Azimut Fly 78, design innovativo con tecnologia carbon-tech | Moderno, confortevole e facile da guidare

L’Azimut Fly 78 appartiene al segmento dei flybridge plananti intorno ai ventiquattro metri e propone una combinazione inusuale di leggerezza strutturale, massimizzazione dei volumi utili e controllo in manovra tipico dei sistemi a pod.

Il modello nasce da un triangolo creativo e tecnico ben definito: uno studio di stile esterno focalizzato sulla pulizia delle superfici e sulla spinta dinamica del profilo, un’interpretazione d’interni orientata al comfort sensoriale e alla continuità percettiva, e un’architettura navale ottimizzata per la tri-propulsione IPS con attenzione all’efficienza alle andature di crociera. Lo scafo è pensato per operare prevalentemente in Mediterraneo e in scenari similari, con mare formato corto e cambi di vento rapidi, privilegiando stabilità, risposta prevedibile e bassi livelli di vibrazione.

Azimut Fly 78 – azimutyachts.com

Il cantiere: tradizione industriale, mentalità di progetto, reputazione

Il marchio che firma il Fly 78 rappresenta uno dei casi più solidi di continuità industriale nella nautica di alta gamma. L’azienda ha costruito negli anni una filiera capace di gestire la produzione in serie di scafi complessi con standard qualitativi costanti e tempi certi, collaborando con designer e ingegneri di profilo internazionale. Il percorso evolutivo del brand ha progressivamente portato dal semplice impiego della vetroresina a un utilizzo sempre più mirato del carbonio nelle parti alte e nelle strutture secondarie, riducendo massa e inerzie e migliorando il comportamento dinamico.

La filosofia costruttiva attuale può essere riassunta in quattro parole chiave: alleggerimento, efficienza, ergonomia, atmosfera. Alleggerimento significa controllo mirato della grammatura dei laminati e selezione degli inserti in composito dove il vantaggio strutturale è più evidente; efficienza è sinonimo di accoppiamento scafo–propulsione ottimizzato e di taratura fine dei sistemi di trim e di stabilizzazione; ergonomia vuol dire percorsi chiari per ospiti ed equipaggio, altezze interne generose e geometrie degli arredi studiate anche in relazione al moto; atmosfera infine riguarda luce naturale, materiali tattili e acustica curata. La reputazione che ne deriva è quella di un costruttore capace di saldare estetica e sostanza con un linguaggio contemporaneo, riconoscibile e coerente.

Azimut Fly 78 – azimutyachts.com

Analisi tecnica approfondita

Dimensioni, proporzioni e impostazione idrodinamica

Il Fly 78 si colloca in un envelope dimensionale di riferimento per la categoria: lunghezza fuori tutto attorno ai 23,6 metri, larghezza massima prossima ai 5,75 metri e pescaggio nell’ordine di 1,8 metri a pieno carico. La carena è planante con deadrise a poppa impostato su un valore intermedio che media portanza e capacità di assorbimento; la prua presenta volumi calibrati per ridurre l’impatto sull’onda corta e mantenere asciutta la coperta avanzata, mentre la zona poppiera è modellata per offrire ai pod un flusso regolare e ben energizzato.

La distribuzione delle masse privilegia il baricentro contenuto e la centralizzazione dei pesi principali: serbatoi, gruppi elettrogeni e impianti di rilievo sono disposti in modo da limitare le variazioni di assetto nelle diverse condizioni di carico. Questo approccio, abbinato alla riduzione delle masse in alzata grazie ai laminati in fibra di carbonio, risulta evidente nella minore tendenza al beccheggio e nell’innesco più tardivo del rollio.

  • Lunghezza f.t.: ~23,64 m
  • Baglio massimo: ~5,75 m
  • Pescaggio a pieno carico: ~1,77 m
  • Dislocamento indicativo a pieno carico: ~58 t
  • Categoria di progettazione: idonea a navigazioni d’altura

Materiali e struttura: scafo, sovrastruttura, compartimentazioni e arredi

La piattaforma strutturale combina pelli in vetroresina con zone selettive in fibra di carbonio nelle parti alte: flybridge, tuga, elementi di coperta e travi secondarie. L’obiettivo non è la mera ricerca del record di leggerezza, bensì la riduzione delle masse che più influenzano i movimenti angolari. Le paratie principali sono nella maggior parte dei casi in sandwich con anime a celle chiuse; nelle aree dove sono richieste resistenze a taglio superiori si fa ricorso a tessuti unidirezionali e rinforzi localizzati.

