L’Aquila 46 Coupe è un power catamarano di nuova generazione che punta a coniugare l’efficienza intrinseca dei multiscafi con una dinamica di marcia da sport boat e un’abitabilità da yacht da crociera. Il risultato nasce da un pacchetto ingegneristico preciso: carene double-stepped, foil strutturale in carbonio che lavora nel tunnel centrale (Aquila Hydro Glide®), opzioni di propulsione sia fuoribordo (doppio Mercury V12 600 hp) sia entrobordo diesel con trasmissioni DPI, e una pianta di coperta sviluppata su un unico livello dall’estrema prua al pozzetto per massimizzare flussi e sicurezza operativa. I dati ufficiali di cantiere parlano chiaro: lunghezza fuori tutto 14,44 m (47’4’’), baglio 5,46 m (17’11’’), pescaggi contenuti in funzione della motorizzazione e foil, dislocamento a secco di 14.500 kg e serbatoi carburante da 2.334 litri (616 US gal), con omologazione CE B:14, C:22, D:32.
Soprattutto, il 46C nasce con l’Hydro Glide® di serie: un longherone alare fisso in composito che riduce superficie bagnata al crescere dell’andatura, abbattendo resistenze e consumo. Le prove strumentate indipendenti confermano la filosofia: con due Mercury V12 da 600 hp la barca ha fatto registrare un picco di 51 mph (≈ 44,3 kn) e un miglior regime di crociera attorno a 38,9 mph (≈ 33,8 kn) con autonomie dell’ordine di 338–404 miglia nautiche a seconda dell’assetto e delle riserve considerate. A sostegno di questa impostazione, prove svolte in occasione dei saloni statunitensi riportano un taglio consumi nell’ordine del 40% rispetto a monocarena di pari misura quando si naviga con foils in portanza a circa 35 nodi.

Profilo del cantiere: storia, filosofia, reputazione
Aquila Power Catamarans nasce come marchio focalizzato al 100% sui multiscafi a motore, esito della joint venture tra MarineMax (dealer e operatore nautico leader negli USA) e il gruppo costruttivo Sino Eagle. La strategia industriale ha permesso di specializzare processi e prodotto: linee dedicate, largo uso di compositi, impiantistica standardizzata su piattaforme comuni, una rete vendite/assistenza globale e una pipeline modelli che copre dai 28 ai 70 piedi. La reputazione del marchio è rinforzata da riconoscimenti di settore, tra cui il Yacht Style Award 2025 – Power Catamarans Under 15m vinto proprio dal 46 Coupe e la nomination agli European Powerboat of the Year 2026.
Analisi tecnica approfondita
Dimensioni principali e architettura navale
- LOA: 14,44 m (47’4’’); Baglio: 5,46 m (17’11’’); Pescaggio tipico con foil attivo: 1,08–1,23 m in funzione di motori/up-down.
- Dislocamento a secco: 14.500 kg; Carburante: 2.334 l (616 US gal); Classe CE: B:14 / C:22 / D:32.
- Carene: gemelle, double-stepped, bulbi d’ingresso e tunnel centrale ottimizzato per il foil; pinne stabilizzatrici di scafo a poppa.
- Foil: Aquila Hydro Glide® in carbonio, fisso, full-span port-to-starboard nella zona centrale del tunnel; riduzione superficie bagnata e resistenze d’attrito con incremento lift a crescere di rpm/trim.

