L’Aquila 70 Luxury è il modello di vertice della gamma del cantiere Aquila, un power catamaran di circa 21,26 metri di lunghezza e 8,20 metri di baglio che nasce con l’obiettivo dichiarato di offrire spazi e comfort da super yacht in un’imbarcazione che resta gestibile da un armatore evoluto con equipaggio contenuto. Le sue proporzioni, la carena a doppio scafo ad alte prestazioni e la motorizzazione fino a 2 x 1.000 hp Volvo Penta D13 la collocano nel segmento più alto dei catamarani a motore per crociera di lusso.
Sin dai primi rendering e dalle foto ufficiali, l’Aquila 70 si distingue per un’estetica che rompe gli stereotipi del catamarano “a scatola”: linee tese, superfici vetrate continue, sovrastruttura slanciata e una prua che dialoga con il linguaggio formale dei grandi motoryacht europei piuttosto che con quello dei tradizionali multiscafi da charter. Questo risultato è frutto del lavoro congiunto tra il cantiere e lo studio J&J Design, responsabile di architettura navale, disegno degli esterni e impostazione degli interni.

Il cantiere Aquila Power Catamarans
Origini e sviluppo del brand
Aquila Power Catamarans nasce all’inizio degli anni 2010 come marchio specializzato esclusivamente in catamarani a motore, dalla collaborazione tra il gruppo industriale cinese Sino Eagle e il colosso americano della distribuzione MarineMax. L’idea è chiara: creare una gamma completa di multiscafi a motore progettati sin dall’origine per la crociera e il charter, con standard qualitativi assimilabili ai cantieri europei di fascia alta ma con una forte industrializzazione dei processi.
In poco più di un decennio, la gamma Aquila si è estesa dai modelli “entry” intorno ai 28–30 piedi fino alle ammiraglie oltre i 20 metri, consolidando una flotta di centinaia di unità operative nei principali bacini charter del mondo – dai Caraibi al Mediterraneo, fino all’Asia-Pacifico. L’Aquila 70 rappresenta il vertice di questa evoluzione, una sorta di manifesto tecnologico e stilistico che concentra in un’unica piattaforma il know-how maturato sui modelli più piccoli.
Filosofia progettuale e reputazione sul mercato
La filosofia del marchio si riassume in tre concetti chiave: efficienza strutturale, vivibilità estrema e facilità di gestione. Tutti i modelli sono concepiti per essere robusti, adatti a utilizzo intensivo in charter, con impianti facilmente accessibili e soluzioni pensate per ridurre i tempi di fermo barca. La reputazione costruita negli ultimi anni è quella di un brand specializzato che offre powercat moderni, tecnicamente curati e orientati al comfort, posizionandosi come alternativa concreta a nomi storici del settore.

Dimensioni principali e architettura navale
Scheda tecnica essenziale
Le dimensioni dell’Aquila 70 Luxury la collocano al confine tra il mondo dei grandi catamarani da charter e quello dei super yacht monocarena:
- Lunghezza fuori tutto: circa 21,26 m (69’9”)
- Baglio massimo: circa 8,20 m (27’ ca.)
- Pescaggio: intorno a 1,45 m
- Dislocamento a secco: nell’ordine delle 47 tonnellate
- Capacità carburante: circa 5.500 litri complessivi
- Serbatoi acqua dolce: circa 1.500–1.600 litri
- Capacità acque nere: oltre 500 litri
Questi numeri, ricavati dalle specifiche ufficiali e dalle principali schede di brokeraggio internazionale, definiscono un’imbarcazione importante per volumi e capacità di carico, ma con pescaggio contenuto e geometria degli scafi pensata per navigare agevolmente tanto in acque costiere quanto nelle lunghe tappe di trasferimento.
Carena bi-scafata e studi fluidodinamici
La carena è frutto di un articolato lavoro di Computational Fluid Dynamics (CFD), con cui i progettisti hanno calibrato il volume e le sezioni dei due hull per ottenere una buona efficienza sulle andature dislocanti e semiplananti, minimizzando al contempo gli impatti sull’onda. I due scafi presentano prua relativamente affilata con bulbi integrati e nasi sacrificabili, una sezione centrale più voluminosa per incrementare la portanza e poppe disegnate per ridurre il distacco del flusso e i fenomeni di cavitazione sulle eliche.
L’ampio ponte che collega i due hull svolge anche funzione di trave strutturale: irrigidisce l’intera piattaforma e contribuisce alla stabilità torsionale. La distanza tra i centri di galleggiamento dei due scafi è tale da generare momenti raddrizzanti molto elevati, con effetti evidenti sulla stabilità trasversale sia in navigazione sia alla fonda, uno dei principali argomenti a favore dei powercat rispetto alle carene monoscafi tradizionali.

