L’Azimut Verve 42 è un 42 piedi a fuoribordo progettato per chi vuole prestazioni concrete senza rinunciare a una fruibilità da weekender premium. La sua identità tecnica ruota attorno alla carena SVVT sviluppata da Michael Peters, un disegno con gradini e tunnel ventilato che limita l’attrito idrodinamico e aumenta la portanza, permettendo velocità elevate con assetti prevedibili anche quando il mare è irregolare. L’accoppiata con tre fuoribordo Mercury di ultima generazione, una sovrastruttura alleggerita con fibre ad alto modulo e un layout “walk-around” attento all’ergonomia fanno del Verve 42 un prodotto pensato per chi guida davvero la barca e per chi a bordo desidera spazi intelligenti e un comfort misurabile.
Il cantiere: DNA industriale e credibilità sul mercato
Azimut Yachts: visione, continuità e rete
Azimut Yachts rappresenta un riferimento della cantieristica italiana per diffusione, capacità di innovazione e qualità percepita. La sua gamma copre i segmenti flybridge, sportivo e crossover, con una strategia che unisce industrializzazione dei processi e spinta progettuale su materiali compositi, contenimento dei pesi e efficienza hidrodinamica. La famiglia Verve è la risposta del brand al filone dei performance cruiser a fuoribordo: barche veloci, facili da condurre, con finiture di livello e un’attenzione particolare alla fruizione giornaliera e ai fine settimana prolungati.

Reputazione e filosofia costruttiva
La reputazione del cantiere poggia su tre pilastri: progettazione autorevole (collaborazioni con designer e architetti navali di fama), ingegnerizzazione ripetibile (processi e controlli che garantiscono coerenza di prodotto) e assistenza diffusa (rete internazionale). Su Verve 42 la scelta della carena firmata Michael Peters e l’integrazione nativa con la piattaforma Mercury confermano l’orientamento a soluzioni validate e prestazionali.
Introduzione ingegneristica al modello
Piattaforma, missione d’uso e scelte chiave
Il Verve 42 nasce come driver’s boat per andature veloci in Mediterraneo e trasferimenti costieri rapidi. Il cuore del progetto è la carena SVVT (Stepped-V Ventilated Tunnel): una V profonda con due gradini trasversali e un canale ventilato centrale a poppa. Questi elementi convogliano aria sotto lo scafo, riducendo la superficie bagnata, limitando la resistenza all’avanzamento e stabilizzando l’assetto longitudinale nelle accelerazioni e nelle virate strette. L’adozione di tre fuoribordo mantiene il baricentro arretrato e rende l’impianto propulsivo modulare e facilmente manutenibile.
Analisi tecnica approfondita
Dimensioni principali e architettura navale
- Lunghezza fuori tutto: circa 12,9 m
- Baglio massimo: circa 3,94 m
- Pescaggio: ~1,19 m a pieno carico
- Dislocamento: nell’ordine delle 14 t a pieno carico
- Categoria di progettazione: CE A
La V è generosa e progressiva, con angoli di deadrise che favoriscono penetrazione sull’onda e attutiscono i picchi verticali. I pattini longitudinali e i profili anti-spray sono calibrati per sostenere la planata e per liberare il fianco dallo spruzzo, così da mantenere asciutta la coperta e ridurre l’energia spesa in sollevamento. Il tunnel ventilato posteriore incrementa la stabilità direzionale nell’ingresso e nell’uscita di virata, attenuando i cambi di beccheggio e contribuendo a una risposta “piatta” dello scafo.

Materiali, laminazione e controllo dei pesi
Lo scafo è realizzato in GRP con resine a elevata resistenza chimica per contrastare l’osmosi. L’uso mirato di fibre di carbonio su hard-top, elementi della coperta e rinforzi consente di alleggerire la parte alta, abbassando il centro di gravità e migliorando la risposta dinamica. Paratie strutturali, longheroni e trasversali sono disposti per distribuire i carichi dei tre fuoribordo e per filtrare vibrazioni e risonanze. L’obiettivo è un rapporto rigidezza/peso favorevole, che sostenga il disegno della carena alle alte andature e migliori il comfort acustico.
Propulsione e comandi
- Configurazione standard: 3 × Mercury Verado 400 hp
- Configurazione ad alte prestazioni: 3 × Mercury 450R
- Interfaccia: comandi digitali, joystick per ormeggio, funzioni di ancoraggio virtuale (station keeping)
- Gestione motori: monitoraggio integrato su display di plancia
L’impianto a triplo fuoribordo offre spinta immediata e grande elasticità di utilizzo. La modulazione del trim dei singoli motori permette di affinare l’assetto longitudinale senza ricorrere a sistemi invadenti. Il joystick semplifica le manovre in spazi stretti e la funzione di mantenimento posizione consente soste precise in attesa di posto o durante operazioni a bordo.
Prestazioni, consumi e autonomia
- Punta velocistica tipica: nell’ordine dei 43 nodi con i 400 hp; valori superiori (fino a ~45–50 kn) con i 450R e assetti favorevoli
- Andatura di crociera: ~30–32 kn con i 400 hp; finestra più ampia (circa 33–38 kn) con 450R a carico simile
- Serbatoio carburante: ~1.750 litri
- Serbatoio acqua: ~250 litri
Il consumo specifico dipende da stato del mare, scelta delle eliche, carico e pulizia carena. La presenza dei gradini e del tunnel ventilato permette di sostenere planate pulite con trim positivo moderato nella fascia 30–35 nodi, dove il compromesso tra velocità e miglia per litro è più razionale per il profilo d’impiego del mezzo. Con 1.750 litri e un profilo di crociera veloce prudente, l’autonomia pratica è coerente con trasferte costiere di ampiezza medio-alta, lasciando margini di sicurezza realistici.
Impiantistica ed elettronica di bordo
La plancia adotta una logica glass cockpit con due display multifunzione ad ampio formato in integrazione con autopilota, radar, ecoscandaglio, VHF e interfaccia motori. La climatizzazione serve gli spazi sottocoperta e le utenze di coperta, mentre la rete elettrica è dimensionata per supportare utenze di intrattenimento e cucina esterna. È prevista la possibilità di installare uno stabilizzatore giroscopico di taglia adeguata al dislocamento, utile a ridurre il rollio sia in sosta che in trasferimento lento. L’ormeggio è assistito dal joystick e da sistemi di ormeggio elettrici con carichi coerenti con la categoria d’impiego.