Materiali e costruzione
Scafo e sovrastruttura in composito (GRP) infusione con rinforzi in fibra unidirezionale nelle zone ad alto carico; foil in carbonio strutturale. L’adozione del foil fisso semplifica manutenzione rispetto a sistemi retrattili/attivi, riducendo parti mobili e criticità. L’allestimento predilige pannellature leggere e arredi “marine-grade” per contenere i pesi garantendo rigidità; la finitura è improntata a laminati tecnico-pregiati con inserti in legno e pelli sintetiche, rivestimenti antiscivolo su percorsi operativi e vetrate stratificate.
Motorizzazioni, propulsioni e trasmissioni
- Opzione fuoribordo: 2 × Mercury Verado V12 7,6 l da 600 hp, con timonerie/joystick integrati e marce al piede orientabili che liberano lo specchio di poppa e ampliano la piattaforma bagno.
- Opzione entrobordo: 2 × Volvo Penta D6 DPI sterndrive diesel; le fonti riportano allestimenti da 440 hp (presentazione di gamma) e 480 hp su esemplari provati/annunciati, variabili per mercato e anno modello.
- Trasmissioni: piedi poppieri DPI (versione diesel) con frizioni idrauliche e controllo fine; sui fuoribordo Mercury V12, steerable gearcase e doppia elica contro-rotante per manovrabilità a bassa velocità e tenuta in virata.
Prestazioni misurate e stime operative
- Top registrata: 51 mph ≈ 44,3 kn (6150 rpm) con 2 × 600 hp Mercury; miglior crociera ≈ 38,9 mph ≈ 33,8 kn (5000 rpm); range calcolato 338–404 sm con riserva del 10% in scenari di prova.
- Consumi e efficienza: dichiarazioni e test in salone indicano ≈ −40% fuel vs monocarena pari taglia a ~35 kn grazie al foil («semi-foiling») e carene a redan.

Design, architettura degli spazi e layout
Il baglio di 5,46 m è portato molto in avanti, generando un’area di prua protetta e fruibile anche in navigazione, con sedute lounge e passaggio diretto centro-prua dal salone. Il main deck si gioca su un piano unico, con galley completa a sinistra (induzione, refrigerazione sottobanco, storage) comunicante col pozzetto tramite finestra basculante; a dritta grande dinette con tavolo hi-lo a scomparsa che, a filo pagliolato, libera area per eventi o si trasforma in cuccetta supplementare. La cabina armatore (scafo dritto) è impostata trasversalmente per sfruttare le altezze (≈2,07 m in ingresso), con ampie finestrature e bagno en-suite separato; ospiti nello scafo sinistro, anch’esso con servizio privato e doccia.

Innovazione e ricerca: foil, riduzione consumi, sicurezza
Il cuore tecnologico è l’Hydro Glide®: un foil full-span in carbonio posizionato a metà nave che entra progressivamente in portanza al crescere della velocità e del trim, sollevando il tunnel e abbattendo la superficie bagnata. Combinato ai double steps (riduzione pressione stagnazione e ripristino strato limite), genera un regime di “semi-foiling” stabile e lineare, con benefici misurabili su rollio beccheggio e comfort. Le pinne posteriori su ciascuno scafo smorzano il porpoising alle alte andature, mentre la ripartizione dei pesi (generatori, impianti, serbatoi) è studiata per mantenere centro di carena e centro di spinta coerenti lungo l’inviluppo di velocità.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione
- Plancia: doppie MFD Simrad fino a 22’’, integrazione C-Zone per monitoraggio/controllo carichi, autopilota e illuminazione; schermo centrale sulla corona del timone per comandi rapidi (AP, VHF, luci, media) tramite paddles.
- Manovre: joystick, bow thruster, verricello salpa-ancora, telecamere e spotlight remoto.
- Energia: generatore Fischer Panda 12 kW, quadri AC/DC accessibili e cablaggi etichettati per manutenzione.

Vita a bordo e comfort
- Cabine: 2 suite con servizi indipendenti e doccia separata; altezze generose, letti king/queen con cassettoni, ricco storage e luce naturale.
- Spazi comuni: pozzetto con bar esterno a tre sgabelli, grill elettrico, frigo/freezer a cassetto; TV a scomparsa nel cielino; tendalino elettrico.
- Ergonomia: camminamenti sicuri, portelloni tecnici ampi su vani impianti, piattaforma bagno fruibile anche con fuoribordo grazie ai lower unit orientabili.