Materiali, costruzione e scelte strutturali
Infusione sottovuoto e compositi a densità variabile
Scafo e coperta sono realizzati tramite processo di infusione sottovuoto con tessuti in fibra di vetro E-glass e resina vinilestere, abbinati a un’anima in PVC a densità differenziata a seconda delle zone di carico. Le paratie principali e alcuni elementi critici del ponte utilizzano rinforzi in fibra di carbonio con resina epossidica, soluzione che consente di aumentare la rigidezza a parità di peso strutturale.
Questo approccio costruttivo – riassunto nella tecnologia proprietaria spesso indicata come “InfusiCore” – permette di ottenere una struttura molto rigida, con ridotte deformazioni sotto carico e ottimo comportamento alla fatica. Le paratie stagne a prua e a poppa dei due hull incrementano il livello di sicurezza passiva, mentre la finitura esterna in gelcoat NPG ad alta resistenza agli UV assicura una buona tenuta cromatica nel tempo, anche in climi tropicali.
Riduzione di vibrazioni e rumorosità
L’attenzione di Aquila si vede anche nei dettagli dedicati al comfort acustico. La trasmissione avviene tramite linee d’asse con sistemi AquaDrive e giunti omocinetici, associati a supporti elastici e a una progettazione mirata dei supporti di carena, così da interrompere la propagazione delle vibrazioni dalla meccanica al guscio strutturale. In combinazione con isolanti acustici dedicati nelle paratie motore, questo porta a livelli sonori contenuti in salone e nelle cabine, anche alle velocità di crociera intermedie.
Propulsione, prestazioni e motorizzazioni
Numeri in navigazione: velocità, consumi, autonomia
I dati raccolti da test indipendenti e dalle schede di performance indicano per l’Aquila 70 una velocità massima attorno ai 26–27 nodi, con motorizzazione di punta, e una velocità di crociera “fast” nell’ordine dei 20–21 nodi. A regimi dislocanti, intorno agli 8–10 nodi, la carena esprime il meglio in termini di rapporto tra miglia percorse e litri di carburante, rendendo possibili autonomie superiori alle 1.000 miglia nautiche in condizioni favorevoli, grazie anche alla generosa capacità dei serbatoi.
Questa flessibilità operativa – possibilità di trasferimenti rapidi quando serve, alternati a lunghe tappe a basso regime – è uno dei punti più apprezzati dagli armatori che intendono usare il catamarano sia come piattaforma charter sia come imbarcazione per lunghe crociere con famiglia e ospiti.

