Pershing 140, l’essenza del potere sull’acqua | Eleganza ingegneristica e anima sportiva

Quando una barca diventa manifesto, smette di essere soltanto un mezzo per spostarsi sull’acqua e si trasforma in un oggetto culturale. Il Pershing 140 appartiene a questa ristretta élite. È l’ammiraglia della casa marchigiana, un superyacht planante che sintetizza decenni di ricerca su idrodinamica, materiali leggeri, propulsioni ad alte prestazioni e comfort vibro–acustico. Con i suoi circa 43,30 metri di lunghezza e la costruzione in lega di alluminio, rappresenta un passo evolutivo che ridefinisce il concetto di yacht sportivo “mega–scale”. Questo articolo ne indaga l’essenza: dalla filosofia del cantiere alla struttura navale, dai sistemi di bordo al design, per arrivare alle prestazioni reali, al posizionamento competitivo e alle prospettive future.

Il cantiere Pershing: storia, visione e reputazione

Pershing Yachts nasce nelle Marche a metà anni Ottanta con un’idea netta: portare nel mondo dello yachting l’adrenalina e la precisione di una gran turismo su ruote. Fin dall’inizio, il design di Fulvio De Simoni imprime un carattere inconfondibile: fiancate tese, prese d’aria scultoree, prua affilata, parabrezza avvolgenti. Non è estetica fine a sé stessa: sono scelte che parlano di flussi, pressioni, portanza e controllo. Con l’ingresso nel Ferretti Group, il marchio guadagna massa critica industriale: R&D centralizzata, vasche di prova, laboratori materiali, software di CFD e FEM. Il Superyacht Yard di Ancona diventa la “cattedrale” dove si realizzano gli scafi sopra i 40 metri. È qui che vede la luce il 140, primo Pershing full–aluminium, massima espressione dell’identità del brand.

Pershing 140 – pershing-yacht.com

La reputazione di Pershing si fonda su un triangolo chiaro: affidabilità meccanica (layout impiantistico rigoroso, componentistica di fascia alta, ridondanze), prestazioni (carene plananti veloci, trasmissioni evolute) e qualità percepita (finiture, comfort, ergonomia). Il 140 eleva tutti e tre i vertici, facendo da ponte tra la tradizione corsaiola del marchio e l’universo dei megayacht custom.

Architettura navale: dimensioni, struttura e carena

Misure principali e geometrie

Il baglio massimo è di circa 8,55 metri, il pescaggio operativo intorno ai 2,10 metri, il dislocamento a pieno carico nell’ordine delle 250 tonnellate. L’architettura è planante con carena a V profonda, ottimizzata attraverso iterazioni CFD e campagne in vasca. L’angolo di deadrise e la forma delle sezioni sono studiati per mantenere portanza e comfort sul mosso, limitando impatti e spray. La volumetria distribuisce i pesi in basso e verso il centro barca, con vantaggi su assetto, pitch e roll. Le murate alte proteggono le aree esterne, mentre i passavanti sono concepiti per percorsi separati equipaggio–ospiti.

Struttura in lega leggera: perché alluminio

Il 140 è costruito in lega di alluminio 5083/5383, materiale con elevato rapporto resistenza/peso, ottima lavorabilità e completa riciclabilità. L’alluminio consente una rigidità torsionale superiore e, a parità di robustezza, una massa inferiore rispetto al composito stratificato su questa scala. Saldature a penetrazione, controlli non distruttivi (ultrasuoni/radiografie), cicli anticorrosivi e vernici poliuretaniche proteggono le superfici e prolungano la vita utile. Strutturalmente, longheroni e paratie formano una “gabbia” tridimensionale che diffonde gli sforzi, mentre i giunti di disaccoppiamento isolano vibrazioni e rumore.

Pershing 140 – pershing-yacht.com

Progettazione assistita: FEM, CFD e validazione fisica

Il progetto è stato sviluppato con FEM per verificare gli stress su scafo e sovrastruttura, individuando hot–spot e irrigidimenti mirati. Parallelamente, la CFD ha guidato la definizione delle superfici immerse (chine, pattini, dead rise variabile) e della relazione tra getto waterjet e scafo. I dati virtuali sono stati corroborati da scale model in vasca e da sea trial progressivi su prototipi, perfezionando l’assetto e la risposta dinamica.

