Il 36 metri è una soglia in cui tre elementi vanno armonizzati: volumetria interna di livello residenziale, efficienza idrodinamica credibile su profili d’uso misti e gestione tecnica che non richieda una “macchina organizzativa” sproporzionata. La piattaforma trideck consente di espandere la superficie utile senza spingere troppo in alto le masse, mentre la scelta di alleggerire le porzioni superiori della sovrastruttura riduce momenti ribaltanti indesiderati. La filosofia è pragmatica: comfort e fruibilità non devono penalizzare stabilità, autonomia e affidabilità; le soluzioni estetiche vengono accettate solo quando non compromettono la leggibilità degli impianti e la robustezza dell’insieme.
Metodo e coerenza
Linee d’acqua, struttura e impianti vengono progettati in concerto. La carena non chiede al comandante di inseguire l’assetto a colpi di flap; la struttura non indulgerà in rigidità teoriche a scapito del peso dove non serve; gli impianti sono serrati su percorsi logici per ridurre tempi di intervento. La regola è: ogni scelta deve avere un effetto misurabile su efficienza, comfort vibroacustico, prevedibilità o manutenibilità. Il risultato è un’imbarcazione che si conduce con naturalezza, che comunica in modo chiaro e che permette al team di bordo di lavorare “in trasparenza”, lasciando la scena all’esperienza degli ospiti.

Architettura Navale
Lunghezza al galleggiamento e resistenza d’onda
La lunghezza al galleggiamento è calibrata per ridurre la resistenza d’onda nell’intorno delle velocità di crociera. L’obiettivo non è il picco assoluto, ma un plateau esteso di andature efficienti: piccole variazioni di trim devono spostare sensibilmente il consumo specifico, consentendo al comandante di “accordare” la barca con micro-gesti. In mare reale, quando onda e vento variano, questa impostazione paga: meno energia dispersa in correzioni, più stabilità percepita, maggiore comfort uditivo nelle aree sociali.
Baglio, chine e superfici bagnate
Il baglio importante è impiegato per creare stabilità iniziale e volumi interni, senza sacrificare i passaggi esterni. Le chine lungo i quartieri separano l’acqua con efficacia, limitano l’ingresso di spruzzi, aumentano la portanza trasversale e contribuiscono alla pulizia della scia. Il disegno delle superfici bagnate mira a mantenere il flusso aderente, ritardando fenomeni di ventilazione sulle appendici e proteggendo l’efficienza elicoidale nelle condizioni correnti.

Deadrise progressivo e firma dinamica
Il deadrise è più acuto a prua per tagliare il mosso corto con accelerazioni verticali contenute e si attenua verso poppa dove serve sostegno in semi-dislocamento e planata. L’effetto percepito è una firma sonora “sorda”: niente battute secche su onda ravvicinata, ma una dissipazione progressiva dell’energia. Questo non si ottiene con un tratto di matita: è il frutto di prove, di simulazioni e soprattutto di come la carena dialoga con eliche e rapporti.
Distribuzione dei pesi
Serbatoi, banchi batterie, gruppi chiller, trasformatori, quadri principali e macchinari ad alta densità sono collocati entro una finestra longitudinale ristretta. Così si limita la migrazione del centro di gravità al variare del carico, riducendo la necessità di correzioni di assetto. Il comandante non deve “domare” la barca: deve semplicemente rifinirne l’andatura, scegliendo il compromesso tra comfort e consumo che la situazione suggerisce.
Struttura Primaria
Scatola portante e trasferimento dei carichi
Longheroni a sezione variabile, madieri trasversali e paratie resin-bonded costruiscono una scatola rigida che distribuisce i carichi dal fondo scafo alla sovrastruttura. Le pelli in composito adottano stratifiche multiassiali per incrociare le direzioni di sforzo; dove serve rigidezza specifica il sandwich con anime a celle chiuse riduce peso e aumenta la resistenza a flessione. L’obiettivo non è fare “muro”: è ottenere un corpo capace di lavorare elasticamente entro limiti controllati, smorzando le energie e preservando l’integrità lungo cicli termici e dinamici ripetuti.
Giunzioni scafo–coperta
Le giunzioni sono progettate come interfacce critiche. Si usano adesivi strutturali e sigillanti di modulo differenziato per assorbire torsioni e tagli combinati senza trasferire vibrazioni in gamma 100–200 Hz: è la banda che più affatica gli occupanti perché coincide con ordini di rotazione e risonanze strutturali. Il controllo vibroacustico inizia qui, non con pannelli fonoassorbenti aggiunti dopo.

