La declinazione SkyDeck dell’ammiraglia Ferretti Yachts trasforma il ponte superiore in una stanza di cristallo sospesa tra cielo e acqua. Non un semplice flybridge con tettuccio, ma un ambiente chiuso e climatizzato, circondato da superfici vetrate a tutta altezza e collegato alla terrazza poppiera da un accesso scorrevole full-height. Il progetto è l’esito di un lavoro congiunto tra lo Strategic Product Committee (guidato da Piero Ferrari), il Ferretti Group Engineering Department, Filippo Salvetti per lo stile esterno e lo studio IdeaeItalia per arredi e mood interni. L’impostazione punta a coniugare l’utilizzo del ponte alto in ogni stagione con il carattere dinamico di un 30 metri planante.
Il concetto SkyDeck in tre idee
Il valore distintivo è triplice: involucro vetrato continuo per protezione termo–acustica, porta scorrevole integrale che ibrida salotto chiuso e living all’aperto, e cielino con lamelle apribili per ottenere luce zenitale e ventilazione naturale. Nasce così una lounge sopraelevata configurabile come family room, sala cinema o osservatorio panoramico, con benefici evidenti su privacy, stagionalità d’uso e fruibilità charter.

Chi è Ferretti Yachts: industria e “sartoria” sotto lo stesso tetto
Ferretti Yachts è uno dei pilastri del Ferretti Group, polo internazionale che ha costruito in decenni un portafoglio marchi complementari e un sistema produttivo ibrido tra linee industriali e finiture artigianali. Nella fascia 90–110 piedi in composito, il brand presidia lo spazio “planante premium” con standard certificati e filiera italiana. Il 1000 e la sua variante SkyDeck sono manifesti di questa impostazione: scafo e sovrastruttura in GRP, rinforzi mirati in carbonio, processi di laminazione controllati e attenzioni specifiche a vibrazioni e rumore.
Gli esterni firmati Filippo Salvetti presentano un profilo filante e vetrate continue; a bordo, IdeaeItalia propone due atmosfere coordinate (Classic e Contemporary) con palette e materici differenti.
Analisi tecnica – ingegneria navale e impiantistica
Dimensioni, proporzioni e carena
- Lunghezza f.t. (LOA): 30,13 m
- Larghezza massima: 6,81 m
- Pescaggio a pieno carico: 2,29 m
- Dislocamento indicativo: 98 t (a vuoto) / 111 t (in ordine di marcia)
- Categoria di progetto: CE A – con attestazioni RINA per emissioni sonore
La geometria è quella tipica del planante mediterraneo di grande taglia: baglio importante per volumi, finestrature a tutta altezza sul ponte principale e una V moderata che bilancia penetrazione e portanza. Il pescaggio di 2,29 m consente accesso a baie con fondali intermedi senza pregiudicare il controllo sull’onda corta.
Materiali e metodi costruttivi
L’impianto costruttivo prevede vetroresina (GRP) con rinforzi localizzati in fibra di carbonio nelle porzioni alte (tettucci, porzioni della sovrastruttura, talune paratie) per ridurre il baricentro e migliorare lo stability index in navigazione e in rada. Il composito permette qualità ripetibile, pesi controllati e manutenzione ottimizzata nel life cycle di questa classe dimensionale rispetto ad alluminio e acciaio. Gli interni alternano essenze, laccature e pietre tecniche con lavorazioni italiane; i due mood curati da IdeaeItalia modulano colori e texture per assecondare gusti molto diversi.