Azimut Fly 78 – azimutyachts.com

Le giunzioni tra scafo e coperta sono sigillate e irrigidite con sistemi strutturali continui, così da ottenere una trasmissione degli sforzi più omogenea e limitare fenomeni di risonanza. Gli interni utilizzano essenze selezionate, superfici laccate a bassa riflettanza e metalli satinati, con stratigrafie fonoassorbenti celate al di sotto dei rivestimenti per attenuare rumorosità e vibrazioni. Ogni pezzo di arredo è progettato come elemento funzionale al contenimento degli spostamenti d’aria e alla corretta rifrazione della luce naturale.

Apparato motore, propulsione e trasmissione

Il cuore meccanico del Fly 78 è la tri-installazione con pod orientabili, con motori diesel di architettura moderna e gestione elettronica della coppia che alimentano tre gruppi IPS. Questa scelta, ancora poco comune in barche di pari lunghezza, conferisce diversi vantaggi pratici: coppia propulsiva distribuita su tre assi, risposta immediata e modulabile al joystick, raggio di evoluzione ridotto in spazi ristretti, spinta laterale efficace nelle fasi di ormeggio. La trasmissione a pod, rispetto alla linea d’asse, comporta minori perdite per allineamento e un assetto di avanzamento studiato per ridurre l’angolo di resistenza.

La sala macchine è organizzata per offrire accessi chiari ai consumabili e percorsi sicuri durante le attività di manutenzione programmata. Filtri, separatori acqua-carburante, valvole e componenti soggetti a ispezioni frequenti sono collocati in posizioni frontali o lateralmente liberate. La ventilazione forzata è dimensionata per garantire ricambi d’aria adeguati anche con temperature estive elevate e ridurre il recupero termico negli scomparti adiacenti.

Azimut Fly 78 – plancetta esterna – azimutyachts.com

Prestazioni operative: velocità, crociere d’uso, consumi e autonomia

La curva prestazionale della barca mostra un comportamento molto lineare: l’entrata in planata è rapida, l’assetto resta composto e l’incremento di velocità avviene senza picchi anomali nella rumorosità percepita. Gli allestimenti più potenti consentono punte velocistiche superiori ai trenta nodi, mentre il regime di crociera “razionale” per molte missioni si attesta nella fascia 20–26 nodi. In questo intervallo si osserva il miglior compromesso tra tempo di trasferimento, livelli acustici, consumo specifico e comfort.

L’autonomia effettiva dipende dalla configurazione, dal carico, dall’assetto e dallo stato del mare. In assetti ottimizzati con serbatoi bilanciati, la barca offre percorrenze che soddisfano il classico profilo di crociera mediterraneo: spostamenti tra isole o golfi in giornata e rientri con ampia riserva. La lettura dei consumi, intesa come litri per miglio, evidenzia valori in linea con quanto ci si attende da una tri-propulsione moderna su questo dislocamento, con un beneficio tangibile alle andature sub-plananti e di transizione grazie alla gestione automatica del trim e alla geometria delle eliche controrotanti orientabili.

Sistemi di bordo e impiantistica: elettronica, domotica, ausili alla conduzione

La plancia principale integra strumenti multifunzione di grande formato, interfacce per il controllo dei pod, autopilota, gestione dei flap/trim automatici e sensori di navigazione. Le ridondanze sono progettate per mantenere operatività anche in caso di guasto di un’unità di visualizzazione, con canali separati e alimentazioni protette. L’illuminazione interna è regolabile per scenari — crociera, rada, notte — e dialoga con l’impianto di climatizzazione per garantire un comfort sensoriale coerente.

Azimut Fly 78 – plancia principale – azimutyachts.com

La dotazione di bordo include normalmente due gruppi elettrogeni nelle specifiche orientate al charter, con logiche di ripartizione carichi e avviamento di back-up automatico. Sono previste predisposizioni per dissalatore, sistemi di trattamento acque nere e grigie conformi alle normative vigenti e batterie servizi dimensionate per sostenere utenze di hotellerie, elettrodomestici e sistemi multimediali per periodi prolungati senza necessità di funzionamento continuo dei generatori.

Stabilizzazione e mitigazione dei movimenti

Per una barca di questa classe è fondamentale la riduzione del rollio sia in rada sia a basse andature. L’adozione di un giroscopio di taglia adeguata al dislocamento, installato su basi strutturalmente irrobustite e con corretta gestione termica, attenua in modo significativo l’ampiezza del moto laterale. Il beneficio si traduce in comfort percepito più alto per ospiti e crew, minori vibrazioni sugli arredi e una maggiore fruibilità degli spazi esterni durante le soste. La taratura dei sistemi consente inoltre di bilanciare i contributi del giroscopio con eventuali piani di stabilizzazione in navigazione, armonizzando l’intervento dei diversi attuatori.