Dettagli che contano
Nei punti di passaggio cavi e tubazioni si adottano guarnizioni e resinature che impediscano giochi e sfregamenti nel tempo. Le paratie non sono “muri” appesi: sono elementi continui che vincolano la scatola e ne smorzano il respiro. Le piattaforme di macchina, i piedini, i supporti vengono dimensionati per far cadere le frequenze proprie fuori dagli ordini dominanti della propulsione e degli ausiliari.
Materiali e Finiture
Leggerezza selettiva
Nelle porzioni alte della sovrastruttura si impiegano compositi a elevata prestazione per ridurre il contributo al metacentro. Questo investimento di progetto ha un effetto diretto su stabilità e comfort, soprattutto in rada con onda residua. All’interno, pannellature leggere ma resistenti a UV e microabrasioni conservano la qualità percepita nel tempo e contengono i pesi dove conta.
Propulsione, Trasmissione e Governo
Filosofia propulsiva
La selezione dei gruppi motore guarda alla coppia utile in crociera, non al numero da brochure. È più importante avere una curva piena nella finestra reale d’uso che inseguire picchi ininfluenti. Gli scarichi vengono trattati per tagliare risonanze, evitare riflussi e limitare i tonali; l’allineamento e i supporti elastici contengono NVH (noise, vibration, harshness) prima che arrivi alle orecchie degli ospiti.
Linee d’asse ed eliche
La trasmissione tutela l’angolo di spinta e riduce le perdite. L’elica è il vero ago della bilancia: passo, diametro, numero di pale, bordo d’uscita e finitura superficiale determinano consumo specifico e firma acustica. Il lavoro non finisce al varo: con i dati di esercizio si eseguono micro-regolazioni per allineare il rendimento al profilo dell’armatore.
Interfacce di controllo
La plancia offre ridondanza chiara: comandi analogici sempre pronti, digitale per funzioni evolute; joystick multi-asse e tenuta posizione lavorano con thruster proporzionali; alimentazioni critiche segregate. Ergonomia franca: altezze, raggi, inclinazioni e riflessi notturni sono trattati per sessioni lunghe senza affaticare.
Sistemi Elettrici ed Energia
Topologia e priorità
Tre dorsali segregate: propulsione, servizi critici, carichi “hotel”. Quadri con protezioni selettive e relè intelligenti gestiscono priorità di carico per garantire continuità ai servizi vitali anche con fault locali. Il principio è fail-operational: anche in presenza di anomalie circoscritte, la barca resta governabile e sicura.
Accumulo e conversione
Banchi servizi in chimica moderna con BMS; shunt di misura per correnti e bilanciamenti attivi tra moduli; inverter ad alta efficienza che erogano sinusoidale pulita per elettroniche sensibili; caricabatterie multistadio che dialogano con il BMS e termoregolano le fasi di carica. La distribuzione DC 24/48 V riduce correnti e perdite su tratte lunghe.
Hotel mode
L’obiettivo è 6–12 ore di rada silenziosa con comfort termico, luci e intrattenimento attivi. Il controller effettua load shedding progressivo dei carichi non critici, sfasa gli avvii dei compressori, livella i picchi e stima la traiettoria di SoC in base a meteo, occupazione e setpoint. Così si decide quando avviare la ricarica senza stressare sistemi o disturbare gli ospiti.

Shore power e qualità rete
Un trasformatore d’isolamento disaccoppia la barca dalla colonnina; un conditioner abbatte armoniche e sbilanciamenti; lo shore management impone limiti adattivi (16/32/63 A) per evitare sganci. La qualità della corrente è comfort e salute dell’impianto, non un dettaglio accessorio.
HVAC, Idraulica, Domotica
Climatizzazione
Chiller con compressori inverter, circuiti idronici bilanciati a pressione costante, bocchette orientate per evitare correnti fastidiose e stratificazioni. In hotel mode si privilegiano ramp dolci per minimizzare assorbimenti. Il comfort si vede nella costanza, non nell’aria fredda “sparata”.
Domotica e luci
Scenari luce, schermature solari, intrattenimento e monitoraggi convergono in interfacce locali e remote sicure. Palette notturne in plancia riducono riflessi, logging eventi aiuta la diagnosi. L’automazione è utile quando evita gesti ripetitivi; il resto è coreografia inutile.
Acustica e NVH
Banda critica 100–200 Hz
La fatica cognitiva è spesso legata a vibrazioni e risonanze tra 100 e 200 Hz. È qui che rotismi, flessibilità delle paratie e canalizzazioni rumorose si sommano. Ridurre l’energia in banda è più importante che inseguire un dB(A) basso ma “vuoto” di significato operativo.
Partizioni e pavimenti
Contropareti disaccoppiate con strati viscoelastici, pavimentazioni su silent-block, giunti progettati per non trasferire tagli e torsioni. In cabina armatoriale si alza la barriera Rw puntando la banda critica; in salone si preferisce una firma sonora uniforme, priva di picchi tonali.

