Il Delta Powerboats 60 Open è un open di pura matrice scandinava che coniuga un’architettura navale raffinata con un impianto costruttivo in composito di fibra di carbonio a infusione sottovuoto, frutto di oltre un decennio di ricerca nel segmento “lightweight performance cruising”. Nasce come evoluzione del collaudato platform della serie Delta 54, ma cresce per volumi, portata architettonica e autonomia, disegnando una tipologia che sta tra il grande dayboat iper-sociale e il weekender a medio raggio, con tre cabine e una spiccata vocazione alla vita all’aperto. La scelta della propulsione Volvo Penta IPS con joystick, Dynamic Positioning System (DPS) e gestione elettronica integrata stabilisce una chiara traiettoria ingegneristica: ridurre i consumi specifici, migliorare manovrabilità e comfort acustico, alzare la soglia di velocità di crociera in assetto low drag.
Profilo del cantiere — Origine, filosofia e reputazione
Storia e identità
Delta Powerboats nasce in Svezia nei primi anni 2000 e si distingue fin da subito per la capacità di trasferire criteri aeronautici nel boatbuilding: laminazioni leggere, strutture monoscocca, attenzione maniacale ai dettagli funzionali. La filosofia costruttiva è centrata su tre concetti: efficienza (ridurre massa e resistenza idrodinamica), qualità percepita (piani di calpestio in teak, interni artigianali) e semplicità d’uso (strumentazione integrata, domotica a bordo, joystick docking). In poco tempo, il marchio costruisce una reputazione internazionale di cantiere d’avanguardia nel settore dei compositi e nel design scandinavo contemporaneo essenziale e pulito.

Collaborazioni e design
La mano progettuale che caratterizza la gamma è quella del design nordico: linee tese, superfici pure, geometrie funzionali all’aerazione naturale e al controllo del deflusso delle acque. Il 60 Open incarna questa grammatica visiva attraverso una carena a V moderata con pattini di sostentamento e un profilo di tuga ridotto all’essenziale, dominato dalla T-Top strutturale in composito.
Analisi tecnica approfondita
Dimensioni e architettura navale
Il Delta 60 Open si sviluppa su LOA 18,22 m con baglio massimo 4,60 m e pescaggio 1,40 m. La geometria di scafo privilegia una distribuzione dei volumi funzionale alla stabilità dinamica e all’allocazione dei pesi intorno al baricentro longitudinale: serbatoi carburante da circa 2.900 litri disposti in basso e in posizione centrale, generatore e impiantistica nello stesso asse, e impianti ausiliari ripartiti per ridurre momenti flettenti sullo scafo. Le dislocazioni dichiarate (dry ~12,8–13,5 t; full load ~20 t) mostrano un displacement-to-length ratio particolarmente contenuto per la classe, merito della costruzione in carbonio. Il clearance con antenne abbassate è attorno ai 4,2 m: un dato utile in ottica ponti/ciocchetti in Adriatico e Costa Azzurra.
Materiali e strutture
Il cuore del progetto è la pelle strutturale in fibra di carbonio (scafo, paratie, coperta, T-Top) realizzata tramite infusione sotto vuoto. La scelta del carbonio, associata a anime in foam a celle chiuse epossidiche, abbassa inerzia e peso e innalza la rigidezza flessionale. Risultato: minor energia di eccitazione richiesta per entrare in planata e migliori risposte al slam sul mosso corto tipico del Mediterraneo. All’interno, i rivestimenti privilegiano essenze teak selezionate, pelli naturali e laminati tecnici soft-touch; il teak massello sul ponte contribuisce a smorzare frequenze medio-alte trasmesse dallo scafo.

Motorizzazioni, propulsione e trasmissioni
La configurazione tipica vede 2 × Volvo Penta IPS 800 (600 hp ciascuno) con trasmissione a pod orientabili e joystick di manovra in plancia. L’accoppiamento con carena leggera e centraggio accurato permette un trim naturale in regime 25–35 nodi, con angolo di trim contenuto e scia pulita. Il sistema IPS offre eliche in spinta non perturbata dal flusso dello scafo, con vantaggi in efficienza propulsiva e riduzione di rumorosità; l’integrazione con DPS consente la tenuta automatica di posizione e prua, utile per attese in rada o per manovre di rifornimento.

