Riva incarna un’idea di nautica dove l’arte del dettaglio incontra un metodo industriale rigoroso. Inserito nell’ecosistema Ferretti Group, il brand opera con processi standardizzati, controlli metrologici puntuali e una catena logistica che tutela l’omogeneità qualitativa dal laminatoio al varo. La collaborazione con Officina Italiana Design rappresenta un asse creativo stabile: il risultato è una grammatica formale riconoscibile, capace di evolvere senza perdere i tratti che hanno reso Riva un’icona. All’interno di questo quadro nasce il 112’ Dolcevita Super New, un progetto che aggiorna proporzioni, superfici vetrate e flussi funzionali rispetto alla sua versione precedente.
La produzione delle unità in questa taglia si concentra nel polo spezzino del gruppo, una struttura che integra officine, banchi di assemblaggio e aree test per sistemi elettrici, idrici e HVAC. La logica è quella della “qualità ripetibile”: ogni componente critico è tracciato, le tolleranze sono definite in fase di engineering, le riparazioni e gli interventi post-vendita vengono semplificati da una documentazione tecnica omogenea. In sintesi, il cantiere propone un bene di lusso con mentalità da industria avanzata.

Inquadramento tecnico del modello
Il 112’ Dolcevita Super New è un flybridge planante di grande respiro, concepito per unire velocità di trasferimento, silenziosità strutturale e spazi conviviali a bordo. Il progetto impiega una carena a pattini calibrati con uscite d’acqua pulite, pensata per mantenere un assetto neutro al crescere del carico. La sovrastruttura, leggera e affusolata, tende a “sparire” visivamente grazie alla sequenza di vetrate a tutta altezza e al trattamento scuro dei montanti: il profilo risulta filante, con un rapporto tra pieni e vuoti che enfatizza l’effetto di alleggerimento ottico.
Il concept concentra l’attenzione su tre fronti: efficienza di crociera, comfort percepito e facilità d’uso. L’integrazione dei sistemi di navigazione e domotica riduce la complessità operativa per l’equipaggio; la stabilizzazione selezionabile (pinne o giroscopi) consente di adattare la risposta dinamica alle condizioni del mare; la gestione energetica ottimizza l’impiego dei gruppi elettrogeni per contenere vibrazioni e rumorosità irradiata.
Specifiche e architettura navale
Geometrie principali e volumi
- Lunghezza fuori tutto: circa 34,4 metri.
- Baglio massimo: poco oltre 7,2 metri.
- Pescaggio operativo: intorno a 2,1 metri.
- Dislocamento: compreso, a seconda dell’allestimento, tra ~130 e ~150 tonnellate.
- Capacità serbatoi: carburante nell’ordine dei 15.000 litri; acqua dolce circa 3.000 litri.
La carena mostra sezioni con angoli di deadrise che sostengono la penetrazione sull’onda corta senza colpi secchi. I pattini, disposti per favorire il sostentamento progressivo, limitano gli spruzzi alle andature sostenute. Le linee a poppa, con ingressi dolci, promuovono il distacco laminare del flusso e, di conseguenza, consumi più prevedibili nella zona di crociera. La centratura delle masse — motori, riduttori, gruppi, serbatoi — è studiata per ridurre i momenti di beccheggio e tangaggio, migliorando la prontezza del governo e la stabilità di rotta.

Materiali, stratigrafie e protezioni
Scafo e sovrastruttura impiegano compositi avanzati con anime a densità differenziata nelle zone a sandwich. Il disegno delle stratigrafie varia in funzione delle sollecitazioni previste: attorno a portellerie, finestrature e basi motori sono previsti rinforzi localizzati; negli attraversamenti di impianti si adottano soluzioni anti-sfregamento e barriere al fuoco dove richiesto. Le vetrate sono stratificate con intercalari a bassa emissività per limitare i carichi sul condizionamento e contenere l’abbagliamento. Gli interni privilegiano legni selezionati, pelli trattate e acciai satinati, con pannellature fonoassorbenti integrate dietro le contropareti per tagliare frequenze tipiche di riduttori e appendici idrodinamiche.
Gruppo propulsivo e trasmissioni
- Motori: doppia installazione V16 MTU della serie 2000 nella taratura ad alte prestazioni, con potenza nell’intorno dei 2.600 hp per lato.
- Linee d’asse: riduttori marini con rapporti ottimizzati per la crociera veloce; eliche a passo fisso ad alto rendimento con profili selezionati per contenere cavitazione.
- Trattamento emissioni: predisposizione per sistemi di riduzione catalitica selettiva (SCR) per l’abbattimento degli NOx, utile in scenari regolatori più severi.
La mappatura dei V16 privilegia un’erogazione elastica e lineare, con coppia disponibile nelle fasce di utilizzo tipiche. L’impianto di raffreddamento è dimensionato per garantire margini termici anche in climi caldi; i supporti elastici e i giunti sulle linee di trasmissione mitigano vibrazioni trasmissibili alle superfici abitate.