Design, layout, architettura degli spazi e ergonomia

Linguaggio esterno e gestione delle superfici

Il profilo del Fly 78 è caratterizzato da linee tese e volumi raccordati con eleganza, senza eccessi decorativi. Le finestrature laterali allungate accentuano la percezione di slancio, mentre il fly sovrastante, sostenuto da spalle leggere, crea una copertura funzionale senza appesantire la massa complessiva. A prua, l’area è concepita come un vero salotto all’aperto: sedute, prendisole e corridoi si combinano con geometrie che non intralciano i movimenti dell’equipaggio durante le manovre, favorendo al contempo momenti sociali in navigazione o all’ancora.

Interni: composizione, materiali, atmosfera

Gli interni adottano linee morbide, colori calibrati e un impiego attento della luce naturale. La zona giorno al ponte principale privilegia una fruizione continua degli ambienti: la sala è collegata alla zona pranzo con passaggi fluidi e una percezione visiva ampia grazie a vetrate che si avvicinano al piano di calpestio. La cucina, a scelta, può essere maggiormente integrata con il living per un uso familiare oppure parzialmente schermata per declinazioni più formali o orientate al servizio.

Le cabine sottocoperta trovano nel locale armatoriale a tutto baglio il punto di massima espressione, con arredi su misura, spazi di stivaggio razionali e un bagno dedicato di dimensioni generose. Le due VIP e la doppia con letti paralleli rispondono a esigenze diverse, dall’ospitalità per coppie fino alla flessibilità per famiglie o gruppi di amici. L’accesso all’alloggio equipaggio è indipendente per garantire privacy totale, e i percorsi di servizio sono disegnati per ridurre interferenze con la vita di bordo degli ospiti.

Azimut Fly 78 – ponte superiore – azimutyachts.com
Azimut Fly 78 – ponte principale – azimutyachts.com
Azimut Fly 78 – ponte inferiore – azimutyachts.com

Ergonomia dinamica e sicurezza passiva

La progettazione degli ambienti considera l’utilizzo in movimento: altezze interne che consentono postura naturale, gradini con pedate profonde e antisdrucciolo, corrimani discreti ma efficaci, varchi dimensionati per facilitare il passaggio anche con oggetti in mano. Le geometrie degli arredi tengono conto degli accelerogrammi tipici della navigazione veloce su mare corto, minimizzando spigoli esposti e contenendo il rischio di urti. Il posizionamento dei pesi mobili (arredi, elettrodomestici, dotazioni) evita sbilanciamenti laterali e variazioni improvvise dell’assetto di marcia.

Esperienza a bordo: vivibilità e comfort

Zone sociali esterne

Il flybridge è una vera terrazza navigante, articolata in tre macro-aree: una porzione anteriore che può ospitare un secondo posto di guida o un’area lounge protetta, un corpo centrale dedicato ai pranzi con tavolo capiente e un’area poppiera pensata per il relax, eventualmente convertibile in solarium. La prua offre una seconda scena conviviale, utile sia in navigazione lenta sia in sosta, con sedute contrapposte e geometrie che favoriscono conversazione e vista libera sull’orizzonte.

Ambienti interni e privacy

La zona giorno è concepita per accompagnare differenti modalità d’uso: famiglia, ospiti formali, charter. Gli arredi modulabili e la gestione delle luci permettono di passare da un’atmosfera informale a una più raccolta, senza rinunciare alla praticità. Le cabine mantengono un’elevata privacy grazie alla distribuzione delle porte e ai disimpegni che riducono l’effetto “corridoio rumoroso”. I bagni sono completi di box doccia separati e di spazi di appoggio reali, non meramente scenografici.

Azimut Fly 78 – interni – azimutyachts.com

Comportamento in mare e riscontri d’impiego

Assetto, risposta e tenuta

In accelerazione, l’innalzamento della prua è contenuto e la barca passa rapidamente al regime di planata, mantenendo la visibilità dalla postazione di guida. La conduzione con joystick in acque ristrette è precisa e intuitiva: movimenti millimetrici dello scafo consentono ormeggi diagonali, uscite da banchine affollate e rotazioni sul posto con sforzo minimo. Alle velocità di crociera, la rotta è stabile e i cambi di direzione sono progressivi, senza sensazioni di ritardo o “morbidezza eccessiva” tipiche di assetti troppo scarichi a poppa.