Prestazioni: velocità, crociera, autonomia, consumi
Dalle campagne prova di stampa e dalle schede tecniche di rivenditori ufficiali emergono i seguenti ordini di grandezza: velocità massima 36–39 nodi, crociera rapida intorno ai 30–33 nodi, e un range intorno ai 500 nm a ~30 nodi con i 2.900 litri di carburante. I consumi reali dipendono da carico, antivegetativa e stato del mare; riferimenti di bordo riportano economie favorevoli nella fascia 25–30 nodi grazie alla combinazione carbonio + IPS, con fuel flow che si mantiene competitivo rispetto a open in vetroresina della stessa taglia.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica e navigazione
La plancia, tipicamente glass-bridge, integra chartplotter multipli, gestione motori Volvo EVC, joystick, autopilota e monitoraggio di batterie/servizi con interfaccia unificata. La domotica gestisce illuminazione a zone, clima, pompe e utenze maggiori con scenari preimpostati; il cablaggio è razionalizzato su quadri accessibili per manutenzione. Presente l’integrazione DPS, utilissima in rada. Stabilizzazione: il layout può prevedere giroscopio e/o intercettori automatici per il controllo di assetto e beccheggio.

Design, architettura degli spazi e layout
Il main deck privilegia superfici aperte e percorsi fluidi: prendisole prua a vasca, grande dinette modulare a mezzanave, cucina esterna full-size a servizio del pozzetto, e una plancetta di poppa abbattibile che estende il ponte mare creando uno beach club integrato. La T-Top in composito, parte della struttura, disegna un’ombra efficace senza appesantire. Sottocoperta, l’armatore dispone di tre cabine (armatoriale a prua con bagno en suite, due doppie a centro barca) per sei posti letto, con due bagni e finish scandinavo luminoso, essenziale e molto curato nelle giunzioni. La scelta dei passavanti ampi e del bordo libero moderato incrementa la percezione di sicurezza negli spostamenti.

Innovazione e ricerca: efficienza, emissioni, stabilità
La vera innovazione è sistemica: composito in fibra di carbonio + propulsione IPS significa minori masse inerziali, minore resistenza idrodinamica e migliore corrispondenza tra curva di potenza richiesta e curva di potenza disponibile. Tradotto: meno carburante a pari velocità, minore rumorosità e vibrazioni, e un comfort superiore nei trasferimenti veloci. Le dotazioni come DPS, gli intercettori automatici e l’eventuale giroscopio concorrono a una stabilità di rotta e di piattaforma che rende il 60 Open adatto a permanenze prolungate in rada e al charter premium.
Vita a bordo e comfort
Il progetto privilegia l’abitabilità all’aperto: il pozzetto può ospitare fino a 20 ospiti in configurazioni “lounge” o “dining”, con tavoli trasformabili e sedute a densità differenziata per supporto lombare. La cucina esterna consente un utilizzo realmente “open living”, mentre sottocoperta la climatizzazione canalizzata e l’isolamento acustico valorizzano la qualità del sonno. La cabina armatoriale utilizza luci indirette, finiture calde e stivaggi a tutta altezza; le due cabine di mezzanave godono della larghezza massima e di altezze utili che invitano a crociere di più giorni. Il bagno en suite dell’armatoriale ha box doccia separato, lavabi in materiale composito e rubinetterie marine di classe.