Propulsione e trasmissione: quadrupli waterjet, 10.400 cavalli gestiti con finezza

Il cuore del 140 è una quadrupla motorizzazione MTU 16V 2000 M96L (circa 2.600 hp ciascuno) accoppiata a quattro waterjet KaMeWa / Rolls–Royce. La potenza installata raggiunge ~10.400 hp, orchestrata da una gestione elettronica che sincronizza i regimi e modula la spinta su ogni getto. L’adozione dei waterjet porta benefici cruciali:

  • Manovrabilità: joystick con movimenti combinati (traslazioni/rotazioni) per ormeggi chirurgici.
  • Sicurezza: assenza di eliche e appendici sporgenti; pescaggio contenuto.
  • Comfort: vibrazioni ridotte, rumorosità più bassa, risposta lineare.
  • Prestazioni: accelerazioni piene e frenata rapida con inversione di spinta.

La velocità massima è nell’ordine dei 38 nodi (in configurazione ottimale), la crociera veloce intorno ai 35 nodi. A regime di trasferimento economico, l’autonomia può spingersi fino a ~1.400 nm. Indicativamente, intorno ai 30 nodi, il consumo complessivo si attesta sui ~900 l/h (variabile con mare, vento, carico, tarature).

Pershing 140 – prua – pershing-yacht.com

Gestione assetto e energia

Flap automatici e controllo d’assetto mantengono orizzonte e trim stabili quando la barca accelera o incontra onda. L’energy management dei generatori evita cicli “a vuoto”, abbassando consumi e rumorosità di fondo. Il cablaggio elettrico segue standard aeronautici: marcatura, tracciabilità, ridondanza fisica dei quadri e UPS per i carichi critici (navigazione, comunicazioni, sicurezza).

Sistemi di bordo: elettronica, domotica e ridondanze

La plancia è full–glass con display multi–touch ad alta luminosità. La suite di navigazione include radar doppi, GPS, autopilota, AIS, sensori meteo e visione notturna. Il sistema di supervisione (EasySet) centralizza motori, waterjet, flap, generatori, HVAC, illuminazione, allarmi e livello serbatoi. Sulla rete dati, dorsali ridondate e VLAN separano i domini (navigazione, automazione, infotainment), così da circoscrivere eventuali guasti o vulnerabilità.

La domotica gestisce scenari luce, tende, climatizzazione a zone, sistemi AV multiroom, privacy glass (dove richiesto). Interfacce da tablet/smartphone replicano i controlli con profili utente differenziati (armatore, comandante, hostess). L’impiantistica idraulica – acqua dolce, grigie, nere – è monitorata in tempo reale; antincendio fisso in sala macchine e rivelazione fumi multisensore coprono i compartimenti vitali.

Pershing 140 – plancia – pershing-yacht.com

Comfort dinamico: stabilizzazione, acustica, microclima

La stabilizzazione combina pinne attive e giroscopi per ridurre rollio in marcia e all’ancora (Zero Speed). Il comfort acustico nasce da tre strati: sorgente (supporti elastici su motori/jet), struttura (disaccoppiamenti, pannelli sandwich), ambiente (rivestimenti fonoassorbenti). La climatizzazione zonale impiega compressori ad alta efficienza, canalizzazioni ottimizzate e controlli digitali per ottenere temperature stabili con bassa rumorosità. L’obiettivo è semplice: a 30–35 nodi si deve conversare a voce naturale nel salone e riposare in cabina senza percepire risonanze.

Design, architettura degli spazi e layout

Esterni: forma che lavora

Le superfici tese del 140 non sono mero stile: incanalano aria, rompono turbolenze, deviano spray. Il beach club è la firma scenica: si apre su tre lati grazie a terrazze idrauliche e alla piattaforma poppiera, diventando una spiaggia privata di oltre 80 m². La concezione separa i flussi: varo/alaggio tender e toys sono indipendenti dal passaggio ospiti, così la vivibilità non si interrompe durante le operazioni.

A prua, il bow lounge è scavato e protetto; a centro barca il main deck esterno ospita dining all’ombra; in alto, il sun deck offre timoneria ausiliaria, prendisole e opzioni come Jacuzzi. I passavanti sono ampi, i paramare alti e continui: sicurezza e comfort si leggono già nel modo in cui ci si muove a bordo.

