Ferretti Infynito 90, eleganza e innovazione come principi cardine | 27 metri di puro lusso

Il Ferretti Yachts INFYNITO 90 è il capostipite di una famiglia di imbarcazioni che reinterpreta il concetto di crociera a lungo raggio con tecnologie di efficienza energetica, comfort acustico e gestione di bordo avanzata. Il progetto, impostato su un’architettura fast-displacement in materiale composito, combina una volumetria da piccolo superyacht con un’impronta ingegneristica volta a ridurre consumi e impatti, senza sacrificare prestazioni e manovrabilità.

Profilo del cantiere e filosofia progettuale

Storia e posizionamento del marchio

Ferretti Yachts è uno dei brand di punta del Ferretti Group, realtà industriale italiana che ha contribuito a definire gli standard qualitativi del segmento flybridge e della crociera di lusso mediterranea. La linea INFYNITO segna uno scarto concettuale rispetto alla tradizione “Just Like Home”: nasce come piattaforma “explorer-inspired” orientata alla fruizione estesa degli spazi esterno-interno, alla marcia autonoma su andature economiche e all’integrazione di soluzioni “F.S.E.A.” – Ferretti Sustainable Enhanced Architecture – pensate per ridurre emissioni, rumore e consumi elettrici di bordo.

Visione progettuale: comfort, autonomia, silenzio

La missione dell’INFYNITO 90 è offrire una barca “a prova di destinazione”: vivibilità, protezione dagli elementi e continuità tra ponte e saloni, con ampie superfici ombreggiate e zone protette dal vento, così da estendere l’utilizzo stagionale. Un’impostazione che risponde anche a esigenze di charter alto di gamma, in cui la fruizione degli spazi – e non il solo picco di velocità – diventa elemento di valore.

Ferretti Infynito 90 – ferretti-yachts.comf

Dimensioni e architettura navale

Geometrie principali

L’INFYNITO 90 presenta un LOA intorno a 26,97 m e una larghezza massima di 7,33 m, con pescaggio tipico a pieno carico nell’ordine dei 2,0 m. La lunghezza scafo (Lh) resta sotto i 24 m, accorgimento progettuale non banale che consente la classificazione come imbarcazione da diporto CE e introduce semplificazioni gestionali per l’armatore in diversi scenari regolatori e assicurativi.

Carena fast-displacement

La carena appartiene alla tipologia fast-displacement in GRP, con forme che ottimizzano i regimi semi-dislocanti e mantengono efficienza in un ampio spettro di velocità. Questa soluzione riduce la “penalità” ai regimi di crociera economica e consente, al bisogno, sprint superiori a 20 nodi, preservando al contempo comfort dinamico e consumi contenuti.

Distribuzione dei volumi

La proporzione beam/LOA e le altezze interne generose permettono una volumetria paragonabile a barche di taglia superiore. Il risultato è un lower deck configurabile con 4 cabine matrimoniali/twin tutte en-suite, con opzione per 10 ospiti portando l’armatoriale sul main deck, scelta sempre più frequente perché migliora privacy e separazione dei flussi ospiti/crew.

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Materiali e processi costruttivi

Scafo e sovrastruttura

Scafo e sovrastruttura sono in GRP con tecniche di laminazione a controllo di peso e irrigidimenti localizzati nelle zone a maggior sollecitazione (piedi di paratia, basi di paratie portanti, attacchi apparati motore e linee d’asse/trasmissione). La scelta del composito permette di mantenere il dislocamento entro valori funzionali alla doppia anima della barca: autonomia in andatura economica e riserva di velocità a richiesta.

Interni e finiture eco-consapevoli

Nella piattaforma F.S.E.A. rientra l’uso di componenti e finiture con materiali a minor impatto (pelli rigenerate, fibre naturali come il bamboo, vernici a base d’acqua). Il pacchetto include anche pannelli solari integrati nel tettuccio/sovrastruttura, in grado – secondo i dati divulgati – di generare fino a ~7,3 kW per alimentare utenze di bordo e ricaricare banchi batterie dedicati.