Apparato motore e trasmissioni
La configurazione considerata “di riferimento” per l’Aquila 70 prevede due motori Volvo Penta D13 da 1.000 hp, installati in ciascun hull con trasmissioni in linea d’asse e eliche a cinque pale di grande diametro. Il sistema di governo integra joystick di manovra che coordina motori, thruster e timoni, semplificando l’ingresso in marina e le manovre laterali, anche tenendo conto dell’ampio baglio del catamarano.
A differenza di molte proposte recenti basate su banchi di fuoribordo di grande potenza, Aquila resta fedele alla soluzione entrobordo diesel, che garantisce una distribuzione dei pesi più favorevole, una maggiore protezione dell’apparato propulsivo e la possibilità di utilizzare la zona di poppa centrale come piattaforma bagno o area tecnica per tender e water toys.
Comportamento dinamico e sensazioni al timone
Le prove in mare pubblicate da testate internazionali descrivono un’imbarcazione prevedibile nelle reazioni, con passaggio sull’onda morbido e assenza di colpi secchi, merito della geometria dei bulbi e della distribuzione dei volumi lungo la lunghezza degli scafi. In virata il catamarano mantiene un’inclinazione trasversale contenuta e un raggio di curva adeguato alla taglia, senza eccessivi trasferimenti di carico che possano mettere in difficoltà gli ospiti.
Da un punto di vista del timoniere, la risposta al comando è progressiva; il timone elettronico garantisce precisione anche a basse velocità, mentre la stabilità direzionale alle andature medio-alte contribuisce a ridurre l’affaticamento del comandante nelle lunghe tratte.
Sistemi di bordo, elettronica e gestione
Plance di comando e strumentazione
L’Aquila 70 propone una doppia plancia: interna sul main deck e superiore sul flybridge, quest’ultima disponibile in versione open o completamente chiusa (sky-lounge climatizzata). In entrambe le postazioni è possibile installare doppi display multifunzione di grande formato, pilotaggio automatico, radar, AIS, ecoscandaglio e sistemi di gestione integrata della barca. Le immagini di dettaglio mostrano sedute regolabili, consolle ergonomiche e una disposizione logica dei comandi, pensata per un uso professionale.

Impiantistica, energia e domotica
A bordo troviamo normalmente doppio generatore, pacchi batterie dimensionati per garantire autonomia ai servizi, caricabatterie/inverter di fascia alta e predisposizione per l’uso di batterie al litio sui layout più evoluti. L’aria condizionata è canalizzata in tutti gli ambienti interni, con termostati indipendenti nelle diverse zone, mentre un sistema domotico centralizzato permette di gestire illuminazione, climatizzazione, oscuranti e intrattenimento da touch screen e dispositivi mobili.
La progettazione di impianti e canalizzazioni segue una logica “da super yacht”: percorsi dedicati per le manutenzioni, identificazione chiara delle linee, accessi tecnici separati rispetto alle aree ospiti. Elementi che, pur poco visibili nelle fotografie, vengono molto apprezzati da comandanti e tecnici di bordo per la riduzione dei tempi di intervento.
Design esterno e vivibilità in coperta
Ponte di poppa e piattaforma mare
Il cockpit di poppa dell’Aquila 70 è concepito come una vera terrazza sul mare: un grande divano avvolgente, un tavolo pranzo centrale e passaggi laterali ben dimensionati collegano in modo fluido l’interno con l’esterno. La soglia tra salone e pozzetto è praticamente a filo, con una grande porta scorrevole in vetro, così da creare un unico ambiente continuo dedicato alla socialità.
La piattaforma centrale tra i due hull può essere configurata come lift idraulico per tender oppure come ampia beach area attrezzata; il sistema di sollevamento è dimensionato per gestire tender dedicati Aquila o RIB di generosa taglia, migliorando l’accesso all’acqua e semplificando le operazioni di varo e alaggio tipiche delle attività charter.

Flybridge e collegamenti verso prua
Il flybridge – vero “ponte superiore” dell’imbarcazione – offre una superficie notevole, organizzata in zona timoneria, area pranzo, wet-bar e solarium. In configurazione sky-lounge chiusa, il perimetro vetrato e l’hardtop trasformano questo ponte in un salone panoramico climatizzato, paragonabile, per metratura utilizzabile, a quello di un monocarena di oltre 30 metri.
Caratteristico il collegamento diretto tra flybridge e prua tramite scala centrale e passaggio protetto tipo Portuguese bridge: questa soluzione consente al comandante e all’equipaggio di raggiungere rapidamente le manovre di prua senza transitare dai passavanti esterni, aumentando sicurezza e rapidità d’azione nelle fasi di ormeggio e ancoraggio.
Prua lounge e spazi relax
Grazie al baglio importante, l’area di prua ospita ampi prendisole, sedute integrate e tavolini, configurabili a seconda dell’impostazione scelta dall’armatore. È uno degli spazi preferiti dagli ospiti per godersi navigazione lenta o soste in rada: la vista libera verso l’orizzonte, unita alla stabilità tipica del catamarano, rende questa zona estremamente godibile anche a chi è poco avvezzo al mare.
Interni, layout e qualità della vita a bordo
Suite armatoriale a tutta larghezza
La protagonista assoluta del ponte inferiore è la suite armatoriale full-beam, che sfrutta l’intero baglio del catamarano (circa 27 piedi) e offre un ambiente paragonabile a quello di un appartamento di città: letto matrimoniale king-size, area lounge con seduta e tavolino, grande armadio guardaroba e bagno privato con doppi lavabi e doccia walk-in. Le grandi vetrate sul mare creano un contatto visivo costante con l’esterno, esaltato anche dalla scelta di arredi e materiali dai toni chiari.