Design, layout ed ergonomia
Esternamente il Verve 42 interpreta il walk-around sportivo con linee tese, parabrezza avvolgente e hard-top integrato. I passavanti sono continui e protetti, la prua offre un’area prendisole incassata e il pozzetto è pensato per trasformarsi rapidamente tra socialità e balneazione. La fiancata abbattibile (lato sinistro) amplia la superficie utile e porta l’acqua “dentro” la barca, creando una vera estensione della piattaforma.
Sottocoperta è presente una cabina dedicata, una dinette che diventa letto supplementare, un locale bagno con doccia separata e volumi studiati per l’uso weekend. Le finiture sono moderne, con palette luminose e rivestimenti sobri per mantenere leggerezza visiva. L’altezza interna è sufficiente per muoversi senza costrizioni e la distribuzione dei volumi privilegia la funzionalità rispetto all’effetto scenografico fine a sé stesso.


Innovazione e ricerca applicata
- SVVT: riduzione della resistenza e incremento della portanza grazie a step e tunnel ventilato
- Compositi ad alta rigidezza: carbonio su elementi critici per contenere peso e inerzie
- Stabilizzazione attiva (opzionale): abbattimento del rollio con benefici evidenti per comfort e sicurezza percepita
- Integrazione digitale: gestione centralizzata di propulsione e ausiliari, con diagnostica a bordo
L’insieme di queste soluzioni non è “vetrina tecnologica”, ma un pacchetto coerente a supporto della missione: navigare veloci più a lungo, con meno fatica per l’equipaggio, e mantenere la barca maneggevole sia in rada sia in porto.
Vita a bordo e fruibilità
- Pozzetto modulabile con tavolo, sedute e cucina esterna
- Area prua con sedute a U e prendisole integrato
- Passaggi continui e protetti lungo i lati
- Interni con una cabina, dinette trasformabile e bagno separato
- Clima e illuminazione controllati, stivaggi razionali
Il ritmo di bordo è scandito da cambusa esterna, accesso all’acqua facilitato, arredi che si riconfigurano secondo l’attività (pranzo, relax, bagno, rientro). A velocità di crociera i passaggi restano utilizzabili grazie alla deviata dello spray e all’assetto composto dello scafo.