Design: firme stilistiche, layout ed ergonomia

Esterni di Filippo Salvetti

Il tratto di Filippo Salvetti definisce proporzioni tese e schermature ampie, con un linguaggio “loggia” che crea continuità tra coperta e saloni. L’impianto tri-deck interpretato in chiave “Explorer-inspired” offre prua fruibile e aree protette che amplificano la vivibilità in rada e durante trasferimenti con mare formato.

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Interni di IdeaeItalia

Il layout interno, firmato IdeaeItalia, privilegia asse prospettico e profondità di campo: viste continue, arredi flottanti, palette tattili e fonoassorbenti per mitigare riflessioni acustiche. L’armatoriale sul main deck, quando adottato, beneficia della massima larghezza scafo e di luce naturale, con bagno en-suite a volumi domestici.

Studio degli spazi e percorsi

Il progetto separa intuitivamente i flussi: equipaggio su passaggi di servizio, ospiti su percorsi “nobili” sempre in luce naturale. Le altezze interne e le estese superfici vetrate riducono la percezione di confinamento, mentre sottocoperta il distributivo valorizza i metri della baglio massimo con cabine di taglio quasi simmetrico. La prua è realmente vivibile e non meramente scenografica, con sedute e tavolati riparati.

Motorizzazioni, propulsione e trasmissioni

Opzioni di propulsione

La gamma motori prevede due alternative MAN V12: 2×1550 mhp o 2×1800 mhp. Con la prima si ottengono velocità massime intorno ai 20 nodi e crociere nell’ordine dei 15 nodi; con la seconda, picchi vicini ai 22 nodi e crociere attorno ai 17 nodi. Il dimensionamento dell’apparato propulsivo è coerente con il DNA fast-displacement: priorità alla coppia ai medi regimi e all’efficienza tra 10 e 18 nodi.

Linee d’asse e riduttori

La scelta delle linee d’asse – configurazione classica su questa taglia – favorisce robustezza, prevedibilità e manutenzione agevole in ogni scalo del mondo. I riduttori offrono rapporti ottimizzati per lo spettro di utilizzo, con eliche a passo calcolato per equilibrio tra spinta ai bassi e assorbimento potenza ai massimi.

Silenziamento e disaccoppiamenti

L’isolamento locale (cofani motore, pannellature tecniche) e i supporti elastici su basi motore e gruppi elettrogeni contribuiscono a ridurre rumori strutturali e vibrazioni percepite nelle cabine. È un punto sensibile: su crociere di lungo raggio il comfort vibro-acustico è il primo parametro esperienziale, e sull’INFYNITO 90 la percezione è allineata alle aspettative del segmento.

Impiantistica e sistemi di bordo

Elettronica di navigazione e domotica

La plancia integra suite multifunzione con ridondanze su rete NMEA/ethernet di bordo, display ad alta luminosità, gestione integrata degli impianti hotel (illuminazione, clima, acque, carichi). La logica è single-pane-of-glass: unificare diagnostica e controllo, con “rule-based routines” per profili energetici (porto/notte/eco-cruise) e riduzione dei picchi di potenza.

Ferretti Infynito 90 – plancia – ferretti-yachts.com

Energia, batterie e fotovoltaico

Il sistema F.S.E.A. prevede banchi batterie a elevata densità con gestione termica e BMS evoluti. I pannelli fotovoltaici integrati, fino a ~7,3 kW, coprono utenze a basso/medio assorbimento (pompe, illuminazione, elettronica) e riducono il funzionamento dei generatori in rada, con benefici su emissioni e soundscape di bordo.

Idraulica, HVAC e comfort climatico

Climatizzazione zonale con inverter e controllo d’umidità; impianti idrici con pressurizzazione variabile per ridurre rumorosità e cicli on/off. Le vasche tecniche sono razionalizzate per accesso e manutenzione, con sensori perdite e valvole ispezionabili dai passaggi di servizio.

Prestazioni: velocità, consumi, autonomia

Numeri dichiarati e riscontri su test

Con i MAN V12-1800 le prove indipendenti hanno rilevato punte nell’intorno dei 22–23 nodi, con crociere confortevoli a 17–18 nodi. In modalità economica a 12 nodi, l’autonomia di progetto è dell’ordine dei 1.100–1.200 nm a seconda di dislocamento, assetto e condizioni meteo-marine. Serbatoi: ~11.5 m³ per il gasolio e ~1.8 m³ per acqua dolce, valori coerenti con la filosofia long-range della piattaforma.