Cabine ospiti e layout alternativi
L’Aquila 70 può essere configurata fino a 5 cabine con 5 bagni, comprendendo due ampie VIP con letti queen-size e ampie finestrature laterali, oltre a ulteriori cabine per ospiti o equipaggio. In alternativa, per armatori privati che privilegiano spazi giorno più ampi, è possibile adottare layout a 3 o 4 cabine, con cucina “up” o “down” e salone particolarmente generoso.
Gli interni, frutto dell’apporto di designer europei e dell’utilizzo di mobilio e sedute di marchi come Natuzzi Italia, sono impostati su un linguaggio contemporaneo e raffinato: essenze lignee selezionate, superfici laccate, tessuti tecnici e luci indirette creano un’atmosfera calda ma pulita, pensata per un pubblico abituato agli standard dell’hotellerie di alto livello.

Zone servizio, area equipaggio e funzionalità
A completare il quadro ci sono una cabina equipaggio dedicata (o più di una, a seconda del layout), con accessi separati dalle aree ospiti, e una vera e propria pantry/lavanderia con grande capacità di stivaggio, frigoriferi e congelatori aggiuntivi, lavatrice/asciugatrice e piani di lavoro. Questi ambienti, spesso trascurati su imbarcazioni di dimensioni inferiori, diventano fondamentali per garantire autonomia e qualità del servizio durante crociere di più settimane.
La cucina – che l’armatore può scegliere di posizionare sul main deck (galley up) o nei hull (galley down) – adotta elettrodomestici di livello domestico: piani a induzione, forni combinati, cantinette vino, ampie superfici di lavoro. Il tutto inserito in un layout che facilita il lavoro dell’equipaggio senza interferire con le zone relax degli ospiti.