Prestazioni e profilo energetico
- Punte di velocità: nell’ordine dei 25–26 nodi, a seconda di carichi e mare.
- Crociera consigliata: intorno ai 22–23 nodi, con equilibrio tra consumi e comfort.
- Raggio d’azione: qualche centinaio di miglia in crociera, variabile per allestimenti e riserve operative.
La curva potenza–resistenza del 112’ evidenzia un comportamento progressivo al superamento dell’hump: la transizione al piano è dolce e priva di buchi d’erogazione. In termini di energia, la gestione coordinata di motori, generatori e impianti HVAC permette di ridurre rumorosità di fondo e vibrazioni a bordo. Il risultato è un ambiente abitativo più quieto e meno affaticante nelle tratte prolungate.
Impianti e sistemi: navigazione, domotica, stabilità
- Plancia integrata: strumentazione duplicata su main deck e flybridge, con radar in ridondanza, ecoscandagli evoluti e cartografia elettronica di ultima generazione.
- Manovra assistita: joystick con logiche di integrazione su thruster di prua e di poppa, telecamere a copertura perimetrale e assistenza all’ormeggio in spazi ridotti.
- Stabilizzazione: pinne attive o giroscopi a scelta; funzionamento sia underway sia at anchor per contenere rollio residuo.
- Domotica: scenari luce/clima/audio richiamabili, oscuranti elettrici, rete dati interna per streaming e telelavoro, monitoraggio consumi in tempo reale.
- HVAC e idrico: climatizzazione zonale ad alta efficienza, dissalatori dimensionati per uso intensivo, trattamento acustico della sala macchine con rivestimenti tecnici.
L’idea-chiave è la riduzione delle frizioni d’uso: ogni funzione ricorrente è accessibile, ripetibile e, quando possibile, automatizzata, in modo da alleggerire le routine dell’equipaggio e migliorare l’autonomia operativa.

Progetto degli spazi e linguaggio estetico
Main deck e percorsi funzionali
Il ponte principale si sviluppa come un salone continuo, percepito a tutta larghezza grazie alla trasparenza delle vetrate. La distribuzione dei mobili favorisce percorsi intuitivi e visuali profonde verso poppa; l’assenza di ostacoli consente un flusso naturale tra living, zona pranzo e aree esterne. Le superfici riflettenti, usate con misura, amplificano la luminosità senza introdurre abbagli. Ogni passaggio è stato studiato per garantire altezze utili generose e maniglioni integrati, sempre raggiungibili anche con barca in movimento.

Ponte inferiore e zona notte ospiti
La cabina dell’armatore gode di un affaccio privilegiato e di un pacchetto di isolamento che riduce il trasferimento di vibrazioni strutturali. Al ponte inferiore, le cabine ospiti sono quattro, tutte en suite: tre matrimoniali e una convertibile a layout twin, così da modulare la ricettività in base alla composizione del gruppo. L’illuminazione indiretta a LED e le finiture tessili con proprietà fonoassorbenti aumentano il comfort notturno. La privacy è favorita da percorsi dell’equipaggio separati, così che i servizi di bordo non interferiscano con la fruizione degli spazi privati.

Aree esterne e beach club
Il flybridge accoglie pranzo all’aperto, bar attrezzato e solarium; il tendalino o hardtop apribile modula ombreggiamento e ventilazione. A prua una lounge ribassata protegge dal vento apparente e diventa un salotto aggiuntivo per momenti di navigazione o sosta. A poppa, il beach club integra una piattaforma bagno ampia e piani “a filo acqua” per la gestione di tender e water toys. La sicurezza in alaggio è garantita da corrimani e superfici antisdrucciolo tecniche; la logistica di varo/alaggio risulta lineare e rapida.

