L’Amel 60 è uno yacht a vela che nasce con un obiettivo preciso: consentire a un equipaggio ridotto di affrontare navigazioni oceaniche in modo sicuro, confortevole e tecnicamente efficiente. Non è un semplice cruiser di lusso, ma un progetto concepito sin dal primo schizzo per la grande altura, dove affidabilità dei sistemi, ridondanza degli impianti e gestione semplice del piano velico diventano elementi centrali. La lunghezza di circa 19 metri e la carena moderna a volumi importanti si combinano con una coperta perfettamente organizzata e un pozzetto centrale molto protetto, vero marchio di fabbrica del cantiere.
La sintesi di esperienza e innovazione
In questo modello confluiscono decenni di esperienza nel settore dei blue water cruiser e le più recenti tendenze in tema di architettura navale, ergonomia e impiantistica. Lo studio Berret-Racoupeau ha disegnato linee potenti, capaci di sostenere carichi importanti e di garantire stabilità, mentre l’allestimento interno è pensato come una residenza galleggiante da vivere a lungo, con tre cabine e tre bagni. L’elevato livello di automazione e la possibilità di concentrare molte manovre nel pozzetto trasformano l’Amel 60 in uno strumento raffinato per armatori che non cercano solo il piacere estetico, ma un mezzo tecnico per esplorare il mondo.

Il cantiere Amel: identità, storia e reputazione
Dalle origini a La Rochelle alla specializzazione nel grande viaggio
Il cantiere Amel, nato negli anni Sessanta sulla costa atlantica francese, ha costruito la propria identità intorno al concetto di vela d’altura senza compromessi. La scelta di focalizzarsi su pochi modelli, tutti espressamente pensati per la crociera a lungo raggio, ha permesso al marchio di diventare un riferimento per chi desidera affrontare traversate impegnative senza rinunciare al comfort. Le unità Amel sono spesso associate a giri del mondo, circumnavigazioni e progetti di navigazione pluriennale: un posizionamento che non si ottiene con operazioni di marketing, ma con una coerenza progettuale mantenuta per decenni.
Filosofia costruttiva: sicurezza prima di tutto
La reputazione del brand si fonda su alcuni principi cardine: strutture molto robuste, impianti installati con logica quasi “industriale”, ridondanza di molti sistemi chiave e una cura particolare per l’accessibilità alla manutenzione. Nei modelli Amel, e l’Amel 60 non fa eccezione, è evidente la volontà di ridurre il più possibile i rischi operativi in navigazione oceanica: paratie stagne, circuito elettrico ordinato e facilmente ispezionabile, percorsi dei tubi razionali. La barca è concepita a monte come un “sistema complesso” in cui ogni componente deve essere integrato in modo armonico, non aggiunto in un secondo tempo.
Architettura navale e dati principali
Dimensioni e proporzioni
L’Amel 60 rientra nel segmento dei 60 piedi con una lunghezza fuori tutto di circa 19 metri, una lunghezza al galleggiamento che sfiora i 17 metri e un baglio massimo attorno ai 5,35 metri. Il pescaggio di circa 2,35 metri, abbinato a una chiglia a pinna con bulbo, rappresenta un compromesso equilibrato tra stabilità e accesso a rade e porti non eccessivamente profondi. Il dislocamento nell’ordine delle 26 tonnellate colloca lo yacht nella categoria dei cruiser pesanti, ma la distribuzione dei volumi e delle masse è stata studiata per garantire un comportamento morbido sull’onda e una buona capacità di carico.

