Il cantiere: tradizione industriale, filosofia progettuale, reputazione
Radici e crescita
Il marchio che firma l’Antares 12 proviene da una lunga storia di produzione in serie con standard costruttivi consolidati. L’impostazione industriale ha generato processi replicabili, controllo qualità distribuito e notevole capillarità di rete commerciale e post-vendita. Questo si traduce, per l’armatore, in prevedibilità dei costi, tempi di consegna ragionevoli e facilità di reperimento dei ricambi.
Filosofia costruttiva
La gamma Antares nasce per unire sicurezza, semplicità di uso e comfort quotidiano. Il cantiere privilegia scelte pragmatiche: schemi impiantistici leggibili, accessi tecnici non penalizzanti, pesi ottimizzati e finiture pensate per l’utilizzo intensivo. Il risultato è una barca meno “artefatta” e più fruibile, in cui ogni elemento d’arredo e ogni vano tecnico hanno funzione precisa.

Reputazione sul mercato
Nel segmento 40–45 piedi fuoribordo, il marchio gode di forte riconoscibilità. Il valore residuo è sostenuto dalla diffusione globale e dalla domanda stabile per unità a tre cabine con due bagni, joystick e controlli elettronici integrati. È una reputazione costruita sul campo: tantissime unità consegnate, feedback di flotta e continua iterazione sui dettagli.
Architettura navale e dimensioni
Geometrie principali
circa 12,97 m
circa 3,78 m
intorno a 1,10 m
intorno alle 9 t (in funzione degli allestimenti)
circa 1.174 L complessivi
circa 400 L
Le proporzioni indicano un’imbarcazione progettata per planare con efficienza a regimi intermedi. Il baglio importante favorisce stabilità e volumetrie interne, mentre il pescaggio contenuto amplia i teatri operativi in acque costiere e lagunari. La distribuzione delle masse considera l’arretramento dovuto ai fuoribordo multipli, compensato da volumi tecnici opportunamente centrati.



Carena e assetto
Lo scafo nasce per affrontare mare corto e perturbazioni tipiche dei litorali mediterranei, con angolo di deadrise che mira a conciliare penetrazione sull’onda e sostegno idrodinamico a velocità di crociera. Le superfici portanti prolungate e gli spigoli studiati mitigano spruzzi e rollio dinamico, mentre l’assetto viene rifinito tramite intercettori o flap automatici. L’obiettivo è un comportamento prevedibile, facile da leggere e progressivo nelle virate strette.
Serbatoi e autonomia di progetto
Il pacchetto carburante intorno a 1.174 litri è dimensionato per periodi di crociera di qualche giorno, con riserve congrue considerando equipaggio familiare, carichi tipici e uso di utenze domestiche. La scelta della velocità di crociera incide in maniera sensibile sulla distanza utile: ai regimi medi, l’autonomia consente trasferimenti tra arcipelaghi con un solo rifornimento.
Materiali e processi
Scafo e sovrastruttura
Il materiale prevalente è la vetroresina stratificata, con rinforzi nei punti di maggior sollecitazione – specchio di poppa, madieri, aree di appoggio della sovrastruttura e cornici delle grandi aperture. Gli incollaggi strutturali delle superfici vetrate riducono la necessità di telai pesanti, migliorano la rigidità complessiva e contribuiscono al contenimento del rumore.
Interni e rivestimenti
Gli ambienti sono rifiniti con pannellature leggere, finiture in essenze chiare o toni neutri e rivestimenti tecnici resistenti all’umidità. Le superfici a contatto frequente utilizzano materiali “soft touch” per evitare riflessi e graffi precoci; le zone umide vengono protette con laminati ad alta resistenza e sigillature elastiche per prevenire scricchiolii e infiltrazioni nel tempo.
Qualità percepita e durabilità
La sensazione a bordo è quella di un prodotto industriale curato: giunzioni pulite, cerniere annegate o mascherate, sistemi di chiusura affidabili e comparti di ispezione dimensionati correttamente. L’attenzione alla facilità d’intervento ottimizza i costi sui cicli di manutenzione programmata e rende più rapide le operazioni ordinarie.