Apparato motore, trasmissioni e serbatoi
- Motorizzazioni disponibili: 2 × MTU 16V 2000 M86 (2.217 hp ciascuno) oppure 2 × MTU 16V 2000 M96L (2.638 hp ciascuno)
- Trasmissione: linee d’asse con riduttori dedicati ed eliche a passo fisso ottimizzate
- Capacità carburante: circa 9.000 L
- Acqua dolce: circa 1.320 L
Il binomio linea d’asse + MTU serie 2000 è la soluzione più robusta per questa taglia: erogazione prevedibile, affidabilità sui lunghi trasferimenti e costi di gestione chiari. La mappa M86 privilegia efficienza, mentre la M96L estende la velocità di crociera utile.
Prestazioni, consumi e autonomia
I dati dichiarati dal cantiere indicano fino a 28 nodi di picco con la taratura M96L e 24 nodi con gli M86; le andature di crociera tipiche sono nell’intorno di 24 e 20 nodi rispettivamente. In alcune inserzioni di unità in esercizio si leggono stime di range e assorbimenti a vari regimi (da verificare in funzione di carichi, antivegetativa e stato eliche): per esempio, a 20 nodi si osservano valori intorno a ~178 l/h complessivi con autonomie dell’ordine di ~268 nm; a 15 nodi ~130 l/h e ~366 nm. Si tratta di grandezze orientative, utili per ordine di grandezza.
Stabilizzazione, rumorosità e comfort vibro–acustico
Il pacchetto stabilizzazione può combinare pinne attive zero-speed e giroscopi, così da limitare rollio e micro-oscillazioni sia in rada che in trasferimento. La classificazione RINA per emissioni sonore indirizza scelte su isolamenti, basamenti elastici e canalizzazioni per l’aria. Risultato: colloqui naturali a ponte principale e nello sky-lounge anche a regimi di crociera medio–alti.
Elettronica, domotica e controllo di bordo
La plancia è un glass cockpit integrato: navigazione, gestione impianti, climatizzazione e distribuzione energetica convergono in interfacce unificate, replicabili su dispositivi personali dell’armatore. La parte AV/IT adotta infrastrutture hospitality-grade per ambienti multiuso (sky-lounge e main salon) con audio immersivo e streaming in rete di bordo.

Layout e architettura
Linee esterne e firma stilistica
Il tratto di Salvetti è immediatamente riconoscibile: longheroni continui, finestrature a nastro e prua fruibile con divani contrapposti. Non è un raised pilothouse tradizionale, bensì un maxi-fly contemporaneo, nel quale l’involucro del ponte alto diventa volume interno vero e proprio.
Layout del ponte principale
Il main deck gioca su vetrate a tutt’altezza e passaggi fluidi: salone con vista laterale libera, suite armatoriale a tutto baglio verso prua con bagno e guardaroba separati, cucina professionale di notevole superficie con collegamenti protetti per l’equipaggio. La percezione è di continuità con il mare, ma senza rinunciare alla separazione funzionale tra “zona ospiti” e “zona servizio”.
Il ponte superiore SkyDeck, cuore dell’esperienza
Qui avviene la differenza: uno sky-lounge completamente chiuso, climatizzato, con infissi full-height e tagli di luce da tetto regolabili. Con un gesto si apre la grande sliding verso la terrazza poppiera, miscelando le due anime (salotto protetto e area esterna). Lo spazio superiore può ospitare tavolo da pranzo, media corner, lounge più intimo o area giochi all’occorrenza.
Lower deck ed ergonomia degli ambienti
Sul ponte inferiore trovano posto quattro cabine ospiti tutte con bagno (tipicamente due VIP e due twin, spesso convertibili), mentre la zona equipaggio, con accessi separati, integra cabine e mensa dedicata. Corridoi larghi, altezze generose e aperture luminose riducono la sensazione di chiuso; la cucina, tra le più ampie del segmento, supporta sia uso privato sia intensità charter.