Ricerca, innovazione e sicurezza
Efficienza, emissioni e sviluppo digitale
Il progetto adotta una logica di alleggerimento ragionato: dove i carichi sono inferiori, si impiegano anime a densità contenuta; dove servono inerzia e robustezza, le stratigrafie si ispessiscono. L’uso di vetri a bassa emissività mitiga il calore in ingresso, riducendo la potenza necessaria per la climatizzazione. Sul fronte emissioni, la predisposizione per SCR allinea l’unità a scenari normativi evolutivi senza compromettere la reattività della spinta. La modellazione CFD è stata impiegata per ottimizzare il flusso d’aria attorno a sovrastruttura e arredi esterni, livellando turbolenze e contribuendo a un comfort sonoro migliore a velocità di crociera.
Stabilità dinamica e dispositivi di protezione
La combinazione di pinne e giroscopi, quando installata, permette di scegliere l’assetto più adatto alle condizioni: in trasferimenti lunghi si privilegia il consumo, all’ancora si massimizza il comfort. La sicurezza antincendio si affida a compartimentazioni, materiali autoestinguenti dove opportuno e sistemi di rilevazione; le vie di fuga sono tracciate e segnalate per garantire tempi di evacuazione rapidi. L’impiantistica segue criteri di ridondanza: dove una funzione è critica, esiste un back-up che consente di proseguire la missione o di rientrare in porto in serenità.
Esperienza in navigazione e gestione operativa
Feedback al timone e comfort acustico
La risposta al timone è pronta ma mai nervosa: la barca mantiene un tracciato pulito anche quando il mare incrocia al mascone. L’elasticità della spinta, unita alla progressività dell’assetto, regala passaggi sul mosso equilibrati. La rumorosità percepita negli ambienti principali rimane su livelli coerenti con la fascia premium: si parla con tono naturale sia in salone sia nella suite armatoriale. Laddove la superficie vetrata potrebbe introdurre riverberi, le schermature e i trattamenti fonoassorbenti attenuano le riflessioni sonore.

Manovre e vita di bordo
In porto, il sistema di ausilio alle manovre consente movimenti centimetrati, mentre le telecamere periferiche riducono gli angoli ciechi in accosti affollati. Le procedure d’ormeggio sono semplificate a beneficio dei tempi e della sicurezza. In crociera, la gestione dei flussi tra equipaggio e ospiti mantiene le operazioni di servizio invisibili: cambuse, lavanderia e aree tecniche sono collegate in modo da non interferire con le zone giorno. L’insieme di questi accorgimenti si traduce in una quotidianità fluida e prevedibile.
Analisi di mercato e cornice competitiva
Posizionamento e valore percepito
Il 112’ Dolcevita Super presidia l’area dei flybridge plananti intorno ai 34 metri, dove il cliente ricerca un mix di marchio forte, qualità percepita elevata e prestazioni convincenti. L’offerta Riva aggiunge una riconoscibilità stilistica che migliora desiderabilità e tenuta del valore nel tempo. Gli optional — dalla stabilizzazione alle personalizzazioni degli interni — consentono di cucire l’unità sul profilo dell’armatore, mantenendo una base tecnica consolidata e facilmente manutenibile nella rete del gruppo.
Concorrenza diretta e differenze funzionali
- Azimut nella fascia 32–36 m: forte accento lifestyle, con notevole lavoro su terrazze e aperture laterali.
- Princess 35 m/Y95: approccio britannico alla comfort economy, grande attenzione alle esigenze dell’equipaggio.
- Sunseeker 100–120: taglio sportivo con beach club molto utilizzabile e velocità brillanti.
- Sanlorenzo SL106A/SL120A: sartorialità ed ergonomia seriale, studio dei percorsi e modularità d’arredo.
Il vantaggio competitivo del 112’ è nell’equilibrio: non spinge su un’unica leva, ma somma coerenza formale, qualità ingegneristica e usabilità quotidiana. Chi cerca un’icona che navighi davvero con comfort e senza complicazioni operative trova qui una risposta compiuta.
Clientele di riferimento
- Armatori privati che alternano rotte mediterranee a trasferimenti stagionali con equipaggio snello.
- Operatori charter focalizzati su gruppi familiari/corporate, con domanda di comfort acustico e beach club funzionale.
- Brand ed eventi che cercano una piattaforma rappresentativa per PR e hospitality di alto profilo.
Ergonomia, materiali e comfort sensoriale
Tattilità, luci e acustica
La percezione di qualità non deriva solo dall’estetica ma dalla somma di micro-dettagli: cerniere silenziose, scorrimenti morbidi, chiaroscuri controllati. La luce indiretta evita coni di abbagliamento e valorizza le texture. La palette cromatica predilige toni caldi con innesti metallici satinati, così da mantenere un ambiente sofisticato senza risultare freddo. I rivestimenti assorbono frequenze medie, quelle che più disturbano la conversazione; le porte allineano battute e guarnizioni per isolare gli ambienti senza “vuoti acustici”.
Organizzazione degli spazi e flussi di bordo
La progettazione considera la vita reale: percorsi larghi, spigoli smussati, corrimani sempre a portata. Le funzioni di servizio — dalla dispensa al locale lavanderia — si collocano in una dorsale invisibile ai passeggeri. Le altezze libere, generose per la categoria, riducono il senso di chiusura nei corridoi e migliorano la fruibilità. Nei bagni, superfici antiscivolo e ventilazione efficiente garantiscono utilizzo confortevole anche con equipaggio al lavoro.