Misure e obiettivi realistici
Si misurano livelli dB(A)/dB(Z) e si tracciano spettri in 20–500 Hz in plancia, salone, suite e cabine a tre regimi; accelerometri triassiali su paratie e pavimenti; order tracking su propulsione e gruppi. Obiettivo: conversazione naturale in crociera e riposo continuo in suite. Questo resta il miglior KPI di qualità reale.
Design Funzionale e Layout
Ponte principale
Living a profondità estesa, sala da pranzo collegata e, se previsto, cucina semi-a-vista. Aperture che diluiscono la soglia interno/esterno, vetrate che portano luce senza abbagliare. Organizzazione intuitiva dei percorsi per non interferire con il lavoro dell’equipaggio.



Percorsi di servizio
Scale e corridoi dedicati permettono alla marineria di muoversi senza passare dal centro delle attività degli ospiti. Accessi diretti ai locali tecnici riducono tempi di intervento e “presenza” tra gli invitati. È un tema di efficienza e di eleganza operativa.
Zona notte
Suite armatoriale con layout simmetrico e passaggi chiari; cabine ospiti convertibili con stivaggi veri e cabine doccia reali. L’isolamento acustico e il controllo climatico sono coerenti tra ambienti: non si accetta una cabina “serie B”. Il lusso, oggi, è uniformità senza compromessi.

Vivere a Bordo
Comfort quotidiano
Rivestimenti anti-UV e anti-microabrasione, imbottiture con sostegno e memoria, spigoli arrotondati dove serve. Punti luce e prese dove si usano davvero, non dove è più comodo disegnarli. Ventilazione trasversale per rinviare l’aria condizionata nelle mezze stagioni e ridurre assorbimenti.
Spazi esterni
Terrazze di prua e poppa sicure e scenografiche senza ostacolare la vista mare; layout che passa dal pranzo all’aperto alla lounge protetta con poche, semplici mosse. In rada, l’imbarcazione deve restare silenziosa e stabile: gran parte dell’esperienza nasce qui.

Prestazioni in Navigazione
Risposta al timone
Docile ma non spenta: il raggio di virata deve essere progressivo, l’angolo di sbandata leggibile, la traiettoria prevedibile. In accelerazione, il “bow rise” è moderato e si contiene con assetti minimi. La presa di elica va percepita pulita, senza scodate.
Profili d’Uso e Configurazioni
Owner-driver
- Plancia: doppi MFD indipendenti, comandi analogici ridondanti, telecamere perimetrali.
- Assistenze: joystick e tenuta posizione, ma percorsi manuali sempre chiari.
- Energia: hotel mode estesa con banchi servizi generosi e inverter efficienti.
Family & friends
- Comfort: climatizzazione a zone, isolamento acustico curato, cucina “vera”, lavanderia dimensionata.
- Layout: privacy suite, equivalenza tra cabine ospiti, percorsi equipaggio separati.
- Rada: profili silenziosi e continui, senza generatori sempre accesi.
Charter premium
- Materiali: superfici ad alta resistenza; ricambi codificati.
- Governance: procedure digitali per check-in/out e prescrizioni; diagnostica remota.
- Esperienza: luci di scena a zone, audio multi-area, stivaggi capienti e logici.