Carena a volumi pieni e doppi timoni
La carena adotta una geometria moderna, con murate piene a poppa, baglio arretrato e specchio di poppa ampio. Questa scelta consente di ottenere stabilità di forma elevata e una superficie bagnata ottimizzata alle andature portanti, tipiche delle lunghe traversate oceaniche. La presenza dei doppi timoni dà continuità di controllo anche con barca sbandata, mantenendo uno dei due timoni sempre immerso in modo efficace. Il risultato è uno yacht che mantiene angoli di sbandamento moderati, combina comfort e prestazioni e si comporta in modo prevedibile anche quando il vento aumenta.
Materiali e processo costruttivo
Struttura dello scafo: sandwich e paratie stagne
Lo scafo è costruito in composito di vetroresina con anima in schiuma a celle chiuse, mediante processi a infusione sulle superfici più estese. Questa tecnica consente di ottenere un rapporto peso/rigidezza favorevole, riducendo i pesi superflui e aumentando la resistenza strutturale. La rete di paratie strutturali e le zone rinforzate nei punti di maggior sollecitazione (attacchi lande, piede d’albero, basi degli organi di governo) creano un “guscio” continuitamente irrigidito. Un elemento distintivo è la presenza di compartimentazione stagna in più sezioni dello scafo, pensata per limitare gli effetti di una eventuale via d’acqua e migliorare la sicurezza globale.
Coperta, sovrastrutture ed ergonomia esterna
La coperta, anch’essa in sandwich, integra in maniera armoniosa la tuga avvolgente, il parabrezza rigido e l’hard top del pozzetto centrale. Le superfici sono pulite, con pochi ostacoli al passaggio e tientibene ben posizionati lungo il percorso. Il ponte di prua è ampio e facilmente sfruttabile per le manovre o come area relax, mentre la zona di poppa si apre su una generosa piattaforma bagno abbattibile, collegata a un’area lounge che prolunga idealmente il salone interno. L’attenzione all’ergonomia è evidente nella disposizione dei winch, nella larghezza dei camminamenti e nell’altezza delle battagliole.
Interni: falegnameria e isolamento
Negli interni l’Amel 60 combina un approccio quasi “industriale” all’assemblaggio con una cura artigianale nella scelta dei materiali. I mobili in legno, spesso in essenza chiara per amplificare la luminosità, sono assemblati con accostamenti precisi, cerniere robuste e sistemi di chiusura pensati per resistere alle sollecitazioni della navigazione. L’isolamento acustico e termico è ottenuto mediante pannelli dedicati e un uso oculato dei volumi interni, contribuendo a creare un ambiente silenzioso e confortevole sia in rada sia durante le lunghe traversate. Ogni paratia ispezionabile, ogni gavone e ogni pannello di accesso testimoniano una progettazione che parte dall’uso reale, non dalla sola estetica.

Motorizzazione, propulsione e impianti tecnici
Motore principale e trasmissione
Il cuore della propulsione è un motore diesel entrobordo con potenza attorno ai 180 cavalli, abbinato a una trasmissione in linea d’asse. Questa configurazione offre un equilibrio tra semplicità, affidabilità e facilità di reperimento dei ricambi in qualsiasi parte del mondo. A regimi di crociera, lo yacht mantiene velocità intorno agli 8–9 nodi con consumi proporzionati alla stazza, permettendo di coprire lunghe distanze in sicurezza anche in assenza di vento. La sala macchine, collocata in posizione centrale, è accessibile da più lati e consente di effettuare la manutenzione ordinaria con agio, limitando i tempi di fermo.
Energia, generatori e autonomia di bordo
Per supportare un utilizzo continuativo, l’Amel 60 dispone di un generatore diesel di potenza generosa, di banchi batterie servizi di grande capacità (spesso al litio nelle configurazioni più recenti) e di un sistema di ricarica dimensionato per alimentare climatizzazione, dissalatore, elettrodomestici e apparecchiature elettroniche. L’impianto elettrico prevede caricabatterie/inverter, possibili integrazioni con pannelli solari e gestione intelligente dei carichi. Tutto è pensato per permettere al comandante di rimanere indipendente dagli ormeggi in banchina per periodi prolungati, mantenendo a bordo un livello di comfort paragonabile a quello di una residenza a terra.
Sistemi di bordo, elettronica e controllo
La plancia strumenti e il tavolo da carteggio raccolgono un set completo di elettronica di navigazione: plotter multifunzione, radar, AIS, piloti automatici ridondanti, sensori per vento, log ed ecoscandaglio. Le informazioni vengono replicate anche in pozzetto, dove il timoniere ha sotto controllo tutti i parametri essenziali. La parte “domotica” include pannelli di controllo per luci, livelli dei serbatoi, stato delle batterie e gestione dei climatizzatori. La logica generale è quella di una rete di sistemi integrati ma con componenti facilmente sostituibili, per evitare che un singolo guasto comprometta il funzionamento del resto dell’impianto.

Piano velico e gestione delle manovre
Rig in carbonio e superficie velica
Il rig dell’Amel 60 fa affidamento su un albero in materiale composito, generalmente in carbonio, che consente di ridurre i pesi alti e migliorare il comportamento dinamico della barca. La superficie velica complessiva, nell’ordine dei 170 m² tra randa e genoa, è dimensionata per garantire buone prestazioni anche con aria leggera, senza rendere la barca eccessivamente impegnativa con vento sostenuto. A richiesta possono essere installate vele di prua aggiuntive su strallo interno, Code 0 o asimmetrici per potenziare le andature portanti e sfruttare al meglio gli alisei o i lunghi bordi al lasco tipici delle traversate oceaniche.