Pershing 140 – poppa – pershing-yacht.com

Interni: quiet luxury e ergonomia

All’interno domina il quiet luxury: legni selezionati, pietre naturali, metalli satinati, pelli piene fiore. Il salone principale è un continuum vetrato con living e dining; la luce naturale “taglia” l’ambiente e lo dilata. La suite armatoriale sul ponte principale sfrutta il baglio pieno: area notte, lounge, grande bagno in pietra e doppia cabina armadio. Sul ponte inferiore, quattro cabine ospiti en suite (VIP, matrimoniali o twin a scelta) replicano la logica di comfort e personalizzazione.

La sky lounge al ponte superiore è un “jolly” progettuale: cinema immersivo, studiolo, club privato o osservatorio panoramico. La galley professionale, con percorsi equipaggio separati, supporta un servizio fine–dining; lavanderia e magazzini sono dimensionati per stagioni charter senza compromessi. Ogni accesso tecnico è pensato per la manutenibilità: pannelli apribili, cielini ispezionabili, percorsi dei cavi razionali.

Layout

Pershing 140 – ponte principale – pershing-yacht.com
Pershing 140 – ponte inferiore – pershing-yacht.com

Innovazione e sostenibilità

Tre assi guida la ricerca: efficienza energetica, digitalizzazione, ibridazione. L’alluminio è una scelta “virtuosa” per riciclabilità e durata; la carena ottimizzata abbassa le potenze necessarie a parità di velocità; i generatori lavorano su mappe che limitano gli sprechi. Il digital twin dei principali impianti abilita manutenzione predittiva (tendenze vibrazioni, temperature, consumi), con report utili a comandante e cantiere. La predisposizione hybrid–ready consente, su richiesta e in evoluzione di gamma, l’integrazione di moduli elettrificati per manovre, rada o hotel load notturno.

Vita a bordo: luce, suono, privacy, ritmo

Vivere il 140 significa sperimentare un microclima controllato, un’acustica attutita e una gestione della luce che accompagna i momenti della giornata. Scene preimpostate (colazione, day cruise, cocktail, cinema, notte) trasformano gli ambienti senza spostare arredi. Le tessiture dei materiali sono scelte per invitare al tatto, i contrasti lucido/opaco orchestrano il colpo d’occhio. La privacy è costruita su percorsi separati e porte a tenuta; le cabine sono bozzoli di quiete anche in trasferimento veloce.

Prestazioni in navigazione: prove e feedback

Il 140 mostra una coerenza dinamica rara: ciò che promette da fermo si ritrova in corsa. Accelerazione piena ma composta; virate con trasferimenti di carico progressivi; passaggio sull’onda asciutto e controllato. A circa 35 nodi si parla a voce naturale nel salone; sul fly si percepisce un fruscio ordinato, non vortici casuali. In porto, l’inversione dei getti consente frenate efficaci e posizionamenti millimetrici, preziosi con vento traverso o in marina affollati.

Pershing 140 – plancetta superiore – pershing-yacht.com

Mercato e concorrenza

Posizionamento, prezzo, tempi

Il Pershing 140 presidia il segmento dei superyacht plananti con un prezzo di partenza che si colloca tipicamente sopra i 25 milioni di euro (in funzione di allestimenti e personalizzazione). La costruzione, su slot dedicati, richiede circa 24 mesi dalla firma, con ampio spazio a scelte di layout, finiture e dotazioni. È un bene scarso per definizione, destinato ad armatori che cercano un oggetto identitario e “driver–oriented”.

Competitor diretti e confronto tecnico

  • AB 142 (AB Yachts) – Filosofia compositi ad altissima leggerezza e velocità. Eccelle nel rapporto peso/potenza; il 140 risponde con alluminio, comfort vibro–acustico superiore e un ecosistema Pershing (stile, guida, identità).
  • Mangusta 165 REV (Overmarine) – Grande volumetria e liveability. Punta su comfort “resort”. Il 140 conserva un DNA corsaiolo più marcato, con beach club attivo e guida più “GT”.
  • ISA Sportivo 141 – Eleganza classica, orientamento cruiser. In confronto, Pershing enfatizza dinamismo formale e feeling di conduzione da gran turismo nautica.

La combinazione unica di quadrupli waterjet, piattaforma full–aluminium e design iconico colloca il 140 in una nicchia sua: yacht sportivo di rappresentanza, capace di sensazioni di guida proprie di barche più piccole ma con ospitalità da superyacht.

