineati rispetto alle linee d’onda per ridurre il rollio percepito. La progettazione degli interni ha introdotto contropareti e controsoffitti disaccoppiati per tagliare ponti acustici; la scelta dei materiali dei rivestimenti contribuisce a smorzare frequenze fastidiose. Il risultato si percepisce a fine giornata: si dorme bene, anche quando la barca si muove.

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Comportamento in mare e conduzione

Andature e consumi

Il 30XP “respira” nell’intorno degli 8–12 nodi. A velocità economica la carena genera un’onda pulita, la prua fende senza piantarsi e la spinta delle eliche resta continua. In termini pratici, significa consumi stabili e prevedibili, pianificazione carburante semplice e riduzione della fatica del comandante. La velocità massima intorno ai 13 nodi esiste, ma non è la finalità del progetto: meglio considerarla una riserva da usare quando serve accorciare una finestra meteo o rispettare un’ETA.

Manovrabilità

Gli organi di governo sono dimensionati in modo coerente: timoni efficaci e thruster adeguati alla massa. Il pescaggio contenuto offre vantaggi in rada e marina, riducendo il rischio di toccate in baie basse e consentendo ancoraggi più vicini alla riva. Il pacchetto ibrido rende dolci gli approcci: coppia immediata, risposta prevedibile, minore inerzia percepita nelle micro-correzioni.


Mercato, concorrenza e posizionamento

Segmento e valore

Il 30XP si colloca nella fascia 30–32 metri explorer con una value proposition netta: autonomia, silenzio e spazi da barca più grande. In un panorama con prodotti in metallo spesso più pesanti e costosi da mantenere, la costruzione in composito offre un TCO interessante: meno pitture complesse, meno corrosione gallica, tempi di fermo ridotti. Chi valuta l’acquisto con un approccio razionale guarda al costo per ora di crociera: su questo parametro il 30XP si difende molto bene.

Confronto ragionato con alcuni concorrenti

  • Explorer in metallo 28–30 m: grande solidità e personalizzazione profonda, ma pesi e pescaggi superiori, con impatto su consumi e porti accessibili.
  • Crossover “med-lifestyle” 29–31 m: grandi superfici vetrate e beach club spettacolari; meno focalizzazione su autonomia, silenzio e velocità economiche.
  • Sport utility yacht 30 m: look aggressivo e prestazioni più spinte; vivibilità invernale e comfort acustico non sempre ai livelli del 30XP.

Ordini, feedback e riconoscimenti

Le prime unità hanno raccolto riscontri positivi su tre fronti: quiet ship reale, efficienza in gamma 8–12 nodi e funzionalità degli spazi. Non è un “one off” fortunato: la ripetibilità costruttiva e la coerenza dei risultati in navigazione testimoniano una catena di processo matura. Anche l’interesse verso l’opzione ibrida ha superato la curiosità iniziale: molti armatori la scelgono non per reclamare un’etichetta “green”, ma perché cambia in meglio la qualità del tempo a bordo.

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Sintesi strategica e posizionamento

Il Numarine 30XP è — in termini molto diretti — una macchina per fare miglia in silenzio. Non promette cose che non può mantenere: dichiara prestazioni plausibili, offre interni abitabili, consente davvero di stare in rada senza girare i diesel principali. La costruzione in composito riduce pesi e complicazioni; la propulsione ibrida aggiunge un modo nuovo di abitare la barca; l’acustica curata cambia l’umore a fine giornata. Nel confronto con pari taglia in metallo, accetta la sfida del “valore totale” e la vince spesso su quattro fattori: autonomia, silenzio, spazi e TCO. Per un armatore che ragiona da ingegnere — costi, cicli di vita, ore di funzionamento, comfort misurabile — il 30XP rappresenta una scelta razionale travestita da oggetto desiderabile.

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Nota tecnica sintetica

  • Tipologia: explorer semi-dislocante in composito
  • Dimensioni indicative: LOA ~30,9 m; Baglio ~7,5 m; Pescaggio ~1,8 m
  • Volume: oltre 200 GT
  • Costruzione: FRP infuso, anime strutturali a densità variabile
  • Motorizzazione termica: 2 × diesel fascia 560 bhp
  • Opzione ibrida: motori elettrici su linee + generazione distribuita
  • Trasmissione: linee d’assi con eliche ottimizzate ai bassi regimi
  • Velocità: max ~13 kn; crociera ~12 kn; economica ~8 kn
  • Autonomia: migliaia di miglia a velocità economica
  • Layout: 5 cabine ospiti (10 pax) + zona equipaggio per 5 (3 cabine)
  • Ponti: lower, main, ponte superiore con sky lounge
  • Comfort: livelli sonori sub-domestici in andature lente; HVAC zonale; stabilizzazione pinne/gyro

Appendice ingegneristica: elementi di calcolo applicati al 30XP

Resistenze e potenze

In un profilo semi-dislocante, la curva potenza–velocità cresce in modo non lineare all’aumentare della velocità, con un punto di inflessione che spesso si colloca tra 1,1 e 1,3 volte la Froude number ottimale per la carena considerata. Il 30XP è dimensionato per lavorare con efficienza nella fascia inferiore di questa curva: ciò riduce il carico termico sui diesel, limita la formazione d’onda parassita e aumenta le ore di vita utile dei componenti. L’ibrido aiuta nelle fasi a bassa potenza richiesta, quando i rendimenti dei motori termici tendono a scendere.

Vibrazioni strutturali

Il composito ha una intrinseca capacità di smorzamento superiore ai metalli, con effetti positivi sulle vibrazioni di scafo e sovrastruttura. Laddove l’acciaio “restituisce” più facilmente energia vibrazionale, il composito la dissipa sotto forma di calore. Abbinando piedi elastici, giunti e isolation mounts sui macchinari principali, si ottiene un pacchetto NVH (Noise, Vibration, Harshness) di livello automotive-luxury.

Approfondimento iconografico

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