Comfort dinamico e assetto

La carena fast-displacement mostra transizioni morbide e assetto tenue, con assenza di “porpoising” ai regimi intermedi. Le superfici vetrate non penalizzano la rigidezza torsionale grazie a una corretta ingegnerizzazione delle cornici strutturali e dei controventi. In navigazione con mare di prua moderato, il comportamento è prevedibile e asciutto; nelle andature al giardinetto il passo lungo aiuta la stabilità di rotta.

Ferretti Infynito 90 – poppa – ferretti-yachts.com

Stabilizzazione

La piattaforma è predisposta per pinne o giroscopi a seconda della filosofia d’impiego. In contesto charter, l’abbinamento pinne + gyro può essere valutato per ottimizzare comfort sia in rada sia in trasferimento.

Vita a bordo: spazi, arredi, servizi

Main deck: continuità in-out

Il salone principale offre quasi un “one-level living” con soglia ribassata, ambienti con arredi freestanding per riconfigurazione rapida e una zona pranzo protetta ma dialogante con l’esterno. La cucina, variabile per mercato/armatore, adotta workflow professionali (triangolazione freddo-caldo-lavaggio) e corpi illuminanti dimmerabili per scenari d’uso.

Ferretti Infynito 90 – ponte principale – ferretti-yachts.com

Lower deck: privacy e acustica

Ognuna delle quattro cabine standard dispone di bagno en-suite; l’armatoriale al centro barca beneficia della massima larghezza e di un isolamento naturale dalle vibrazioni. Le cabine ospiti sono modulabili (VIP a prua, due twin convertibili o doppie) e la distribuzione evita sovrapposizioni critiche con locali tecnici rumorosi.

Ferretti Infynito 90 – ponte inferiore – ferretti-yachts.com

Upper/fly: comando e socialità

L’upper deck integra aree lounge ombreggiate, wet-bar e spazi polifunzionali. Il ponte di comando superiore, quando presente, offre visibilità arretrata e laterale utile nelle manovre, con telecamere e termocamere integrabili nel sistema di visione a 360°.

Ferretti Infynito 90 – ponte superiore – ferretti-yachts.com

Innovazione e ricerca

F.S.E.A. e approccio “Explorer-inspired”

La dotazione F.S.E.A. non è una sommatoria di gadget “green”, ma un’architettura coerente: riduzione dei generatori in rada grazie al fotovoltaico, materiali a più basso impatto, gestione integrata dei carichi elettrici e allestimenti pensati per stagioni estese. È il primo brand del gruppo a rendere questa suite un asset distintivo di gamma.

Layout “loggia” e superfici coperte

La protezione solare e dal vento estende la fruibilità reale degli spazi, specialmente nelle latitudini mediterranee estive e nei trasferimenti di mezza stagione. La “loggia” non è solo un vezzo stilistico: a parità di metri lineari, aumenta le ore/anno di utilizzo confortevole del ponte.

Progettazione per la gestione: equipaggio e manutenzione

Flussi crew, lavanderia, cambusa

I percorsi di servizio permettono all’equipaggio di operare con interferenze minime sulle aree ospiti. Locali tecnico-servizio sono accessibili senza smontaggi invasivi; la cambusa ha spazi per stoccaggi prolungati in crociera e posizionamenti “gravity friendly” per consumi.

Quadri, accessi e serviceability

Quadri elettrici compartimentati, canaline ben numerate, sezionamenti chiari e ventilazioni forzate con filtri ispezionabili migliorano l’affidabilità e riducono tempi/uomo in manutenzione programmata. Le sentine sono compartimentate con sensori e pompe ridondanti; i passaggi in sala macchine sono adeguati a interventi su filtri, scambiatori, ausiliari.

Prove in mare e feedback professionali

Rilevazioni prestazionali

Su barche equipaggiate con V12-1800, test di stampa internazionale hanno rilevato cruze “comode” tra 17 e 18 nodi e un consumo aggregato che, a pari carico e condizioni, si allinea con la migliore concorrenza fast-displacement. Punte massime intorno a 22–23 nodi confermano la coerenza con i dati ufficiali.

