Il cantiere: metodo industriale, sensibilità artigianale
Raccontare Ferretti Yachts significa descrivere una cultura d’impresa che unisce ingegneria di processo e maestria artigiana. Dalla laminazione in infusione al controllo qualità multilivello, il cantiere ha progressivamente industrializzato fasi tradizionalmente manuali, senza snaturare la rifinitura. All’interno del Ferretti Group, la marca presidia il segmento del comfort “familiare” ad alta tecnologia: carene disciplinate, ergonomia non ostentata, ambienti in cui la bellezza deriva dall’uso. L’INFYNITO 80 ne è la sintesi: un progetto che sfrutta strumenti digitali di simulazione (CFD, FEM) per scelte tecniche verificabili, ma che arriva al tocco finale con l’occhio del tappezziere e del falegname esperto.

La filosofia di gamma INFYNITO codifica un approccio “slow & smart yachting”: meno ore di generatore, più tempo di hotel mode, consumi gestiti per scenari d’uso e un design che invita a vivere gli spazi esterni anche fuori stagione. Non è un concept; è una piattaforma modulare, predisposta a futuri upgrade energetici e digitali.
Architettura navale: semi-dislocante di nuova generazione
Geometria e idrodinamica
La carena dell’INFYNITO 80 è una semi-dislocante ottimizzata per la fascia di regime 9–18 nodi: prua piena con V moderata, deadrise in progressione verso poppa per assorbire l’onda corta mediterranea e sostegno idrodinamico crescente quando la velocità aumenta. Le sezioni di poppa ampie, unite a specchio acqua calibrato, riducono la scia e aiutano l’assetto longitudinale. Gli studi CFD hanno mirato a contenere la resistenza residua nelle fasi di transizione (quelle più “energivore”), evitando scalini di planata e variazioni brusche di trim.
Proporzioni e pesi
- LOA: ~23,7 m
- Baglio: ~6,3 m
- Pescaggio: ~1,8 m
- Distribuzione pesi: centrata per contenere i momenti d’inerzia in accelerazione/decellerazione
Il baglio generoso eleva i momenti raddrizzanti a piccoli angoli, traducendosi in comfort immediato. La ripartizione dei pesi è al servizio dell’assetto: casse carburante disposte per modulare la posizione del baricentro, apparecchiature pesanti sui longheroni primari, arredi strutturalmente “leggeri” ma rigidi per non penalizzare i carichi dinamici.

Materiali e processi: compositi, infusione, controllo NVH
Scafo e sovrastruttura sono in composito con impiego selettivo di fibra di carbonio (tuga, hard-top, rinforzi) e stratifiche a resina vinilestere infusa. L’infusione sottovuoto riduce variazioni di rapporto fibra/resina, migliora uniformità e contenimento del peso, oltre a minimizzare le emissioni di VOC in stabilimento. Il risultato è una struttura con rigidezza specifica elevata e tolleranze strette, base necessaria per trattare seriamente il tema NVH (Noise, Vibration, Harshness).
Per il controllo NVH si adottano: supporti elastici su motori e linee d’asse, pannelli sandwich con anima smorzante su paratie chiave, passaggi impiantistici disaccoppiati, rivestimenti fonoassorbenti multistrato in sala macchine. Il risultato percepito? Conversazioni a tono naturale in salone a velocità di crociera, vibrazioni “di fondo” quasi assenti e un timbro sonoro che non affatica nella lunga permanenza.