Manutenzione e Costo Totale di Possesso
Accessibilità reale
Filtri, valvole, pompe, separatori, sensori: tutti devono essere raggiungibili senza smontaggi invasivi. Etichettatura coerente di cavi e tubazioni; illuminazione adeguata dei vani; documentazione aggiornata. È qui che si risparmiano ore-uomo, non su un listino ricambi scontato.
Lay-up e riavvio
In rimessaggio: batterie intorno al 40–60% di SoC, circuiti idrici sanificati, condotte HVAC protette dalla polvere, aggiornamenti firmware fuori stagione. Al varo: prove a freddo/caldo su generatori, test tenuta elettrica, controlli vibrazionali di baseline.
Driver di costo
Carburante, HVAC e batterie sono i capitoli principali. Una gestione energetica consapevole abbatte ore generatore e accelera il payback dell’accumulo. La manutenzione predittiva riduce downtime e straordinari, protegge il valore e migliora l’affidabilità percepita dagli ospiti.
Prove in Mare e Collaudi
Metriche che contano
- Assetto: angolo e consumo specifico misurati a tre regimi (dislocamento veloce, crociera, massimo), con e senza flap/interceptor.
- NVH: livelli dB(A)/dB(Z) in plancia, salone, suite e cabine; spettro 20–500 Hz; accelerazioni verticali su onda reale.
- Energia: test hotel mode con carichi realistici, curva SoC, efficienza round-trip, picchi mitigati dai controller.
- Power quality: distorsione armonica totale con shore/generatori, sbilanciamenti e risposta protezioni.
Pre-Delivery Inspection
- Struttura/serramenti: tolleranze, compressioni guarnizioni, assenza di giochi in torsione.
- Elettrico/elettronico: cadute di tensione sotto carico, crimpature, serraggi, segregazione reti, backup configurazioni.
- HVAC/idraulica: equilibratura circuiti, rumorosità pompe e chiller, assenza colpi d’ariete.
Sicurezza Attiva e Passiva
Prevenzione e controllo
Sensori fumo/gas, allarmi sentina con soglie differenziate, tracciamento accessi, telecamere in aree chiave. La separazione degli spazi tecnici e i percorsi di evacuazione senza “cul-de-sac” riflettono un’impostazione safety-driven. La sicurezza non è un pacchetto: è la logica dell’intero progetto.

Ridondanza intelligente
Le ridondanze vengono applicate dove il rischio è più alto: energia, governo, comunicazioni. Alimentazioni segregate, comandi manuali indipendenti, fallback analogici. Solo così il sistema resta governabile quando un anello si incrina.
Automazione, Dati e Diagnostica
Architettura dei dati
Bus di bordo con reti segregate, accessi profilati, data concentrator con storage locale. Telemetria da propulsione, energia, HVAC, idraulica e sicurezza viene normalizzata e resa leggibile. Le interfacce mostrano trend utili, non numeri fini a sé stessi.
Predittiva che serve
Un’analisi che segnala prima del guasto: slip eliche in crescita, ΔT HVAC in peggioramento, vibrazioni fuori baseline, round-trip efficiency in calo. Il sistema propone azioni: pulizia scambiatori, ispezione eliche, rebalancing pacchi batteria. Meno sorprese, più giornate in mare.

Scenario Competitivo
Il confronto che ha senso
Nella fascia 34–38 metri convivono carene semi-dislocanti e plananti, layout simili ma filosofie diverse. La discriminante reale non è la potenza massima, ma quanto peso viene speso in struttura, impianti e isolamento rispetto a sovrastruttura “scenografica”. La barca convincente è quella che pesa meglio: massa dove serve, leggerezza dove conviene.
Materiali e metodologie
Acciaio/alluminio offrono libertà massima ma portano pesi e tempi; il composito industriale di qualità, se ben eseguito, fornisce rigidezze elevate, controllo peso e cicli prevedibili. Il semi-custom sensato permette personalizzazione senza dilatare rischi e calendario.
Linea Strategica e Prospettive
Posizionamento
Il 36 metri mette in fila tre risultati: vivibilità da taglia superiore, comportamento marino coerente, governance tecnica alla portata di equipaggi snelli. Non insegue il colpo di teatro ma la qualità ripetibile stagione dopo stagione. È la scelta di chi valuta il tempo speso in mare e l’assenza di problemi più dei fuochi d’artificio al pontile.
Evoluzioni attese
In prospettiva: ulteriore integrazione energetica per estendere la hotel mode, affinamenti CFD localizzati per limare resistenze residue, alleggerimenti selettivi in sovrastruttura senza sacrificare smorzamento, digitale più granulare per monitoring e diagnostica. Vettori chiari: silenzio, efficienza, intuibilità di gestione.
Sintesi Operativa
Messaggio all’armatore
Se cerchi prevedibilità al timone, silenzio in rada, consumi sensati e una barca che “si lascia usare” anche con equipaggi non sterminati, questa piattaforma risponde. Il valore non sta in una riga sola di scheda tecnica, ma nel modo in cui ogni sottosistema si accorda con gli altri. Un 36 metri che pensa alla tua giornata tipo e al tuo calendario reale: partenze rapide, crociere pulite, soste serene, rientri senza storie.