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Perizia di marinità

Il comportamento su onda corta e incrociata evidenzia rollio composto con stabilizzazione attiva e buon controllo dell’assetto longitudinale. Il rientro in cresta non genera colpi secchi, segno di una distribuzione dei pieni e dei pesi indovinata. La tenuta direzionale è neutra: non subvirante, non tendenzialmente sovrasterzante.

Dati chiave (riassunto ingegneristico)

  • Lunghezza f.t.: ~26,97 m; Larghezza max: ~7,33 m; Pescaggio: ~2,00 m (full load).
  • Dislocamento: ~96 t leggero / ~111 t a pieno carico (valori indicativi rilevati in test).
  • Serbatoi: carburante ~11.500 L; acqua dolce ~1.800 L.
  • Motori: 2×MAN V12 1550 o 2×MAN V12 1800.
  • Velocità: ~20–22+ kn max; ~15–17 kn crociera (in funzione dell’opzione motori); autonomia fino a ~1.200 nm @ 12 kn.
  • Designer: esterni Filippo Salvetti; interni IdeaeItalia.
  • Allestimenti: 4 cabine en-suite (fino a 10 ospiti con master sul main deck).
  • Piattaforma F.S.E.A. con fotovoltaico fino a ~7,3 kW e materiali eco-consapevoli.

Mercato e concorrenza

Segmento e prezzo

Il 90-footer semi-dislocante “a lungo raggio” gioca nel quadrante premium del 26–29 m. In quest’area, il prezzo dipende fortemente da specifiche, optionals e posti barca; è quindi più rilevante leggere il valore in termini di contenuti tecnici, volumetria e costi operativi attesi più che come dato secco.

Competitor diretti: cosa offre il mercato

  • Sunseeker 90 Ocean – 27,1 m di LOA, beam 7,16 m, carena GRP, vocazione “beach club” e volumi lounge molto spinti; velocità max fino a ~27 kn con V12 fino a 2000 hp. Ottimo prodotto se la priorità è la vivibilità a poppa e la maggiore velocità di punta.
  • Azimut Grande 26M – 26,09 m, beam ~6,3 m, architettura planante con POD e valori velocistici superiori (fino a ~28 kn). Più stretta, più veloce, ma con filosofie diverse su autonomia e protezione.
  • Princess Y95 – 29 m, beam ~6,7 m, approccio flybridge tradizionale con focalizzazione su range esteso a bassa andatura (dati di gamma indicano fino a 2000 nm a 10 kn). Taglia poco superiore, comfort “britannico” e grande maturità del prodotto.

Clientela target

Armatore privato

Proprietari che navigano stagioni lunghe in Mediterraneo, disposti a rinunciare alla “corsa” pura per un comfort complessivo superiore. Valutano spazi protetti, silenzio in rada e gestione energetica ottimizzata.

Charter di lusso

Operatori orientati a guest-experience di livello: cabine en-suite equivalenti, ampie aree lounge, passaggi equipaggio separati, stabilizzazione efficace. Il design “loggia” aumenta i giorni utili anche con meteo non perfetto, con impatto diretto sulla soddisfazione ospiti.

Società di rappresentanza

Dealer e yacht manager che puntano su una piattaforma “sensata” nei costi di esercizio, con impiantistica leggibile e accessibilità ai servizi per ridurre tempi barca-ferma.

Riconoscimenti e risultati

La linea INFYNITO ha raccolto attenzione mediatica per l’approccio sostenibile e per l’inedita impaginazione degli spazi. L’INFYNITO 90 risulta più volte citato in review per visibilità, comfort e coerenza tra numeri e obiettivi progettuali, con l’attribuzione di più premi di categoria riportata nei profili di prodotto.

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Prospettive future del cantiere e della gamma

Scalabilità della piattaforma

La piattaforma INFYNITO, con la sua architettura energetica F.S.E.A., è concepita per scalare: potenze fotovoltaiche crescenti, storage migliorato e gestione carichi sempre più predittiva. L’adozione su altri modelli rende plausibile una diffusione a macchia d’olio delle soluzioni che oggi vediamo sul 90.