Clientela target

Il cliente tipico è un armatore privato internazionale con esperienza e sensibilità per la guida, spesso con background in auto GT, aviazione o motorsport. Il modello è ricercato anche da charter di lusso high–performance, dove velocità, estetica e beach club trasformabile sono driver forti di prenotazione.

Pershing 140 – beach club a prua – pershing-yacht.com

Riconoscimenti e fiere

Dalle ribalte di Cannes, Monaco Yacht Show e Fort Lauderdale sono arrivati riconoscimenti per exterior design, innovazione e qualità costruttiva. Premi e shortlist internazionali hanno sottolineato la maturità del progetto e la sua capacità di fare scuola nel segmento sportivo oltre i 40 metri. Al di là dei trofei, contano due indicatori: domanda stabile e tenuta di valore in second–hand, effetto della forte desiderabilità del brand.

Prospettive future: l’ammiraglia come piattaforma

Il Pershing 140 è una piattaforma tecnologica che già informa i futuri sviluppi: scaling verso misure superiori, predisposizione a ibridazione e incremento del digital twin per service e manutenzione. L’asse strategico è la prestazione consapevole: più efficienza, meno rumore, più controllo, stessi brividi in conduzione.

Approfondimento iconografico

Pershing 140 – pershing-yacht.com
Pershing 140 – pozzetto – pershing-yacht.com
Pershing 140 – cabina armatoriale – pershing-yacht.com
Pershing 140 – bagno – pershing-yacht.com
Pershing 140 – cambusa – pershing-yacht.com
Pershing 140 – salone – pershing-yacht.com

Scheda tecnica riassuntiva

  • Modello: Pershing 140
  • Cantiere: Pershing Yachts (Ferretti Group) – costruzione presso Superyacht Yard di Ancona
  • Progetto / Design: Fulvio De Simoni Yacht Design & Centro Stile Ferretti Group
  • Categoria: Superyacht planante in alluminio (full–aluminium)
  • Dimensioni principali: LOA ~43,30 m; Baglio ~8,55 m; Pescaggio ~2,10 m
  • Dislocamento a pieno carico: ~250 t (indicativo, variabile per configurazione)
  • Carena: V profonda ottimizzata CFD; pattini e chine per portanza e controllo spray
  • Materiali: scafo/sovrastruttura in lega 5083/5383; vernici poliuretaniche multi–strato
  • Struttura: longheroni e paratie con saldature a penetrazione; verifiche NDT; giunti di disaccoppiamento
  • Motori: 4 × MTU 16V 2000 M96L (~2.600 hp cad.)
  • Propulsione: 4 × waterjet KaMeWa / Rolls–Royce
  • Potenza installata: ~10.400 hp
  • Velocità massima: fino a ~38 kn (configurazione ottimale)
  • Velocità di crociera: ~35 kn
  • Autonomia: fino a ~1.400 nm a regime economico
  • Consumi indicativi: ~900 l/h a ~30 kn (dipende da mare, vento, carico, tarature)
  • Serbatoi: carburante ad alta capacità in alluminio; acqua dolce con desalinizzazione
  • Impianti: generatori gemellati; HVAC zonale; quadri elettrici ridondati; UPS per carichi critici
  • Elettronica: plancia full–glass; radar doppi; AIS; visione notturna; autopilota
  • Domotica: EasySet per luci, clima, AV, schermature, monitoraggio impianti (tablet/smartphone)
  • Stabilizzazione: pinne attive + giroscopi; funzione Zero Speed all’ancora

Note: i valori sono indicativi e dipendono da configurazione, carichi e condizioni meteomarine. Le prestazioni reali variano in funzione della taratura degli impianti e del profilo d’uso.

Video

Conclusioni: perché il Pershing 140 è un benchmark

Il Pershing 140 unisce tre qualità raramente coesistenti su questa scala: sensazioni di guida autentiche, ospitalità da superyacht e ingegneria leggera che traduce la potenza in controllo. L’alluminio dà forma a una struttura solida e “silenziosa”; i waterjet consegnano precisione e agilità; il design rende manifesto tutto questo in linee che hanno già fatto scuola. Non è un 43 metri “veloce” qualunque: è il punto di riferimento per chi vuole vivere il mare alla maniera Pershing – con il brivido della velocità e la calma del lusso intelligente.

Riferimenti tecnici e redazionali: comunicati e schede del cantiere, documentazione impiantistica, letteratura specialistica su carene plananti e sistemi waterjet, feedback di capitani e periti del segmento >40 m.