Comportamento in navigazione: lettura dinamica
La risposta allo steer è lineare: l’ingresso in virata avviene senza drop improvvisi di sostegno laterale, e l’uscita si completa con beccheggio contenuto, segno che il tunnel centrale contribuisce a ripartire le pressioni sotto il fondo. Sull’onda di prua il dritto lavora senza “piantare”, mentre la V assorbe gli impatti acuti con accelerazioni verticali filtrate. Alle andature medio-alte il timone resta comunicativo e l’impianto a tre motori permette correzioni fini di traiettoria via trim e gas senza scomporre lo scafo. In trasferimento lento la barca non risulta nervosa e si apprezza la stabilizzazione quando installata.
Confronto ragionato con alternative di mercato
Cruisers Yachts 42 GLS OB
La 42 GLS in versione fuoribordo occupa un perimetro molto simile per dimensioni e programma: coperta sociale, tripli fuoribordo, design pensato per day-cruising ad alto tasso di comfort. La differenza più marcata sta nella filosofia carenistica e nel bilanciamento pesi/rigidità: Verve 42 punta su un’impostazione più “racing-derived” e su un alleggerimento selettivo della sovrastruttura, per dare continuità di sostegno alle alte andature su mare non piatto.
Boston Whaler 420 Outrage
Il 420 Outrage è un center console con vocazione offshore e attitudine alla pesca. L’equipaggiamento orientato all’angling estremo, unito a potenze massime elevate, lo rende un prodotto di eccezionale robustezza. In cambio, l’impostazione del ponte e le priorità funzionali privilegiano la praticità di pesca rispetto all’atmosfera lounge. Il Verve 42 sceglie invece una via più lifestyle, con interni e aree conviviali propri di un cruiser.
Pardo 43 (propulsione IPS)
Il Pardo 43 è un’icona del walk-around entrobordo con trasmissioni IPS. Offre larghezze importanti e superfici di coperta molto vivibili, con andature di crociera silenziose e consumi omogenei. Dall’altra parte, non raggiunge i picchi velocistici tipici dei tripli fuoribordo e richiede un approccio manutentivo diverso (gruppi entrobordo, linee e invertitori). Il Verve 42 si rivolge a chi antepone sprint e immediatezza di gestione alla massima larghezza di coperta.
Sessa Key Largo 40
Il Key Largo 40 è un dayboat fuoribordo più corto e leggero, capace di numeri velocistici brillanti. Laddove cerca la massima “prontezza”, concede qualcosa in termini di volumi sottocoperta, stivaggi e continuità di comfort su crociere di più giornate. Verve 42 resta più equilibrato per l’uso misto “giornata + weekend”, grazie a layout e dotazioni più completi.
Mercato, posizionamento e utenza
Fascia di prezzo e segmento
Il Verve 42 presidia l’area outboard luxury sport cruiser 40–45 piedi, nella parte alta del mercato. La valutazione finale dipende da motorizzazione (400 vs 450R), pacchetti elettronici, allestimenti, eventuale stabilizzazione e personalizzazioni. Il valore aggiunto principale risiede nella coerenza del progetto: carena specialistica, struttura leggera ma rigida, impiantistica integrata e finiture di livello.

Profilo del cliente
- Armatori privati con sensibilità per la guida e interesse per la resa in mare mosso
- Charter premium focalizzati su esperienze giornaliere e weekend ad alto impatto
- Hospitality aziendale quando immagine, velocità e comodità devono coesistere
Tendenze del comparto
Nel range 40–45 piedi la “fuoribordizzazione” continua: più facilità di manutenzione, pescaggi inferiori, potenze elevate e modularità d’impianto. Il ricorso a stabilizzatori giroscopici fa ormai parte delle dotazioni di comfort mainstream. La competizione si gioca su geometrie del fondo più evolute (gradini, canali, spray rails ottimizzati), riduzione dei pesi in alto e integrazione digitale dei sistemi di bordo.
Risultati e riconoscimenti
Il modello ha registrato un buon riscontro in fiera e sulla stampa specializzata grazie alla somma di stile e sostanza. La coerenza tra carena, distribuzione dei pesi e offerta propulsiva ha convinto sia chi cerca numeri di velocità sia chi vuole un uso di bordo realmente gradevole. La riconoscibilità estetica, unita alla guidabilità, ha agevolato la domanda nelle stagioni recenti.
Direzione evolutiva del progetto
Guardando avanti, i margini di sviluppo più credibili sono nella gestione energetica (banchi batterie più capienti, conversione DC/AC ottimizzata, silenziosità in rada), nella messa a punto propulsiva (mappe che privilegino efficienza nella fascia 25–35 nodi) e nell’ulteriore ottimizzazione delle masse nella sovrastruttura per ridurre il rollio residuo senza ricorrere a componenti sovradimensionati. Sul fronte della carena, l’affinamento fine dei profili e delle geometrie di step potrebbe portare benefici incrementali, mantenendo il carattere del modello.
Valutazione finale e posizionamento competitivo
L’Azimut Verve 42 è una barca per chi non accetta compromessi tra guida e vivibilità. La piattaforma SVVT dà sostanza alle promesse prestazionali; i tre fuoribordo offrono gestione semplice e polmoni adeguati; il layout walk-around e la fiancata abbattibile traducono lo stile in funzionalità concreta. Non è un center console duro e puro né un walk-around entrobordo pensato per massimizzare il baglio: sta nel mezzo, in una fascia di equilibrio che, per molti armatori, è la più intelligente.
Approfondimento iconografico



Scheda tecnica sintetica
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- Architettura di carena: V profonda con gradini; tunnel ventilato posteriore (SVVT)
- Progetto carena: Michael Peters
- LOA: ~12,9 m — Baglio: ~3,94 m — Pescaggio: ~1,19 m
- Dislocamento a pieno carico: ~14 t
- Propulsione: 3 × Mercury Verado 400 (std) / 3 × Mercury 450R (opt)
- Velocità tipica: ~43 kn (3×400) — ~45–50 kn (3×450R, condizioni favorevoli)
- Crociera: ~30–32 kn (3×400) — ~33–38 kn (3×450R)
- Serbatoi: carburante ~1.750 L — acqua ~250 L
- Categoria CE: A
- Layout: cabina + dinette trasformabile; bagno separato; pozzetto modulare; prua conviviale