Prestazioni in navigazione: riscontri e feedback
Le uscite di prova documentate evidenziano imbardata composta in virata stretta, angoli di rollio moderati e una risposta prevedibile al trim con innesto portante del foil intorno ai 20 mph e progressione più marcata oltre i 35 mph. Il ride risulta asciutto e privo di risonanze nel tunnel, con benefici avvertibili per passeggeri in aree esposte (prua lounge). La cinematica dei V12 con piede sterzante aiuta in ormeggio, mentre la versione D6 DPI ridisegna la spiaggetta full-beam e libera portata utile a poppa.
Comportamento in mare
In mare formato leggero l’Aquila 46 Coupe mantiene un’andatura sorprendentemente asciutta: il ponte alto sul mare e la portanza progressiva del foil nel tunnel riducono gli impatti (“tunnel slap”) e smorzano il beccheggio a partire da circa 18–20 nodi. L’ingresso di carena affilato e i redan limitano la bagnatura, favorendo accelerazioni pronte senza “impuntamenti” di prua. In virata stretta l’appoggio è omogeneo sui due scafi, con sbandata moderata e raggio facilmente modulabile via throttling e trim; i pattini posteriori e lo skeg contenuto forniscono presa laterale senza strappi, mentre i V12 con gearcase sterzante o i DPI garantiscono microcorrezioni pulite. Oltre i 30 nodi il foil “alleggerisce” il tunnel migliorando l’assetto longitudinale: il passo sull’onda corta diventa elastico e lineare, con rollio smorzato e porpoising ben sotto controllo. In scaduta irregolare conviene anticipare il moto ondoso con un lieve trim negativo per aumentare portanza sulle sezioni di prua e mantenere continuità di spinta. Alle basse velocità il baglio importante restituisce piattaforme stabili in pesca all’ancora e in manovra; il joystick, coadiuvato dal bow thruster, consente traslazioni millimetriche anche con vento al traverso, contenendo derive e tempi di correzione.

Mercato e concorrenza
Posizionamento e segmento
Il 46C si colloca nel segmento coupe power-cat 14–15 metri, con forte enfasi su efficienza ad alta velocità e layout “entertainment-centric”. L’offerta duale fuoribordo/entrobordo amplia il bacino clienti (grandi laghi e coste con limiti carburanti, oppure armatori diesel-centric). La disponibilità è in crescita sui portali internazionali, con inventory nuova e pre-owned ancora limitata per l’età modello.
Analisi dei competitor diretti
- Leopard 46 Powercat – LOA 14,13 m, beam 7,34 m, top ≈ 23,5 kn; punto di forza: volumi e payload, flybridge, pedigree crocieristico; è meno performante ad alta velocità rispetto al 46C.
- Fountaine Pajot MY5 – LOA 45’10’’, beam 19’7’’, top ≈ 22 kn, autonomia fino a 1.000 nm @18 kn; posizionamento comfort-range/long-range (velocità inferiori a 46C), propulsione IPS su varianti 400/600.
- Prestige M48 – LOA 14,79 m, beam 6,00 m, velocità fino a ≈ 20 kn, target comfort e fruibilità, velocità e assetto più orientati al dislocamento/semidislocamento.
In sintesi, l’Aquila 46 Coupe presidia la nicchia “fast-efficient coupe” laddove i competitor privilegiano crociera a medio regime. Il foil e i V12 spostano l’asticella su velocità di crociera sostenute e consumi/comfort sotto controllo.
Trend del settore
- Crescente adozione di propulsioni fuoribordo di grande cubatura su scafi oltre i 45 piedi per manutenzione semplificata e spazi vivibili ampliati.
- Ricerca su idrodinamica attiva/passiva (redan, foil fissi, pattini) per estendere i vantaggi dei multiscafi verso andature plananti sostenute.
- Domotica e integrazione (C-Zone, MFD “glass cockpit”) per ridurre workload del pilota e aumentare situational awareness.