Manovre semplificate dal pozzetto
Uno dei punti distintivi del progetto è la centralizzazione delle manovre nel pozzetto protetto. Avvolgitori elettrici per randa e genoa, winch elettrici per le scotte principali e un layout studiato con cura consentono a due persone di gestire l’intero piano velico restando riparate sotto l’hard top. Le riduzioni di vela, i cambi di configurazione e le regolazioni principali vengono effettuati senza dover raggiungere l’albero o la prua, riducendo notevolmente i rischi in condizioni meteo difficili. In questo modo l’Amel 60 rende realistiche lunghe navigazioni con equipaggio ridotto, senza sacrificare il controllo fine della barca.
Layout, comfort e vita a bordo
Pozzetto centrale e aree esterne
Il pozzetto centrale rappresenta il fulcro della vita all’aperto: profondo, protetto da parabrezza rigido e hard top, offre sedute comode, un tavolo da pranzo e la zona di governo con tutti i comandi a portata di mano. La sensazione è quella di un “salotto esterno” utilizzabile in molte condizioni climatiche, perfetto per la navigazione e la sosta in rada. I passavanti, larghi e ben protetti, collegano agevolmente il pozzetto alle aree di prua e poppa, dove il ponte libero e la piattaforma bagno permettono di allestire spazi dedicati al relax, al tender o alle attività acquatiche.
Zona giorno: salone e carteggio
All’interno, il salone offre una vista panoramica grazie alle ampie finestrature della tuga. La dinette principale, spesso disposta a U con tavolo centrale, permette di ospitare comodamente equipaggio e ospiti per i pasti o per momenti conviviali. Di fronte, una seduta lineare completa l’area living. Il tavolo da carteggio, ben dimensionato, è posizionato in modo da mantenere un contatto visivo con il pozzetto e raccoglie la strumentazione di navigazione e il quadro elettrico. L’insieme dà la sensazione di un ambiente unico e coerente, pensato per la vita quotidiana a bordo, non solo per il breve weekend.
Layout

Cucina di bordo e servizi
La cucina, sviluppata lungo una murata o a L, è equipaggiata con ampi piani di lavoro, lavello doppio, frigoriferi e freezer separati, forno a gas cardanico e, in molte configurazioni, forno elettrico e lavastoviglie. I punti di appoggio e i tientibene sono posizionati per lavorare in sicurezza anche con barca sbandata. La capacità di stivaggio è generosa, con stipetti e gavoni profondi che permettono di imbarcare provviste per settimane. I servizi igienici – tre bagni con doccia separata – offrono spazi adeguati, rivestimenti facilmente lavabili e impianti razionali, allineati agli standard di uno yacht di questa categoria.
Cabine e spazi privati
La cabina armatoriale di poppa sfrutta l’intero baglio della barca, con letto matrimoniale centrale, armadiature ampie, zona vanity e bagno privato. L’illuminazione naturale arriva da oblò laterali e aperture in tuga, mentre l’illuminazione artificiale combina spot diretti e luci diffuse per creare varie atmosfere. A prua si trovano due cabine ospiti, generalmente una matrimoniale e una configurabile con letti separati o doppio letto, ciascuna con il proprio bagno. Questo layout a tre cabine consente di ospitare famiglia, amici o un equipaggio professionale mantenendo buoni livelli di privacy per tutti.

Comportamento in navigazione e comfort dinamico
Prestazioni e andature tipiche
In navigazione l’Amel 60 non è pensato come un racer, ma le sue prestazioni sono perfettamente adeguate al programma oceanico per il quale è stato concepito. Con aria moderata al traverso o al lasco, la barca mantiene facilmente medie intorno ai 7–8 nodi, consentendo percorrenze giornaliere importanti. In bolina, pur privilegiando il comfort sul passaggio sull’onda rispetto all’angolo puro, lo yacht risulta regolare e prevedibile, con un comportamento morbido e privo di reazioni brusche. La possibilità di modulare rapidamente la superficie velica consente di adattare l’assetto al variare delle condizioni.
Stabilità, rollio e sicurezza percepita
La combinazione di dislocamento, larghezza a poppa, zavorra e doppi timoni genera una barca stabile, con rollio relativamente lento e smorzato. Questo si traduce in un comfort percepito elevato in traversata, riducendo l’affaticamento dell’equipaggio. La coperta ben protetta, l’altezza delle battagliole, il pozzetto incassato e la possibilità di governare riparati dietro il parabrezza contribuiscono a una forte sensazione di sicurezza, particolarmente apprezzata da chi naviga di notte o in condizioni di mare formato. L’Amel 60 trasmette l’idea di uno strumento affidabile, che mette a proprio agio anche armatori non professionisti.