Propulsioni, trasmissione e controllo
Configurazioni motore
Il progetto accetta due filosofie: doppio fuoribordo ad alta cubatura per privilegiare coppia e semplicità oppure tripla unità di media potenza per massimizzare trazione, controllo fine in banchina e ridondanza. Entrambe sono orientate a una guida intuitiva, con sistemi elettronici proprietari di gestione dell’assetto e della miscela aria-carburante che riducono vibrazioni e rumorosità percepita.
Manovre e ausili
- Joystick integrato consente traslazioni, rotazioni sul posto e allineamenti millimetrici in spazi ridotti.
- Controllo automatico assetto tramite intercettori o flap a risposta rapida per ottimizzare beccheggio e angolo di incidenza.
- Stabilizzazione giroscopica (opz.) per ridurre rollio in rada e durante andature lente su mare laterale.
Il pacchetto di assistenze riduce sensibilmente la curva di apprendimento per conducenti che provengono da metrature inferiori e rende l’unità adatta anche all’uso charter con equipaggi non professionali.

Gestione della manutenzione
La scelta fuoribordo semplifica interventi ordinari: accesso immediato ai gruppi termici, riduzione delle ore di cantiere e possibilità di sostituzioni o upgrade delle unità a metà vita della barca. La controparte è l’attenzione all’area poppiera in fase di ormeggio, specialmente con tre piedi motore, e la corretta taratura dei fine corsa per evitare interferenze con le plancette.
Prestazioni e consumi
Velocità di punta e crociera
In configurazione ottimale, con carichi equilibrati e mare regolare, la velocità massima si colloca nella fascia medio-alta del segmento. La crociera confortevole, che bilancia vibrazioni, rumorosità e consumo, vive generalmente nel corridoio dei “mid 20s” in nodi. La barca reagisce in modo pronto all’acceleratore grazie alla leva aerodinamica ridotta e al peso contenuto al piede di poppa.
Efficienza operativa
Il punto di massima resa specifica – la velocità in cui si percorrono più miglia con un litro – è tipicamente inferiore alla crociera “di famiglia” e dipende molto da eliche, temperatura dell’acqua, salinità, carena pulita e corretto settaggio dell’assetto. L’utilizzo dell’autotrim aiuta a restare nel “finestra” ottimale anche con equipaggio numeroso o serbatoi sbilanciati.
Sistemi di bordo e navigazione
Plancia e strumenti
La timoneria integra display multifunzione di generosa diagonale, interfacciati con i propulsori per riportare dati vitali in tempo reale: giri, pressioni, temperature, consumi istantanei e medi, avvisi di manutenzione. Il layout privilegia la visibilità periferica, con posizione di guida ergonomica, sedile regolabile e poggiapiedi strutturale.
Pilotaggio e ausili alla navigazione
Autopilota, funzioni di rotta assistita e possibilità di integrazione con sensori addizionali (meteo, livello mare, video ausilio ormeggio) completano un pacchetto che consente trasferimenti rilassati e maggiore sicurezza in condizioni marginali. La logica è quella di un sistema che aiuti, senza mai sostituire, l’attenzione del comandante.

Impiantistica elettrica e idraulica
La distribuzione elettrica a 12 V con caricabatterie dedicato e separazione dei banchi consente alimentazione stabile alle utenze sensibili. La sezione idraulica prevede boiler per acqua sanitaria, circuito pressurizzato e drenaggi facilmente ispezionabili. La climatizzazione, quando presente, è canalizzata in modo da non sottrarre spazi vitali agli stivaggi.
Design, ergonomia e studio degli spazi
Esterni
Tre macro-aree definiscono l’esperienza all’aperto: prua con prendisole a schienali indipendenti per la sosta in navigazione lenta, pozzetto coperto collegato al salone mediante ampia vetrata scorrevole, e fly compatto con sedute orientate alla conversazione. L’evoluzione del layout moderno ha sostituito le geometrie “chiuse” con linee di passaggio più generose e parapetti rassicuranti.