Clientela target
Armatore privato che alterna uscite giornaliere a mini-crociere veloci con 4–6 ospiti, luxury charter orientato all’esperienza (day-charter premium ad alta velocità), società di rappresentanza che necessitano imbarcazioni dimostrative evolute. La rete MarineMax e i dealer regionali facilitano prove in mare e refitting; in Europa la diffusione è in rapido sviluppo a valle dei saloni 2025.
Risultati e riconoscimenti
- Vincitore Yacht Style Awards 2025 – Power Catamarans Under 15m.
- Finalista European Powerboat of the Year 2026.
Prospettive future e impatto nel portafoglio
L’introduzione del 46C come “flagship” della linea Coupé affianca l’arrivo del 46 Yacht (categoria CE A, impronta “Explorer”) e consolida l’approccio Aquila alla piattaforma 46’ su due filosofie distinte: performance/entertainment (Coupe) e long-range/cruising (Yacht). L’adozione sistematica del foil in composito sulla gamma veloce indica una direzione chiara verso efficienza e comfort a regimi elevati, con margini per ulteriori evoluzioni su gestione attiva, energy management e pre-ibridazione degli impianti di bordo (hotel load).
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Scheda tecnica sintetica
- Modello: Aquila 46 Coupe – Power Catamaran
- Progetto: Aquila Power Catamarans
- LOA: 14,44 m (47’4’’) – Beam: 5,46 m (17’11’’) – Pescaggio: 1,08–1,23 m (variabile) – Dislocamento a secco: 14.500 kg
- Carburante: 2.334 l (616 US gal) – Classe CE: B:14 / C:22 / D:32
- Propulsioni: 2 × Mercury Verado V12 600 hp oppure 2 × Volvo Penta D6 DPI 440–480 hp
- Carene: twin-hull double-stepped, foil Hydro Glide® in carbonio
- Elettronica: Simrad 22’’ x2, C-Zone, joystick, bow thruster, generatore 12 kW
- Layout: 2 cabine / 2 bagni, salone open-plan, lounge di prua, pozzetto “bar window”
- Prestazioni provate: top ≈ 44,3 kn, crociera ≈ 33,8 kn (ver. 2×600 hp)
Confronto tecnico con i principali competitor
- Leopard 46 Powercat – Fly, top 23,5 kn, impostazione crocieristica e maggiore larghezza (7,34 m) ma regime prestazionale inferiore: target autonomia/comfort.
- Fountaine Pajot MY5 – IPS, top ~22 kn e autonomia lunga a 18 kn; filosofia “voyager” a medio regime.
- Prestige M48 – 8–18 kn di crociera, comfort e stabilità, meno focalizzata alla velocità di crociera elevata.
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Posizionamento e valore
L’Aquila 46 Coupe dimostra come un power catamaran possa spingersi oltre la classica crociera a medio regime e competere con le plananti pure mantenendo comfort e costi d’esercizio coerenti. Il pacchetto ingegneristico (redan + foil in carbonio) e la doppia via propulsiva (V12 benzina o D6 diesel) ne fanno una piattaforma estremamente flessibile. A parità di misure, pochi competitor offrono la stessa combinazione di velocità di crociera elevata, layout “one-level living” e maneggevolezza in acque portuali. Gli award 2025/2026 cristallizzano il consenso del settore, mentre la crescita della rete e del portafoglio Aquila lascia intravedere ulteriori evoluzioni sul tema efficienza e integrazione di bordo. Per armatori e operatori charter orientati a performance e usabilità reale, il 46C rappresenta oggi uno dei riferimenti più solidi dell’intero segmento.
Sintesi finale
Il 46 Coupe è un power cat da 47’ progettato per crociere veloci con efficienza elevata. L’architettura combina carene gemelle con doppio redan e foil strutturale Hydro Glide® in carbonio, che riduce la superficie bagnata e stabilizza l’assetto oltre i 30 nodi. Le opzioni propulsive (2× Mercury V12 600 hp o 2× Volvo D6 DPI) offrono manovrabilità fine e piattaforma poppiera fruibile. Interni su un unico livello, lounge di prua e due suite con servizi garantiscono comfort reale. Elettronica integrata e domotica semplificano la gestione. Nel segmento 14–15 m si distingue per velocità di crociera sostenute, consumi contenuti e vivibilità superiore.