Propulsione, trasmissione e manovra: efficienza misurabile
Pacchetti motore
- 2 × MAN V12 ~1200 hp: per armatori che desiderano margine di velocità (circa 24 kn massimi) e crociere a 17–18 kn con comfort acustico controllato.
- 2 × MAN V8 ~1000 hp: il compromesso efficienza/silenzio (21 kn massimi), ideale per itinerari lunghi a 14–16 kn.
Le linee d’asse sono mantenute per affidabilità e rendimento a regimi medio-bassi, con eliche bilanciate dinamicamente e profili ottimizzati per la curva di carico della carena. L’uso di laser alignment in cantiere e supporti con cuscinetti idrodinamici riduce gli input vibrazionali sulla struttura. La sala macchine è “legibile”, con percorsi manutentivi liberi e punti di ispezione segnalati.
Stabilizzazione e assistenza alla condotta
Giroscopi e/o pinne attive lavorano su due fronti: riducono il rollio in rada (comfort statico) e smorzano il rollio dinamico in mare formato (comfort di marcia). A poppa/prua sono disponibili thruster per manovre millimetriche; il virtual anchor mantiene posizione e prora con controllo spinta eliche/propulsori, utile in attese brevi senza calare ancora.
Prestazioni, autonomie, consumi: la terapia della velocità corretta
La logica è semplice: navigare alla velocità utile. A regimi dislocanti (9–10 kn) i consumi si comprimono sensibilmente e l’autonomia supera le 1000 nm (a carichi e condizioni congrue). Nella fascia 14–18 kn, l’assetto resta composto: trim contenuto, scia pulita, minima tendenza allo pitch su onda corta. L’uscita in semi-planata non ha “scalini” percepibili; l’accelerazione è progressiva, il suono di fondo non cambia bruscamente.
Le prove in mare mostrano un raggio di virata coerente, senza scodamenti; in rientro, la barca riprende l’assetto con naturalezza. Con mare al traverso, la combinazione carena + stabilizzatori traduce energia laterale in spostamento controllato: rilevante per il fatigue del comandante nelle tratte lunghe.
Plancia, elettronica e integrazione digitale
Glass cockpit e sensori
La timoneria è un glass cockpit con display integrati ad alto contrasto: radar a compressione d’impulsi, ecoscandagli a doppia frequenza, thermal camera per la notte, autopilota adattivo. La rete sensori/attuatori gira su NMEA 2000 e CAN-bus, con segmenti ridondati; i canali critici hanno alimentazioni indipendenti. Il layout comandi è per famiglie (navigazione, energia, impianti, manovra) e i comandi “hard” essenziali sono duplicati.

Domotica e controllo remoto
La domotica centralizza HVAC, illuminotecnica, ombreggiature, intrattenimento, sentine e antincendio. Profili d’uso (Day Cruise / Night / At Anchor / Marina) danno priorità ai carichi e accendono solo ciò che serve. Tramite app sicura, il comandante monitora livelli, tensioni, tempi/temperature e riceve log eventi per manutenzione predittiva.
Design esterno: continuità visiva e protezione stagionale
Le linee firmate Filippo Salvetti perseguono la filosofia “Feel the Space”: vetrate continue che abbassano l’orizzonte percepito dagli interni, sovrastruttura alleggerita, upper deck parzialmente chiuso per aumentare l’usabilità fuori stagione. Prua vissuta con sedute e prendisole modulabili; poppa con beach area e piattaforma idraulica per tender e water-toys; passavanti protetti. È un’estetica funzionale: forma al servizio dell’uso.
Ergonomia sensoriale e layout
Main deck: living continuo
Il main deck è un continuum: salone, dining e – su richiesta – galley up in relazione diretta con l’esterno. La terrazza laterale apribile abbatte la barriera tra interno e mare. Arredi su misura con raggii d’angolo generosi (meno urti in movimento), superfici opache che limitano riflessi e abbagliamento, piani di lavoro che assorbono micro-sollecitazioni. L’illuminazione è su tre livelli: ambient diffusa, task per funzioni, accent per profondità visiva.

Lower deck: suite e privacy
La cabina armatoriale a centrobarca sfrutta l’intero baglio; grandi superfici vetrate senza riflessi invadenti, bagno en-suite con doppio lavabo e doccia walk-in. Una VIP a prua e due guest laterali, tutte con bagno, completano il quadro. L’area equipaggio ha accesso indipendente da poppa per garantire flussi separati ospiti/service.

Materiali e comfort tattile
Legni chiari a poro aperto, pelli a grana fine, tessili tecnici traspiranti; superfici soft-touch dove la mano cade più spesso. I giunti sono trattati per evitare creaking a carena sollecitata; i mobili sono fissati con sistemi disaccoppiati per ridurre trasferimenti vibrazionali. Il pavimento adotta strati antivibrazione nelle aree sensibili.
Energia, sostenibilità e “hotel mode”
Zero Emission Hotel Mode
Il capitolo chiave è l’energia. Pacchi Li-ion ad alta densità, gestione termica dedicata e conversione AC/DC consentono una prolungata modalità “Hotel Zero Emission”: climatizzazione, luci, entertainment e utenze di servizio attivi per molte ore senza generatori. L’hard-top fotovoltaico (potenza utile ai carichi leggeri e al mantenimento) prolunga la finestra “silent” e riduce i cicli di ricarica.
Power Management System
Il PMS prioritizza i carichi e orchestra le fonti (banchina, generatori, batterie, fotovoltaico). Profili preimpostati modulano la curva di assorbimento e attivano logiche di load shedding eleganti (mai percepibili dagli ospiti). Meno ore di generatore significano meno CO₂, meno rumore, più qualità della vita a bordo.
Predisposizione ibrida
La barca nasce Hybrid-Ready: architettura elettrica predisposta per moduli propulsivi a basso impatto nella manovra e nei transiti regolamentati. L’obiettivo non è l’elettrico “dimostrativo”, ma l’elettrificazione delle fasi a basso carico dove il ritorno d’uso è reale (porto, rada, aree sensibili).
Vivere a bordo: clima, acustica, flussi
Il comfort è una disciplina: temperatura, umidità, rumore, luce e flussi. L’HVAC multizona regola temperatura e umidità separatamente; la filtrazione avanzata (anche HEPA, su richiesta) migliora la qualità dell’aria in climi caldi/umidi. La rumorosità notturna in cabina si tiene su valori “residenziali” grazie a isolamento multilivello e a percorsi impiantistici studiati. I flussi separano equipaggio e ospiti: cucina, cambusa e locali tecnici sono collegati da passaggi service che non interferiscono con le aree nobili.