Innovazione, sicurezza e riduzione dei consumi
Strutture leggere e baricentro
L’impiego selettivo del carbonio nella sovrastruttura limita il peso in alto e contiene i momenti raddrizzanti, con benefici sulle accelerazioni angolari in rollio e sul lavoro dei sistemi di stabilizzazione. Le superfici vetrate adottano vetri stratificati di sicurezza con trattamenti selettivi; guarnizioni e telai a tenuta controllano infiltrazioni e risonanze aeree, elementi critici quando si creano “stanze vetrate” su scafi plananti.
Impianti e gestione energetica
La centrale elettrica è dimensionata per sostenere picchi di carico (AV/IT, climatizzazione dello sky-lounge, servizi hotel). Pacchetti inverter e sistemi di power management permettono transizioni morbide tra generazione e accumulo, utile in rada per contenere rumorosità. La climatizzazione distribuisce l’aria mediante diffusori lineari e sensori che regolano i ricambi per evitare stratificazioni termiche nella “stanza in quota”.
Stabilità, sicurezza e controllo
Oltre alle pinne attive e ai giroscopi, la sicurezza è garantita da compartimentazioni, accessi tecnici correttamente separati e sistemi antincendio in linea con gli standard di classe. I percorsi equipaggio–ospiti minimizzano interferenze durante le manovre e i servizi, dettaglio fondamentale nei charter di fascia alta.
Vita a bordo – abitabilità e scenari d’uso
Cabina armatoriale e aree sociali
La suite dell’armatore è sul ponte principale, soluzione da “superyacht compatti”: privacy, viste laterali e accesso diretto alle aree sociali. Il salone dialoga con esterni di poppa, mentre a prua il living doppio offre uno spazio raccolto per colazioni e tramonti in rada. Materiali, luci e acustica puntano a un ambiente domestico nel senso più nobile del termine – “Just Like Home” – senza sacrificare la funzionalità nautica.

Uso privato e charter
Il 1000 SkyDeck nasce per armatori privati che alternano crociere familiari a navigazione veloce, ma le scelte di layout, galley e percorsi consentono conversioni charter-ready senza snaturare lo spirito dell’imbarcazione. Lo sky-lounge chiuso aumenta il numero di “spazi fruibili vendibili” durante l’anno, migliorando la resa nei mercati a stagionalità ampia (Mediterraneo esteso, Middle East, Florida–Caribbean).
Comfort ambientale
Vetro, climatizzazione e isolamento acustico definiscono il comfort: lo sky-lounge permette conversazioni a volume normale durante trasferimenti a 20–24 nodi, il che rende possibili meeting, proiezioni e cene anche con mare bordo al giusto. Le postazioni prendisole e i divani di prua, grazie all’assetto della prua abitabile, restano protetti dal vento apparente generato dall’avanzamento.

Prove in mare e comportamento dinamico
Assetto, risposta e controllo
Le prove raccolte su testate internazionali e contenuti editoriali indicano un ingresso in planata progressivo, prua asciutta e un assetto sostanzialmente orizzontale tra 18 e 26 nodi. La poppa larga aiuta a smorzare il beccheggio nei trasferimenti veloci; a basse velocità i sistemi di stabilizzazione azzerano gran parte del rollio residuo, migliorando permanenza in rada.
Numeri reali di velocità
Le unità equipaggiate con MTU 16V 2000 M96L correttamente elicate raggiungono velocità massime nell’intorno dei 27–28 nodi con condizioni favorevoli; la configurazione M86 si colloca su valori inferiori ma più efficienti in termini di consumi su crociere prolungate. Questi dati, diffusi da cantiere e dealer, vanno sempre misurati on condition (carichi, pulizia della carena, onda, vento).
Mercato, concorrenza e posizionamento
Segmento e prezzi
Il 1000 SkyDeck presidia il sotto-segmento dei 30 metri plananti con ponte alto chiuso, una nicchia in forte ascesa per chi cerca volumi “da mini-superyacht” senza rinunciare a trasferimenti rapidi. I prezzi di listino e di vendita variano in funzione di motori, stabilizzazione, mood interni e dotazioni, con tenuta di valore solida sulle prime consegne.
Confronto con i diretti competitor
- Sunseeker 100 Yacht – fortissimo sulle aree aperte e sul concetto open, ma con protezione climatica inferiore rispetto a uno sky-lounge completamente chiuso.
- Princess X95 – maxi-fly più votato ai volumi e all’autonomia; velocità massime tipicamente inferiori a quelle del 1000 SkyDeck.
- Azimut Grande 32M – costruzione in carbonio estensivo e filosofia lightweight; interpretazione diversa del ponte alto semi-chiuso.
- EXTRA X98 RPH / CDM RJ 102 – alternative prossime per dimensione ma più vicine al mondo RPH/explorer, con carattere meno “sporty-planing”.
Le comparazioni pubbliche mostrano come il Ferretti 1000 SkyDeck offra una combinazione rara di velocità massima (fino a 28 kn), volumi, capacità carburante e fruibilità dello sky-lounge, mantenendo un’impostazione planante pura.
Trend del settore e domanda
La domanda verso gli sky-lounge chiusi nei 90–110 piedi è in crescita: più giorni di utilizzo all’anno, migliore privacy e ambienti AV/IT completi. Il 1000 SkyDeck interpreta questa tendenza senza sacrificare l’anima da cruiser veloce, grazie all’apertura immediata sulla terrazza poppiera.