Comfort vibro-acustico

L’impronta acustica percepita nella zona giorno e nelle cabine, in condizioni standard, rimane su livelli compatibili con conversazioni naturali. Il rumore meccanico è filtrato dalle stratigrafie e dalla separazione fisica della sala macchine; i picchi vibrazionali, nei passaggi su mare corto, sono smorzati dalla struttura alleggerita e dai giunti elastici dei sistemi. In rada, con stabilizzazione attiva, il rollio residuo è contenuto e gli spazi esterni restano utilizzabili senza affaticamento.

Azimut Fly 78 – azimutyachts.com

Manutenzione e accessibilità tecnica

I controlli di routine prevedono percorsi logici e sicuri: vani tecnici con passaggi adeguati, componenti ispezionabili senza smontaggi complessi, indicatori leggibili anche in condizioni di scarsa luce. La sensoristica dialoga con i display di bordo per notificare anomalie di temperatura, pressioni e livelli, riducendo il rischio di incidenti dovuti a disattenzioni o letture imprecise. L’organizzazione della sala macchine facilita le verifiche giornaliere e gli interventi di service, contenendo tempi di fermo e costi operativi.

Mercato, concorrenza e pubblico di riferimento

Fascia di prezzo e collocazione

Il Fly 78 presidia la parte alta del mercato flybridge sotto la soglia dei venticinque metri. Il posizionamento di prezzo è coerente con il livello di finitura, la complessità impiantistica e la firma di design, collocandosi nel segmento di chi pretende un’imbarcazione “chiavi in mano” realmente abitabile senza ricorrere a refit immediati. Nel mercato dell’usato recente, il valore residuo è sostenuto da riconoscibilità del modello, dotazioni richieste (stabilizzatore, hard-top, doppio generatore), ore motore e storico manutentivo documentato.

Riferimenti competitivi

Tra gli avversari naturali rientrano flybridge britannici e italiani a due motori ad alto frazionamento e linee d’asse, nonché alcuni modelli che spingono sulla sportività pura con potenze più elevate. Ciascuno propone una ricetta diversa: chi privilegia la robustezza tradizionale, chi la massima velocità di punta, chi il layout iper-razionale. Il Fly 78, con la tri-propulsione a pod, entra invece nel perimetro della maneggevolezza estrema e della facilità di conduzione, elemento che sul mercato effettivo incide molto più di quanto si creda, soprattutto in porti affollati e con equipaggi ridotti.

Clientela tipo e scenari d’uso

Il cliente armatoriale tipico è esperto, desidera un mezzo per crociere rapide tra baie e isole con famiglia e amici e non vuole rinunciare alla qualità estetica degli interni. Per il charter di fascia alta, la barca offre quattro cabine effettive e spazi esterni che vendono da soli l’esperienza. Le società che gestiscono flotte miste apprezzano il joystick e la risposta prevedibile, che riducono l’ansia da ormeggio, accorciano i tempi di addestramento e limitano gli incidenti banali.

Galleria immagini

Azimut Fly 78 – cabina armatoriale – azimutyachts.com
Azimut Fly 78 – cabina ospiti – azimutyachts.com
Azimut Fly 78 – cambusa – azimutyachts.com
Azimut Fly 78 – azimutyachts.com

Scheda sintetica ragionata

  • Tipologia: flybridge planante ~24 m, tri-propulsione a pod
  • Struttura: GRP con esteso uso di fibra di carbonio in alzata
  • Architettura navale: ottimizzata per l’accoppiamento con tre pod orientabili
  • Motorizzazioni: diesel con gestione elettronica, trasmissione IPS in tripla installazione
  • Prestazioni: velocità di picco oltre 30 kn; crociere efficaci nell’intorno 20–26 kn
  • Stabilizzazione: giroscopio dimensionato per il dislocamento, integrazione con sistemi di assetto
  • Impianti: ridondanze elettriche, doppia generazione (dove previsto), predisposizioni acqua e trattamento reflui
  • Layout: 4 cabine ospiti + equipaggio con accesso separato; zone esterne multiple realmente fruibili
  • Ergonomia: percorsi separati, altezze generose, geometrie antitrauma e visibilità in conduzione

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Sintesi strategica e posizionamento nel panorama attuale

Il Fly 78 rappresenta una proposta matura per chi pretende una barca facile da condurre, capace di offrire prestazioni coerenti con il proprio segmento e, allo stesso tempo, di garantire atmosfera e qualità tattile a bordo. La scelta della tri-propulsione a pod non è un vezzo ma un modo efficace per trasformare in routine situazioni che, nella pratica, generano stress e rischio di errori costosi. La piattaforma costruttiva alleggerita e la cura delle stratigrafie contribuiscono a un comfort vibro-acustico che si percepisce in navigazione e, ancora di più, nelle soste in rada con stabilizzazione attiva.