Innovazione, sicurezza e sostenibilità
Struttura, compartimentazione e stabilizzazione
Sul fronte della sicurezza, l’Aquila 70 beneficia di bulkhead stagne a prua e a poppa, doppi fondi in corrispondenza dei serbatoi e un attento studio della distribuzione dei pesi. La combinazione tra scafi gemelli distanziati e carena ottimizzata garantisce una stabilità intrinseca molto elevata; a ciò si possono aggiungere, a richiesta, sistemi di stabilizzazione attiva (giroscopi o pinne), che ulteriormente riducono il moto residuo alla fonda e in navigazione.
Tendenza verso soluzioni ibride ed efficienza energetica
Sebbene l’Aquila 70, nella sua configurazione standard, sia spinta da motorizzazione diesel tradizionale, il cantiere sta esplorando progressivamente soluzioni ibride e sistemi di gestione energetica avanzata su tutta la gamma. La superficie disponibile sul tetto del flybridge e delle sovrastrutture si presta all’installazione di campi di pannelli fotovoltaici, mentre l’adozione di pacchi batterie al litio di nuova generazione permette già oggi, sui layout più evoluti, di estendere i periodi di permanenza in rada con generatori spenti.
Mercato, concorrenza e posizionamento
Segmento di riferimento e livelli di prezzo
L’Aquila 70 si inserisce nel ristretto gruppo di powercat di lusso tra i 65 e i 75 piedi, un segmento in cui operano pochi attori specializzati. I livelli di prezzo, variabili in funzione di allestimento, motorizzazioni e personalizzazioni richieste, si collocano in linea con i principali concorrenti europei e asiatici, ma con un rapporto particolarmente favorevole tra costo d’acquisto e metri quadrati abitabili, soprattutto se confrontato con super yacht monocarena di pari livello di finitura.
Confronto con i principali competitor
Tra i rivali diretti troviamo modelli come Sunreef 70 Power, Fountaine Pajot Power 67 e Horizon PC68. Il Sunreef punta molto su un approccio quasi “full custom”, con baglio molto più generoso e possibilità di configurazioni altamente personalizzate; il Fountaine Pajot enfatizza autonomia e vocazione alle lunghe traversate a velocità dislocanti; l’Horizon PC68 si colloca su standard costruttivi particolarmente elevati, con forte attenzione al mercato americano. Rispetto a questi, l’Aquila 70 offre una combinazione di industrializzazione, solidità strutturale, volumi e prestazioni che lo rende estremamente competitivo per chi cerca un prodotto pronto all’uso con ampio margine di personalizzazione, ma senza i tempi di un full custom puro.
Tipologie di clientela: privati, charter e corporate
Il profilo dell’acquirente-tipo può essere sintetizzato in tre grandi categorie:
- Armatore privato esperto, che proviene da yacht tra i 50 e i 60 piedi e desidera un salto dimensionale in termini di comfort, mantenendo però un equipaggio ridotto e costi gestionali sotto controllo.
- Operatori charter premium, che individuano nell’Aquila 70 una piattaforma ideale per offrire crociere di lusso a 8–10 ospiti, grazie a stabilità superiore, spazi eccezionali e layout cabine flessibile.
- Società e brand per attività di rappresentanza, interessati a utilizzare il catamarano come strumento di hospitality, eventi, presentazioni di prodotto, con un impatto scenico importante e un livello di comfort elevatissimo.
Immagini extra


Risultati, riconoscimenti e prospettive future
Presenza nei saloni e premi ricevuti
Dalla presentazione al Palm Beach International Boat Show in poi, l’Aquila 70 è stato frequentemente esposto nei principali saloni nautici internazionali e oggetto di numerose video review da parte di canali YouTube specializzati, riviste nautiche e portali di settore. Questo ha contribuito a consolidare l’immagine del modello come ammiraglia tecnologica del marchio e riferimento nel mondo dei powercat di taglia importante.
In diverse manifestazioni e contesti internazionali, il modello ha ricevuto riconoscimenti in categorie legate al design, alla vivibilità e all’innovazione di prodotto, confermando la bontà delle scelte progettuali di Aquila e dei partner coinvolti.
L’Aquila 70 come laboratorio per la gamma futura
Dal punto di vista industriale, l’Aquila 70 funziona come una vera piattaforma di sperimentazione: soluzioni strutturali, impiantistiche e di layout sviluppate su questa ammiraglia vengono progressivamente “scalate” sui modelli di dimensioni inferiori, innalzando lo standard medio della gamma. L’ampio margine di personalizzazione, unito alla predisposizione per futuri sviluppi ibridi e per una maggiore integrazione delle energie rinnovabili, rende il modello uno strumento attraverso cui il cantiere anticipa le direzioni evolutive del segmento.
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Giudizio complessivo e posizionamento nel settore
In sintesi, l’Aquila 70 Luxury Power Catamaran si presenta come una proposta estremamente solida per chi cerca un powercat di fascia alta capace di coniugare volumi da super yacht, prestazioni convincenti, efficienza operativa e qualità costruttiva di livello. La firma di J&J Design sulla parte navale ed estetica, la forte specializzazione del cantiere nel mondo dei multiscafi e l’attenzione agli aspetti gestionali (manovrabilità, impianti accessibili, predisposizione al charter) collocano questo 70 piedi in una posizione privilegiata nel panorama attuale.
Per armatori privati, operatori charter o aziende che desiderano uno strumento di rappresentanza di alto profilo, l’Aquila 70 rappresenta oggi una delle opzioni più interessanti: un catamarano a motore con ambizioni da mega yacht, in cui ogni metro quadrato è pensato per essere realmente vissuto, sia in crociera che all’ancora, senza sacrificare né il piacere della navigazione né la qualità dell’esperienza di bordo.