Scheda riassuntiva – dati chiave
- Progetto: Ferretti Group Engineering Department + Strategic Product Committee
- Exterior Design: Filippo Salvetti
- Interior Design: IdeaeItalia (mood Classic/Contemporary)
- LOA: 30,13 m – Baglio: 6,81 m – Pescaggio: 2,29 m
- Dislocamento: ~98 t (vuoto) / ~111 t (pieno carico)
- Costruzione: GRP con rinforzi in carbonio – classe/attestazioni RINA (Sound Emission)
- Motori: 2 × MTU 16V 2000 M86 o 2 × MTU 16V 2000 M96L
- Velocità: fino a 28 kn (M96L) – crociera ~24 kn | ~24/20 kn (M96L/M86)
- Serbatoi: carburante ~9.000 L – acqua ~1.320 L
- Posti omologati: fino a 20 persone (fonte cantiere/omologazione)
Approfondimento ingegneristico – lettura dinamica e cali di resistenza
Distribuzione masse e risposta ai carichi
Serbatoi centrali, sala macchine arretrata e alleggerimento della sovrastruttura consentono di contenere i momenti d’inerzia e ottenere una risposta “morbida” ai passaggi di carico (variazioni di andatura, imbardate correttive, onde corte e cabrate). Tra 18 e 24 nodi si osserva il miglior compromesso tra resistenza residua e comfort, con il sweet spot che – in base a set-up e mare – gravita intorno ai 20–22 nodi.
Acustica
Gli abbattimenti di rumorosità sono frutto di pacchetti fonoassorbenti su paratie, pavimenti galleggianti nelle zone sensibili e disaccoppiamento dei basamenti motori. In sky-lounge, il vetro stratificato e l’assenza di discontinuità marcate sui telai riducono fischi e risonanze; si viaggia con livelli di pressione sonora compatibili con una conversazione a tono naturale.
Ventilazione naturale e carico termico
Il tetto con lamelle apribili funziona come brise-soleil attivo: riduce l’irraggiamento diretto e attiva moto convettivo per smaltire parte del carico termico senza gravare costantemente su chiller e fan-coil. Ciò abbatte consumi e rumore di fondo in sosta prolungata.
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Prospettive e direzione futura del cantiere
Il 1000 SkyDeck indica la strada per la prossima generazione di maxi-fly in composito: più modularità d’uso (ambienti riconfigurabili), più stagionalità (spazi protetti e climatizzati), integrazione spinta di AV/IT e domotica su ambienti multipli. È plausibile aspettarsi evoluzioni su energy management, manutenzione predittiva e pacchetti di stabilizzazione più compatti/efficienti. La tenuta commerciale conferma la bontà dell’impostazione e rende credibile la scalabilità del concetto su misure appena inferiori.
Conclusioni – perché scegliere il 1000 SkyDeck
Per l’armatore che desidera un 30 metri planante capace di coniugare velocità di trasferimento, comfort termo–acustico e privacy reale in un ambiente superiore chiuso, il Ferretti Yachts 1000 SkyDeck è oggi una delle proposte più complete. La lounge vetrata, il layout armatoriale sul ponte principale e la collaudata piattaforma tecnica (linee d’asse + MTU serie 2000) costituiscono un pacchetto coerente tanto per la crociera privata quanto per il charter alto di gamma. Le finiture, i due mood d’arredo e l’integrazione dei sistemi ne fanno un riferimento nella nicchia “sky-lounge chiuso” entro i 30 metri.