Interni e wheelhouse
La zona giorno propone dinette riconfigurabile in letto, cucina attrezzata con piani di lavoro a scomparsa e mobili “smart” che uniscono contenimento e leggerezza visiva. La plancia, collegata direttamente a un passavanti protetto, favorisce movimenti rapidi durante le manovre d’ormeggio o nelle fasi di ormeggio all’ancora.
Zona notte
La cabina armatoriale a prua sfrutta l’altezza residua sotto coperta e prevede bagno privato con doccia separata. A murata, in corrispondenza del massimo baglio, la cabina ospiti beneficia della maggiore larghezza per offrire due posti comodi e stivaggi profondi. La terza cabina mantiene flessibilità: doppia, singola oppure spazio tecnico/ripostiglio in base alle esigenze dell’armatore.

Ergonomia in movimento
Maniglie, corrimani e rialzi antiscivolo sono distribuiti nei punti logici di transito. Le soglie sono ridotte al minimo per evitare inciampi, mentre le altezze interne garantiscono comfort anche a persone di statura elevata. Le sedute esterne adottano spugne a densità differenziata per mantenere sostegno anche dopo uso prolungato.
Innovazione, efficienza ed emissioni
Scelte propulsive contemporanee
La diffusione dei fuoribordo su questa misura risponde a criteri tecnici concreti: riduzione degli attriti rispetto a linee d’asse, rendimento elevato in planata, modularità e possibilità di aggiornare la potenza in futuro. Le unità di nuova generazione utilizzano strategie di combustione e gestione termica sofisticate per contenere emissioni senza sacrificare la coppia ai bassi regimi.
Stabilità e sicurezza percepita
L’opzione del giroscopio incrementa la qualità della sosta in rada e attenua lo stress della navigazione lenta con mare di traverso. Combinata con gli intercettori a controllo automatico, la barca offre un comfort percepito che avvicina molti neofiti a una conduzione più consapevole e rilassata.
Vita a bordo e comfort quotidiano
Routine di ormeggio e rada
Il passaggio centrale tra i fuoribordo semplifica la risalita dall’acqua e la gestione del tender. In rada, il pozzetto ombreggiato e la continuità con il salone creano un’area giorno unica, ventilata e al riparo dal sole diretto. L’isolamento acustico delle paratie di prua consente riposo effettivo anche con generatori o utenze attive.
Arredi e finiture
Le superfici vengono scelte per resistere a uso intenso e pulizia frequente. Gli sportelli sono dotati di cerniere che non “suonano” in navigazione, i piani tavolo adottano supporti che eliminano vibrazioni, e i cuscini presentano fodere facilmente estraibili per lavaggi rapidi. L’illuminazione indiretta, a temperatura colore calda, riduce l’abbagliamento serale.