Prestazioni in navigazione: prove in mare e feedback professionale
In mare il 60 Open conferma la vocazione fast cruiser mediterranea: ingresso in planata pronto, risposta all’acceleratore lineare, angoli di virata chiusi ma prevedibili, con scafo che rimane “asciutto” grazie a pattini efficaci e bordo libero ben studiato. Le crocieristiche di 30–33 nodi si percorrono con assetto neutro e rumorosità contenuta in plancia; la massima di 36–39 nodi è alla portata in assetto pulito e medio carico. Comandanti e periti citano la facilità di ormeggio grazie al joystick IPS e al DPS per mantenere posizione in attesa; la plancetta abbattibile aumenta la fruibilità in rada per toys e tender.
Sistemi e impianti — Layout tecnico e manutenzione
Impianto carburante e autonomia
I serbatoi in alluminio o composito, per un totale di circa 2.900 litri, sono centrali e bassi per minimizzare il free surface effect e ridurre il pitching con mare formato. La sentina è compartimentata, con pompe automatiche ridondate e accessi rapidi per ispezioni. Con una gestione attenta e carena pulita, il raggio d’azione di ~500 miglia nautiche consente andature di trasferimento tra Baleari, Corsica e Sardegna senza ansia da rifornimento.
Impianto elettrico e climatizzazione
La rete 24V/230V è servita da banchi AGM/LiFePO₄ con monitoraggio in plancia, inverter e generatore insonorizzato; il clima canalizzato è dimensionato per garantire comfort in cabina anche con scafo al sole, sfruttando la massa termica del composito e l’isolamento dei cielini. L’illuminazione LED a temperature di colore differenziate (worklight notturno, warm ambient nei living) contribuisce a ridurre il carico sui gruppi servizi.
Acque dolci e grigie/nero
Il sistema acqua dolce si attesta tra 700 e 900 litri di capacità nominale a seconda della versione; i serbatoi grigie/nero sono separati e monitorati su plancia. Filtri a carboni e autoclave silenziata incrementano comfort d’uso in doccia e cucina.

Mercato e concorrenza
Posizionamento per prezzo e segmento
Il Delta 60 Open presidia il segmento degli open premium 18–19 m ad alte prestazioni e forte vocazione dayboating mediterraneo. Il suo vantaggio competitivo è l’insieme “carbonio + IPS + layout open” che offre pesi contenuti, costi operativi inferiori e una fruibilità del ponte paragonabile a open italiani e francesi di ultima generazione, ma con un’impronta stilistica nordeuropea e una cura dell’integrazione impiantistica rara nella classe.
Analisi competitor diretti
In concorrenza troviamo open di area italiana e francese con impostazione lifestyle e prestazioni simili, nonché dayboat nordeuropei di taglia 50–60 piedi. Il 60 Open si differenzia per peso operativo sensibilmente inferiore grazie al carbonio integrale e per la plancetta trasformabile che estende la superficie vivibile senza appesantire il profilo. Sul piano della gestione, l’abbinamento con IPS e DPS semplifica charter e armatori privati con equipaggi ridotti, abbattendo le barriere d’ingresso operative.
Trend del settore di riferimento
Il mercato degli open “big dayboat” oltre i 55 piedi mostra una ricerca di efficienza (consumi, velocità di crociera, rumorosità) e di spazio modulare (dinette convertibili, t-top strutturali, beach club). Le soluzioni in composito avanzato, una volta tipiche del racing, si stanno consolidando nel cruising di lusso come leva sia prestazionale sia ambientale: più leggeri significa meno potenza installata a pari prestazione o più prestazione a parità di potenza, quindi minori emissioni di CO₂ per miglio.
Clientela target
Il 60 Open parla a armatori privati che cercano un weekender rapido con comfort da mini-motoryacht e gestione semplificata, ma anche a società di charter di lusso che vogliono massimizzare guest experience in day-cruise per 10–12 ospiti, offrendo velocità di trasferimento elevate, stabilità alla fonda e fruibilità della zona poppiera. L’impostazione “plug-and-play” dei sistemi e la scalabilità degli allestimenti rendono il modello interessante anche per rappresentanze e corporate hospitality.