L’acqua dolce è garantita da desalinizzatori a basso assorbimento; i serbatoi sono dimensionati per lunghe soste. Le superfici di calpestio in teak offrono grip senza sacrificare la sensazione tattile; la manutenzione è semplificata da finiture protette UV.
Prove in mare e percezione al timone
Alla ruota l’INFYNITO 80 comunica linearità. L’innesco della semi-planata è dolce, la barca si “appoggia” senza cambi di voce meccanica. Il timone ha una prima risposta pronta e una progressione che non spaventa: utile quando i turni di guardia sono lunghi. Con onda di prua corta, la prua piena e la V moderata assorbono gli impatti; con traverso fastidioso, gli stabilizzatori fanno la differenza, portando il rollio su valori “domestici”.
Mercato, concorrenza e posizionamento
Il perimetro competitivo
- Azimut Magellano 80: grande efficienza a regimi dislocanti, filosofia crossover spinta.
- Sanlorenzo SD90: impostazione “mini-nave”, interni molto caratterizzati, marcatamente displacement/semi-displacement.
- Princess Y85: più accentuato orientamento alla velocità di punta, meno focalizzato sulla silent-life estesa.
L’INFYNITO 80 trova spazio nella nicchia di chi desidera autonomia reale, comfort acustico e fruibilità in quattro stagioni. Il listino si colloca nella fascia “upper” del segmento (ordine di grandezza tra 4 e 5 milioni di euro a seconda di motori, impianti energia, finiture), con tenuta del valore favorita da rete post-vendita capillare e brand equity consolidata.
Clientela target
- Armatori privati con programma misto: crociere familiari, traversate stagionali e uso residenziale.
- Charter premium orientati al benessere sensoriale (basso rumore, aria pulita, spazi outdoor protetti).
- Corporate hospitality per eventi e relazioni, dove affidabilità tecnica e immagine sostenibile sono strategiche.

Sicurezza, normative, gestione
La barca rispetta i requisiti della categoria di navigazione con compartimentazione coerente, paratie stagne, impianti antincendio fissi in sala macchine, estintori portatili e pompe di sentina ridondate. Le vie di fuga sono disegnate “human-centered”: gradini regolari, corrimani continui, illuminazione di emergenza. L’impiantistica è tracciata: ogni utenza critica ha identificazione univoca e procedure di lockout/tagout per interventi sicuri.
Dal lato gestionale: manualistica digitale, log di bordo automatizzati, telemetria per trend di temperatura/pressione/vibrazioni. Il comandante può impostare soglie e ricevere alert prima che il problema diventi fermo barca. La rete di assistenza del gruppo garantisce disponibilità ricambi e tempi di risposta compatibili con alta stagione charter.
Innovazione e ricerca: una piattaforma aperta
INFYNITO è un programma prima che un modello. Nei prossimi cicli di vita, l’integrazione tra storage, HVAC ad alta efficienza, impianti DC e pannelli fotovoltaici crescerà in modo organico. La predisposizione ibrida permette di elettrificare le fasi a basso carico con vantaggi concreti; software predittivi ottimizzeranno rotta/consumi in base a sea state e profilo carichi. La barca è pensata per upgrade in esercizio, prolungando la finestra di attualità tecnologica.
Esperienza d’uso: scenari consigliati
Itinerari e stagionalità
Mediterraneo con spalle stagionali estese: primavere ventilate e autunni miti sono il terreno ideale dell’INFYNITO 80. Il ponte superiore protetto e le schermature integrate ampliano l’uso degli esterni; l’HVAC efficiente regola microclimi senza sprechi. Caraibi e isole atlantiche beneficiano della modalità silent in rada notturna: generatori spenti, solo il fruscio dell’acqua contro la piattaforma.
Manutenzione predittiva
Impostare soglie a trend, non a istantanei: una pompa che richiede un ampere in più a parità di portata è un segnale; una vibrazione fuori banda su un supporto è un altro. Intervenire “prima” costa meno e non interrompe la stagione.
Design, storytelling e percezione del lusso
Il lusso non è la somma di marmi e cromature: è tempo di qualità. L’INFYNITO 80 traduce questa idea in scelte concrete: silenzio, luce naturale, superfici calde ma tecniche, percorsi intuitivi. La finitura è sobria e ricercata: metalli satinati che non riflettono e non “scaldano” alla vista, legni chiari che amplificano la luminosità, pelli trattate per resistere all’ambiente salino senza perdere tattilità. La barca non urla, convince.