Mercato, concorrenti e trend
Posizionamento
L’Antares 12 presidia la fascia dei family cruiser fuoribordo attorno ai 13 metri, con dotazioni di conduzione assistita e layout a tre cabine. Il prezzo, variabile per allestimenti e opzioni, tende a rimanere competitivo grazie alle economie di scala del costruttore e all’organizzazione industriale.
Competitor diretti
- Crusier fuoribordo con fly o tettuccio rigido, di lunghezza simile e tre cabine reali.
- Soluzioni con doppio o triplo motore che offrono comparable manovrabilità e volumi.
- Alternative con maggiore personalizzazione interni ma costi operativi tendenzialmente più elevati.
Il vantaggio competitivo dell’Antares 12 è nel mix: facilità d’uso, manutenzione semplice, rete post-vendita e volumetria interna autentica per la misura.
Clientela di riferimento
Armatori privati
Nuclei familiari che desiderano una barca realmente utilizzabile ogni weekend, con trasferimenti agevoli e gestione non stressante in porto. L’assetto elettronico e il joystick riducono l’ansia da manovra, mentre le tre cabine permettono di ospitare amici o figli con privacy accettabile.
Operatori charter
Società che ricercano barche robuste, prevedibili e dall’elevato tasso di soddisfazione cliente. I tempi di fermo per manutenzione sono contenuti, i motori sono facilmente ispezionabili e il layout è immediatamente comprensibile ai conduttori occasionali.
Dealer e flotte dimostrative
Rivenditori che necessitano di unità in grado di convincere alla prima uscita: conduzione intuitiva, ambienti luminosi, ergonomia chiara. La barca “funziona” bene già a breve esperienza, e questo favorisce la conversione in trattativa.
Riconoscimenti e risultati commerciali
Esposizioni e premi
Il modello ha raccolto visibilità in fiere internazionali e contesti di premio, spesso entrando nelle shortlist della propria categoria. È un riscontro coerente con la filosofia dell’imbarcazione: non una boutique galleggiante, bensì un progetto bilanciato che interpreta i bisogni reali di navigazione quotidiana.

Ordini e diffusione
La capacità del cantiere di scalare la produzione e la capillarità della rete di vendita hanno agevolato l’adozione nei mercati mediterranei e atlantici. La domanda si concentra su allestimenti con tre cabine e comandi assistiti, con opzioni di stabilizzazione sempre più richieste da armatori e charter.
Profilo economico
Il costo totale di possesso beneficia della meccanica fuoribordo e dell’accessibilità ai componenti. Gli optional ad alto valore, come la stabilizzazione, vanno considerati alla luce del profilo d’uso: chi frequenta rade esposte li apprezzerà più di chi naviga prevalentemente in acque protette.
Appendice tecnica sintetica
- Dimensioni: LOA ~12,97 m; Baglio ~3,78 m; Pescaggio ~1,10 m; Dislocamento a vuoto ~9 t.
- Capacità: Carburante ~1.174 L; Acqua ~400 L; Omologazione per equipaggi numerosi su categorie costiere.
- Propulsione: doppio fuoribordo di alta cubatura o triplo fuoribordo medio, con joystick e autotrim.
- Prestazioni: punta nell’intorno dei medi 30 nodi, crociera confortevole nei “mid 20s”.
- Layout: tre cabine, due bagni, salone convertibile, cucina in wheelhouse, fly compatto o tettuccio rigido.
Galleria immagini



Prospettive future e direzione del progetto
Evoluzione di piattaforma
La base progettuale dell’Antares 12 è predisposta a iterazioni: leggere revisioni di layout, affinamenti di impiantistica, nuovi pacchetti elettronici e aggiornamenti di potenza. È verosimile che la piattaforma continui a vivere con mid-cycle refresh su finiture, palette e dotazioni di comfort.
Video
Conclusioni
L’Antares 12 mette insieme ciò che serve davvero per vivere il mare con regolarità: gestione accessibile a equipaggi familiari, spazi interni ben sfruttati, manovre semplificate e impiantistica leggibile. Non insegue la raffinatezza estrema, ma preferisce un equilibrio robusto fra prestazioni, comfort e costi di gestione. Per chi proviene da scafi di taglia 10–11 metri e desidera un salto di qualità senza complicare la propria routine nautica, questo progetto rappresenta una candidatura credibile e razionale.
La barca convince in conduzione, protegge in crociera, ospita senza sacrifici e non impone rituali di manutenzione gravosi. È, in sintesi, un moderno family cruiser fuoribordo che ha compreso quale sia la vera misura del tempo speso bene in mare: semplicità, affidabilità e comfort ripetibili, uscita dopo uscita.