Risultati e riconoscimenti
Il 60 Open ha raccolto negli anni recensioni favorevoli sulla stampa internazionale per efficienza, comfort e qualità costruttiva. La scelta del carbonio e il dialogo fluido con la componentistica Volvo IPS sono spesso citati come elementi distintivi di una piattaforma che rimane attuale nonostante l’evoluzione rapida del segmento.
Prospettive future — Direzione del cantiere e del modello
Guardando avanti, il solco tracciato dal 60 Open — riduzione masse, ottimizzazione del flusso, integrazione elettronica — lascia prevedere ulteriori passi in direzione di propulsioni ibride leggere su sistemi IPS e una sempre più fitta integrazione con sistemi di stabilizzazione predittivi. In parallelo, la modularità degli spazi sul ponte superiore e la domotica ancora più user-friendly sembrano la naturale evoluzione per un’utenza che desidera prestazioni da 30+ nodi in crociera senza rinunciare a silenzio, comfort termico e gestione “one-touch”.
Scheda tecnica (riassunto)
- Lunghezza fuori tutto (LOA): 18,22 m
- Lunghezza scafo: 16,60 m
- Baglio massimo: 4,60 m
- Pescaggio: 1,40 m
- Altezza aeree (antenne giù): ~4,20 m
- Dislocamento (a secco): ~12,8–13,5 t
- Dislocamento (a pieno carico): ~20 t
- Carburante: ~2.900 l
- Acqua dolce: ~700–900 l
- Cabine: 3 (6 posti letto)
- Bagni: 2
- Motorizzazioni: 2 × Volvo Penta IPS 800 (600 hp ciascuno)
- Velocità di crociera: ~30–33 nodi
- Velocità massima: ~36–39 nodi
- Autonomia indicativa: ~500 nm @ ~30 nodi
- Materiali: composito in fibra di carbonio (scafo, sovrastruttura, T-Top)
Immagini extra



Valutazione ingegneristica — Punti di forza e compromessi
Punti di forza
- Efficienza propulsiva grazie all’incontro tra scafo in carbonio e IPS: meno massa da spingere, scia più pulita, angle of attack favorevole in crociera.
- Manovrabilità e facilità d’uso: joystick, DPS, integrazione elettronica che riducono la curva di apprendimento per equipaggi ridotti.
- Vita all’aperto di riferimento: pozzetto per 20 ospiti, plancetta abbattibile, percorsi chiari e sicuri, T-Top strutturale.
- Qualità percepita: interni artigianali, teak selezionato, illuminotecnica curata, isolamento acustico sopra media.
Compromessi progettuali
- Costi di costruzione e ripristino: il carbonio richiede know-how specifico per riparazioni e controlli non distruttivi (NDI) dopo impatti importanti.
- Flessibilità di refit: la struttura leggera e integrata limita, in parte, gli interventi massivi di riposizionamento impianti rispetto a scafi più “tolleranti”.
- Acustica strutturale: eccellente in regimi medi; ai massimi carichi la leggerezza può trasmettere frequenze alte se il controllo vibrazionale non è calibrato (tema gestito con rivestimenti e accoppiamenti elastici).
Uso reale — Scenari operativi consigliati
Il 60 Open eccelle come day-cruiser di lusso per baie e rade del Tirreno/Adriatico, con crociere weekend su rotte island-hopping. In charter, il pacchetto IPS + DPS permette di consegnare un’esperienza “capitano + hostess” senza personale tecnico dedicato, mantenendo standard elevati di sicurezza e comfort. Per armatori privati, la manutenzione programmata su impianti Volvo e l’accessibilità dei locali tecnici riducono tempi di fermo e semplificano la gestione.
Video
Conclusioni — Il posizionamento nel settore
Il Delta Powerboats 60 Open si posiziona come benchmark nordico nel segmento degli open 60’ ad alte prestazioni e forte impronta dayboating. L’equazione carbone strutturale + IPS + layout open traduce in mare una barca rapida, parsimoniosa e intuitiva da usare, capace di crociere oltre i 30 nodi con un comfort acustico in plancia non comune. La qualità percepita degli interni, la cura del dettaglio e la progettazione centrata sull’esperienza d’uso rendono credibile il suo ruolo di scelta tecnica per armatori esigenti e operatori charter premium. Nel confronto con gli open mediterranei più glamour, il 60 Open gioca la carta dell’ingegneria: meno peso, più sostanza, controllo dell’assetto e un disegno industriale che resiste al tempo. In prospettiva, è una piattaforma pronta ad accogliere elettrificazione ausiliaria, ulteriori affinamenti aerodinamici della T-Top e logiche predittive di stabilizzazione. Per chi cerca una barca che “fa i numeri” e al contempo racconta una cultura del progetto, questa è una delle proposte più solide, coerenti e tecnicamente convincenti nella classe 60 piedi.