Integrazione di sistemi ibridi

La traiettoria tecnologica lascia spazio a futuri upgrade ibridi (seriale/parallelo) con potenze elettriche ausiliarie per manovre, rada e brevi trasferimenti in modalità a emissioni locali ridotte. La predisposizione impiantistica e la logica dei carichi sono già il preludio naturale.

Checklist tecnico-decisionale per l’armatore

Punti di forza

  • Logica long-range reale: superfici coperte, protezione e comfort che aumentano i “giorni buoni” di utilizzo.
  • F.S.E.A. sensato: fotovoltaico integrato fino a ~7,3 kW e gestione energetica per ridurre generatori in rada.
  • Volumetria: baglio generoso e Lh sotto i 24 m con impatto positivo su vivibilità e gestione.
  • Carena fast-displacement: efficiente ai medi e nei regimi economici, con riserva di velocità oltre i 20 kn.

Trade-off da considerare

  • Velocità massima: inferiore rispetto a rivali plananti come Azimut Grande 26M (fino a ~28 kn). :contentReference[oaicite:28]{index=28}
  • Estetica “loggia”: amatissima da chi vive la barca molte ore al giorno, meno da chi desidera linee puramente filanti.
  • Customizzazione: ampia, ma con vincoli logici su pesi e baricentro per non compromettere l’equilibrio dinamico.

Manovrabilità e portualità

Ormeggio e propulsione trasversale

Con eliche di prua/poppa di adeguata potenza e joystick integrato su timoneria, l’INFYNITO 90 si manovra in spazi coerenti con la sua taglia. La visibilità dalle postazioni di ormeggio è supportata da sistemi video; gli urti da vento traverso sono mitigati dal controllo fine dei thruster.

Stivaggi e garage

Il garage poppiero accoglie tender e toys tipici della categoria; le piattaforme di poppa sono dimensionate per varo/alaggio con movimentazioni idrauliche.

Costi operativi attesi

Fuel burn per scenari d’uso

Ai 12 nodi economici, il consumo complessivo beneficia della carena a bassa resistenza residua. A 17–18 nodi, il consumo sale in modo perlopiù proporzionale al cubo della velocità, ma resta competitivo nel segmento fast-displacement. Le scelte di eliche e il settaggio dei riduttori influenzano molto il risultato reale.

Manutenzione programmata

Motori MAN e impianti standardizzati facilitano reperibilità ricambi e service in Mediterraneo. La componentistica “off-the-shelf” su climatizzazione, idraulica e quadri elettrici riduce tempi di fermo barca.

Approfondimento iconografico

Ferretti Infynito 90 – ferretti-yachts.com
Ferretti Infynito 90 – cabina armatoriale – ferretti-yachts.com
Ferretti Infynito 90 – ferretti-yachts.com

Scheda tecnica sintetica

    • Progetto: Esterni Filippo Salvetti; Interni IdeaeItalia.
    • Costruzione: GRP, architettura fast-displacement.
    • Dimensioni: LOA ~26,97 m; Beam ~7,33 m; Draft ~2,00 m (full load); Lh < 24 m.
    • Dislocamento indicativo: ~96 t (light) / ~111 t (full).
    • Motori: 2×MAN V12 1550 / 2×MAN V12 1800.
    • Prestazioni: 20–22+ kn max; 15–17 kn cruise; ~1.200 nm @ 12 kn.
    • Alloggi: 4 cabine en-suite (fino a 10 ospiti con master sul main deck).
    • Note sostenibilità: F.S.E.A., fotovoltaico fino a ~7,3 kW, materiali eco-consapevoli.

Video

Considerazioni finali

Perché sceglierlo :per la protezione, la vivibilità e l’efficienza d’uso. La piattaforma F.S.E.A. non è un espediente di marketing: il contributo del fotovoltaico ai carichi hotel e la riduzione d’uso dei generatori in rada sono tangibili, soprattutto nelle baie affollate d’estate. Dove cede terreno: nei picchi velocistici rispetto ai rivali plananti. Per chi è: armatori privati e flotte charter che vogliono un 90’ sfruttabile da aprile a ottobre, con una qualità di vita di bordo “da casa” e una marinità che rafforza la fiducia dell’equipaggio.