Analisi comparativa: come leggere le differenze
Vs Azimut Magellano 80
Magellano eccelle a regimi dislocanti puri: percorrenze estremamente efficienti e un DNA crossover marcato. INFYNITO privilegia un mix in cui la vita a bordo in silenzio (hotel mode estesa) pesa quanto la rotta; l’integrazione energetica e la protezione stagionale del ponte superiore sono più centrali nella proposta Ferretti.
Vs Sanlorenzo SD90
SD90 interpreta la scala “mini-nave” con interni molto narrativi e una spiccata identità formale. INFYNITO propone un linguaggio più funzionalista, meno iconico e più usability-driven, con attenzione maniacale alla riduzione del rumore e alla gestione dei carichi energetici.
Vs Princess Y85
Y85 è più vicino, per impostazione, al tradizionale fly performante: velocità massime superiori, ma meno orientamento a longa sosta in silent. INFYNITO, pur non rinunciando alla brillantezza, mette al centro l’esperienza di permanenza (clima, luce, acustica) e l’uso degli esterni in stagioni estese.
Approfondimento fotografico



Scheda tecnica ragionata
- Modello: Ferretti Yachts INFYNITO 80
- Tipologia: motoryacht semi-dislocante, focus long-range e silent-living
- Architettura navale: V moderata a prua, volumi poppa portanti, ottimizzazione CFD
- Dimensioni: LOA ~23,7 m; baglio ~6,3 m; pescaggio ~1,8 m
- Costruzione: compositi infusi, carbonio selettivo, processi a basse emissioni
- Motorizzazioni: 2× MAN V12 ~1200 hp / 2× MAN V8 ~1000 hp
- Trasmissione: linee d’asse, eliche ottimizzate e bilanciate dinamicamente
- Velocità: max ~21–24 kn; crociera 14–18 kn in funzione del pacchetto
- Autonomia: >1000 nm a regimi dislocanti (scenario medio)
- Stabilizzazione: giroscopi e/o pinne attive, bow/stern thruster
- Domotica: gestione centralizzata HVAC, luci, ombreggiature, antincendio, sentine
- Elettronica: glass cockpit, radar doppler, autopilota adattivo, thermal camera
- Energia: Li-ion packs, hard-top fotovoltaico, Hotel Zero Emission
Guida rapida per l’armatore e il comandante
- Assetto: gestione carburante per mantenere il baricentro entro l’inviluppo; tender e toys caricati per non alterare il trim.
- Energia: usare profili preimpostati (Day/Anchor/Night) e programmare ricariche opportunistiche quando l’hard-top produce.
- Manutenzione: leggere i trend (non i picchi): un cambio lento di vibrazione/assorbimento anticipa il guasto.
- Comfort: in climi umidi, impostare l’HVAC sulla umidità relativa target più che sulla temperatura pura.
- Porti e rade: virtual anchor per soste brevi e sensibili; ancora tradizionale per notti con swing e corrente.
Video
Perché INFYNITO 80 oggi
Il mercato premia la qualità del tempo più della velocità assoluta. L’INFYNITO 80 interpreta questa tendenza con una piattaforma tecnica coerente: carena che lavora nelle velocità realmente usate, impianti che consentono ore di vita in silenzio, interni che non “arredano” soltanto ma proteggono dal rumore e dalla fatica. È uno yacht concepito per stare a bordo più a lungo, meglio, con un’impronta ambientale ridotta nel quotidiano delle crociere reali.
Conclusioni
Se dovessimo condensare l’INFYNITO 80 in quattro parole, sceglieremmo: equilibrio, autonomia, silenzio, fruibilità. Equilibrio nelle scelte di carena e proporzioni; autonomia come capacità di gestire l’energia e i consumi; silenzio come vero lusso contemporaneo; fruibilità come grammatica degli spazi, interni ed esterni, durante tutto l’anno. Non è un 24 metri che ambisce a impressionare di colpo: preferisce convincere sul medio periodo, grazie a decisioni tecniche che pagano nella vita di bordo. Per chi crede che navigare sia, prima di tutto, abitare il mare, è un riferimento solido e maturo.