Mercato, concorrenza e clientela di riferimento
Posizionamento di prezzo e segmento
Nel panorama dei sessanta piedi da crociera oceanica, l’Amel 60 si colloca nella fascia alta, al fianco di marchi come Oyster, Hallberg-Rassy, Contest e altri costruttori specializzati nel blue water di lusso. Il listino riflette un equipaggiamento di serie particolarmente completo: già al momento della consegna, la barca è allestita con molti accessori che altrove sono optional. Questo approccio riduce la complessità della fase di configurazione e garantisce che l’armatore disponga fin dall’inizio di uno strumento pronto a partire per rotte oceaniche, senza lunghi lavori di personalizzazione.
Alternative e differenziazione
Rispetto ai concorrenti, l’Amel 60 mantiene alcune caratteristiche molto specifiche: il pozzetto centrale profondamente protetto, la compartimentazione stagna, la centralizzazione delle manovre e una filosofia progettuale che antepone la funzionalità in mare alla ricerca del massimo effetto scenico in banchina. Altri costruttori privilegiano cockpit di poppa più ampi e soluzioni estetiche vicine al mondo dei superyacht, mentre Amel conserva un’impostazione più tecnica, pur offrendo un livello di finitura e di comfort coerente con il segmento premium. Questa scelta lo rende un prodotto distinto, destinato a un pubblico molto consapevole.
Armatori, charter e utilizzi tipici
L’armatore tipo dell’Amel 60 è un diportista esperto, spesso con alle spalle altre barche di dimensioni inferiori, che desidera compiere un salto di qualità verso un progetto di navigazione a lungo termine. Non mancano comunque impieghi nel charter di alto livello, in particolare con skipper e hostess, dove la sicurezza della piattaforma tecnica e il comfort di bordo diventano argomenti commerciali importanti. Le tre cabine con bagno, gli spazi generosi del salone e la facilità di gestione rendono questa barca adatta sia a programmi privati intensivi sia a utilizzi misti, alternando periodi di uso personale a stagioni di charter selezionato.

Riconoscimenti e ruolo strategico del modello
Premi, giudizi della stampa e percezione del pubblico
Il riconoscimento come “European Yacht of the Year” nella categoria Luxury Cruiser ha confermato il valore del progetto sotto il profilo tecnico e della vivibilità. Le prove in mare effettuate da riviste specializzate internazionali mettono in evidenza la coerenza dell’insieme: un piano velico gestibile, una carena rassicurante, un impianto elettrico ed energetico dimensionato generosamente e interni studiati per la vita reale a bordo. Sul mercato dell’usato, la tenuta delle valutazioni conferma che l’Amel 60 è percepito come una barca di riferimento per chi cerca un 60 piedi da grande altura.
Il ruolo dell’Amel 60 nella gamma e nel futuro del cantiere
All’interno della gamma del cantiere, l’Amel 60 rappresenta una sorta di pilastro tecnologico, sul quale si innestano evoluzioni di dettaglio e affinamenti successivi. Molte soluzioni introdotte su questo modello – dalla gestione concentrata delle manovre alla configurazione degli impianti, dalla distribuzione degli spazi interni alla concezione del pozzetto – costituiscono una base su cui Amel potrà continuare a sviluppare modelli futuri. In un contesto in cui il mercato chiede barche sempre più complesse ma facili da usare, questo sessanta piedi dimostra come sia possibile coniugare ingegneria raffinata, comfort di alto livello e semplicità d’impiego.
Video
Conclusioni: un vero strumento di grande crociera
L’Amel 60 non è solo un elegante yacht da esibire in marina: è soprattutto un mezzo di trasporto oceanico pensato per macinare miglia in sicurezza e autonomia, offrendo all’equipaggio un ambiente abitabile, silenzioso e ben protetto. Carena moderna, impianti sovradimensionati, compartimentazione stagna, pozzetto centrale protetto, piano velico gestibile da due persone e interni concepiti per un utilizzo prolungato convergono in un progetto estremamente coerente. Per l’armatore che sogna rotte lunghe, stagioni in giro per il mondo e una barca che lo accompagni per anni, l’Amel 60 rappresenta una delle proposte più complete e tecnicamente convincenti oggi disponibili nel segmento dei 60 piedi da grande altura.