Dotazioni, logistica e manutenzione
Impiantistica accessibile e cicli di servizio
I locali tecnici sono organizzati per interventi rapidi: passaggi cavi ordinati, valvole etichettate, spazi per manutenzione preventiva con accessi diretti ai componenti critici. Le parti soggette a usura hanno ricambi codificati e facilmente reperibili. La documentazione digitale facilita diagnosi e aggiornamenti software, riducendo tempi di fermo. La sala macchine, isolata e rivestita con materiali a elevato assorbimento, garantisce un ambiente di lavoro sicuro e meno rumoroso per il personale di bordo.
Energia di bordo e comfort climatico
La distribuzione elettrica prevede quadri sezionati e monitoraggio in continuo. Il condizionamento a zone si adatta all’occupazione reale degli ambienti, con risparmi misurabili sui consumi. L’aria trattata riduce umidità e odori, stabilizzando il microclima interno anche in giornate afose. In combinazione con i vetri selettivi, il carico termico scende e il generatore lavora in regime più favorevole, traducendosi in minori vibrazioni e rumorosità.
Approfondimento iconografico



Profilo economico e conservazione del valore
Nell’acquisto di yacht di questo livello contano marchio, liquida rivendibilità, rete di assistenza e reputazione tecnica. Il 112’ Dolcevita Super New beneficia di una combinazione favorevole: l’aura Riva, la piattaforma industriale del gruppo e la riconoscibilità del design. Questi fattori riducono il deprezzamento relativo rispetto a barche meno note, in particolare nelle prime stagioni. La manutenzione, pianificata su cicli prevedibili, incide in modo coerente con il segmento e trova supporto in una rete internazionale consolidata.
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Sintesi critica finale
Il 112’ Dolcevita Super New mette in scena un equilibrio raro tra ingegneria, comfort e stile. La carena planante lavora con progressività, il rumore strutturale è tenuto sotto controllo, la stabilizzazione selezionabile consente di tarare la risposta alle condizioni del giorno. A bordo, trasparenze ampie e percorsi fluidi costruiscono un’esperienza solare e rilassata; sotto pelle, materiali e stratigrafie mirate mantengono integrità e silenzio. Non c’è un unico elemento “wow” che cannibalizzi il resto: l’impressione è di un progetto in cui ogni sottosistema coopera con gli altri per consegnare una crociera veloce e poco faticosa.
Dal punto di vista competitivo, la proposta non rincorre effetti speciali effimeri ma consolida una personalità chiara: classe senza tempo, tecnologia dove serve, usabilità quotidiana. L’acquirente tipo è consapevole e orientato alla qualità percepita quanto a quella tecnica; pretende un brand di carattere e una barca che funzioni davvero in mare, non solo in banchina. In questo quadro, il 112’ si presenta come scelta razionale per chi ambisce a un 34 metri planante capace di coniugare trasferimenti rapidi, quiete di bordo e identità iconica. È una piattaforma matura, pronta a sostenere stagioni di navigazione intensa con stile e coerenza ingegneristica.


